Pavia di Udine (UD) Via Borg dai Cuei – vicino al Cimitero Fr. Lumignacco 6 gennaio 2009

Pignarûl è una tradizione popolare del Friuli che consiste nel bruciare pire di legno nel periodo di inizio anno.
Sembra che questa usanza risalga a riti pre-cristiani: i Celti infatti accendevano dei fuochi per ingraziarsi la divinità relativa e bruciavano un fantoccio rappresentante il passato.
Rimasta intatta come rituale da svolgersi nella vigilia dell’Epifania, ancor oggi la fiamma simboleggia la speranza e la forza di bruciare il vecchio (non a caso si può bruciare la “vecchia” posta sopra la pira di legna) e la direzione delle scintille viene letta come presagio per il futuro: in Friuli, per esempio, se si dirigono verso est ci sarà buona sorte nei mesi a venire, se si dirigono verso ovest sarà tempo per andare in cerca di fortuna.

Mentre il falò ardeva, i contadini in cerchio gridavano e cantavano varie formule augurali. Il rogo viene talvolta benedetto dal parroco con l’acqua santa e lo scoppiettare del fuoco veniva identificato con il demonio infuriato che fuggiva.
Un’altra credenza ritiene che la caduta della croce o del palo che sostiene le pire possa portare male. In alcune zone esso doveva restare in piedi per almeno otto giorni.
Il rito dei fuochi è anche un momento in cui la comunità si raccoglie per stare in compagnia e verrà accompagnato dalla degustazione di vin brulè, brodo e cioccolata calda.

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