ANTICIPAZIONI D’AUTUNNO – Se d’estate non c’è che l’imbarazzo della scelta sul fronte enogastronomico, allora d’autunno la Valle Isarco ‘esplode’ di gustosi appuntamenti da abbinare a escursioni tra boschi e castagneti dorati. Si comincia il 14 settembre con la Sagra dei canederli di Vipiteno, una domenica per gustare canederli tradizionali e dolci alle albicocche su una tavolata lunga 300 metri. Si potrà anche partecipare a un corso di cucina per imparare a farli. Poi c’è la Festa del pane e dello strudel altoatesino di Bressanone, che si svolge dal 2 al 5 ottobre. E’ uno degli eventi più caratteristici della Valle Isarco. E per chi pensa che il pane sia solo bianco o nero questa è l’occasione giusta per scoprire che ogni pane altoatesino – quasi un centinaio i tipi – ha una sua storia e una sua origine geografica specifica. Il Mercato (aperto dalle ore 10 alle 19 in piazza Duomo) sarà incentrato su pani e dolci prodotti da una ventina di panettieri e pasticceri altoatesini con marchio di qualità ‘Alto Adige’. Si potranno vedere i maestri dell’arte bianca impastare e cuocere il pane dal vivo nello ‘studio del fornaio’, punto centrale della festa.

Dal pane allo speck, in una valle laterale della Valle Isarco e decisamente dolomitica: la Val di Funes. L’appuntamento è la Festa dello Speck, dal 4 al 5 ottobre. A Santa Maddalena, al cospetto del gruppo delle Odle, dalle 10 si susseguono simpatici appuntamenti: nelle passate edizioni della festa i valligiani sono riusciti a comporre il piatto di speck più lungo delle Dolomiti (533 metri) e a innalzare una corona di speck alta 7 metri. E poi non mancherà la musica, gli assaggi del tipico salume bandiera dell’Alto Adige, e l’incoronazione della ‘regina’ dello speck.

Altro simbolo dell’Alto Adige, come tutti sanno, è la mela. E la Valle Isarco contribuisce non poco a questa fama con una qualificata produzione specializzata, che si concentra nell’area di Naz-Sciaves, sul dolce e soleggiato ‘Altopiano delle Mele’, posto intorno agli 800 m alla confluenza di Isarco e Rienza. Non a caso a Naz-Sciaves, dal 3 al 12 ottobre, si terrà la 16esima edizione della Settimana della Mela. Il clou, domenica 12 ottobre a Naz: sfileranno vari carri allegorici, ci sarà l’esposizione della corona di mele più grande dell’Alto Adige e l’incoronazione della ‘Regina delle Mele’. Si potrà poi visitare il mercato contadino, assaggiare lo strudel e altri prodotti a base di mele, come l’‘Apfelschmarren’ o gli ‘Apfelkiachlen’ (golosissime frittelle di mele), con un bicchiere di succo di mele fresco. Altro frutto che in Valle Isarco torna protagonista è la castagna. Nei dintorni di Bressanone e Chiusa si conservano infatti i tratti più originali e fedeli del Törggelen: l’usanza di andare – a piedi, rigorosamente – da un maso all’altro per rimpinzarsi di castagne e vino nuovo… Non a caso in Valle Isarco imponenti alberi di castagno prosperano soprattutto nel versante affacciato a est, tra i 400 e gli 800 m di altitudine. E la castagna, per secoli, qui è stata un alimento fondamentale dei contadini. Così oggi, non solo la Valle Isarco è la meta più ambita del Törggelen ‘doc’ (in particolare intorno a Laion, Barbiano, Villandro, Velturno, Chiusa, Varna/Novacella, Naz-Sciaves), ma è quella in cui la castagna viene maggiormente riscoperta con eventi e iniziative che si prolungano fino alle porte della stagione sciistica. A Chiusa per esempio si svolge il ‘Klausner Gassltörggelen’ il 20, il 27 settembre e il 4 ottobre un versione ‘cittadina’ del Törggelen con l’incoronazione della reginetta e intrattenimenti vari nei vicoli di Chiusa. Simile – ma non uguale – al Törggelen, da più di 25 anni ha luogo a Bressanone l’ormai tradizionale sagra gastronomica ‘Kuchlkirchtig’. Si tratta in pratica di escursioni guidate nei dintorni di Bressanone con soste… mangerecce, tra i colori del paesaggio autunnale. Quest’anno le date sono il 2,3,7,9,10,14,16 e il 17 ottobre.