Le arance hanno tutto il profumo dell’inverno e il colore rallegra ogni tavola di festa. Se poi ci si aggiunge la dolcezza dello zucchero, il gioco è fatto!

Troverete senz’altro ricette mordi e fuggi in rete, ma il procedimento della ricetta tradizionale delle scorze di arance candite è una coccola, per la casa e per se stessi, e il risultato è senz’altro migliore.

Le arance candite richiedono una settimana di tempo, ma non vi preoccupate: bastano 10 minuti al giorno. Il difficile è saper attendere, ma si sa, l’avvento è tempo di paziente attesa!

Cosa vi servirà:

  • 8 arance, non trattate
  • zucchero semolato
  • acqua
  • un pentolino, destinato a loro per tutta la settimana
  • una pinza da cucina
  • una gratella o la griglia del forno
  • un foglio di carta forno

Lavate bene le arance. Arance è un pò generico: le migliori per questa ricetta sono senz’altro le Washington Navel, non cerate e non trattate, siciliane di Ribera (AG). Le arance naveline sono quelle ombelicate, che “hanno il figlio” all’apice per intenderci.

Sono sconsigliate arance con la buccia troppo sottile, tipo le tarocco.
L’arancia Washington Navel è a polpa bionda, senza semi e dolce ed è un concentrato di salute: contiene vitamina A, B1, B2, PP, vitamina C, sali minerali e zuccheri. Un’arancia dal peso medio di 100 grammi contiene 50 mg di vitamina C, antinfluenzale e antitumorale, disintossicante, digestiva, protettiva dei vasi sanguigni, antiemorragica e diuretica. Vi abbiamo convinto?

Sbucciate a spicchi l’arancia, avendo cura di tenere la scorza il più integra possibile. Tagliate la buccia a striscioline di circa 1 cm.
La polpa sarà un perfetto finepasto per tutta la famiglia, o utile per una macedonia invernale 🙂

Mettete le scorze così preparate in una ciotola con acqua fredda e lasciatele in ammollo per 3 giorni, avendo cura di cambiarne l’acqua ogni 8 ore circa.

Il quarto giorno pesate le scorze scolate e preparate uno sciroppo con tanto zucchero quanto il peso delle bucce e la metà di quel peso di acqua.

Scegliete un pentolino antiaderente, che per tre giorni userete per candire le scorze. Mettete acqua e zucchero sul fuoco a fiamma moderata, finchè lo sciroppo sarà ben sciolto, ma facendo attenzione a non farlo caramellare; dovrà rimanere chiaro. Quando lo sciroppo bolle, unite le scorze e lasciate bollire ancora 5-10 minuti, quindi spegnete, scolate le scorze e mettetele a raffreddare su una gratella. E’ perfetta anche la griglia del forno, sotto cui avrete messo un foglio di carta forno per evitare di sporcare.
Aiutatevi con una pinza, in modo da non rompere le scorze e non scottarvi.

Lasciate asciugare le scorze candite per 24 ore, quindi ripetete la bollitura nello stesso sciroppo avanzato del giorno prima, che risulterà così sempre più concentrato.
Rimettete ad asciugare come il giorno precedente per altre 24 ore, infine lasciate bollire nello stesso modo per la 3 volta.

Dopo 3 giorni in ammollo, necessari per eliminare il gusto amaro, e le 3 bolliture nello sciroppo, le vostre scorze di arance saranno perfettamente candite.
Mettetele ad asciugare, dimenticandovele, se riuscite, per una o due settimane! Saranno deliziose…

Le scorze di arance candite, preparate con questo procedimento tradizionale, sono buonissime tal quali, ma potete anche impreziosirle passandole nello zucchero semolato (prima che si asciughino) o nel cioccolato fondente sciolto (una volta già asciutte).

Si conservano fino all’anno successivo, chiuse in un barattolino ermetico.
Un vasetto di vetro e un nastro le rendono un goloso ed apprezzato regalo di Natale.

Noi le abbiamo usate, tagliate a pezzettini, per realizzare i nostri muffins alla arance.