Nell’ambito del programma espositivo “Luci sull’Alto Adriatico: protagonisti della pittura di paesaggio tra Otto e Novecento”, che intende valorizzare attraverso mostre e pubblicazioni la produzione di artisti attivi tra Friuli e Veneto a partire da fine Ottocento, è aperta presso la sala didattica della Galleria d’Arte Moderna di Udine una mostra dedicata al pittore Francesco Sartorelli, interprete raffinato di paesaggi lagunari di particolare suggestione evocativa. Una trentina di opere illustrano il suo rapporto con la scuola veneta del paesaggio nata dall’esempio di artisti quali Ciardi e Fragiacomo, distinguendosi per l’interpretazione personale del motivo colto dal vero, fermato attraverso scorci paesaggistici tratti tra le isole e la laguna di Venezia, spaziando fino alle coste friulane, alle foci dei fiumi, come l’Aussa e il Livenza, da Caorle fino alla penisola istriana. Un’attenzione particolare al tema della luce lo coinvolge, fissando momenti particolari, quali i tramonti e il calare della notte, o stagioni, spesso spingendosi fino ai laghi e alle cime alpine, senza dilungarsi sul motivo ma cogliendo atmosfere e sensazioni dettati dal sentimento peculiare di un paesaggio, talvolta con accenti anche simbolisti. La tavolozza presenta un impianto tonale di accordi grigi e azzurri delicati ed una materia trattata spesso a corpo, con una pennellata libera, mai descrittiva.

Artista di successo internazionale ai primi del Novecento, Sartorelli è documentato presso le principali collezioni museali, e oltre alla Galleria d’Arte Moderna di Udine, dove si conserva Sulle Foci dell’Aussa, ricordiamo Temporale presso la Galleria d’Arte Moderna di Milano, Marina alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, Ponte della Misericordia e Paesaggio Montano nelle Raccolte Frugone, Galleria d’Arte Moderna di Genova, Case di Pescatori, Laguna di Torcello, Sera alla Foce del Livenza presso la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza, Mattino e Bassa Pianura a Ca’ Pesaro di Venezia, Nel Porto e Nel Bosco al Musée du Luxemburg di Parigi etc.

Dopo aver girato l’Europa come orchestrale, Sartorelli si stabilì a Venezia dedicandosi, su consiglio dell’amico Alessandro Milesi alla pittura, da autodidatta, debuttando nel 1889 alla Promotrice di Torino con Mattina sul lago. Fin dalla prima edizione, nel 1895, in cui espose Giornata triste, partecipò assiduamente alle Biennali veneziane dove, nel 1910, gli venne concessa un’intera sala per l’esposizione di 46 sue opere e nel 1940 gli venne dedicata una retrospettiva. In seguito Sartorelli prese parte con successo a innumerevoli esposizioni italiane ed estere: a Torino, a Milano, a Roma, a Parigi, in Austria e Germania, in America ed in particolare a Buenos Aires, con una personale organizzata da Ferruccio Stefani, ottenendo numerosi premi ed importanti riconoscimenti, tra i quali il Premio Umberto all’esposizione di Brera nel 1900 per Vespero, la medaglia d’oro a Monaco nel 1901 per Visione del Lago, già esposto alla Biennale di Venezia nel 1897 e lodato da Ojetti, e la medaglia dell’Imperatore d’Austria a Salisburgo nel 1902 con Sulle Dolomiti. Nel dopoguerra si trasferì a Milano, partecipando alle esposizioni nazionali organizzate dalla Federazione Artistica Lombarda e allestendo un’importante mostra personale presso la Galleria Pesaro nel 1925, chiudendo la sua attività a Udine.

All’interno della collana editoriale Aggiunte al catalogo, Arte del ‘900, promossa dalla Galleria d’Arte Moderna di Udine, verrà a breve pubblicato uno studio monografico sull’artista, a cura di Isabella Reale, con apparati documentari di Valentina Bondi, grazie alla sponsorizzazione della finanziata dalla Banca Popolare FriulAdria, che verrà presentato, in ottobre, nel contesto di un convegno di studi dedicato alla pittura di paesaggio di fine Ottocento nell’alto Adriatico.

La mostra è visitabile con i seguenti orari: martedì – sabato 9.30-12.30 /15.00-18.00 domenica 9.30-12.30