Alghero
Il Lazzaretto
Tomba dei giganti
Capo Caccia
Tharros
Tharros

Quest’estate fatte le valigie, traghetto e via si parte, con macchina al seguito! Ma in barba alla tanto decantata Costa Smeralda, decidiamo di passare gran parte della vacanza ad Alghero. E non è stata affatto una cattiva idea!!!

Partiti con l’intenzione di oziare e non fare null’altro, ci siamo trovati come al solito in scarpe da ginnastica a girovagare per la città e i suoi dintorni.

Per gli amanti del mare, spiaggie assolate e rocce a strapiombo lasciano senza fiato, panorami verdeggianti e piccole insenature quasi deserte anche in piena stagione, un magnifico maestrale che rende il tutto fresco anche se si è a più di 30 gradi… come non si fa a pensare anche per un attimo di trasfersi in Sardegna?

E per gli amanti della storia e dell’archeologia tanti siti ci raccontano dei sardi e dei loro antenati, cosa pensavano e cosa succedeva a questo popolo così strano e affascinante tanto da essere ancora adesso un po’ chiuso e ritroso ai primi approcci.

Ed infine per gli amanti della vita notturna Alghero offre anche localini tipici o all’ultima moda nei quali si ha comunque la sensazione che non si voglia lasciar sfuggire quella caratteristica impronta che la dominazione spagnola ha lasciato. E la succulenta aragosta alla catalana ne è la testimonianza!

Da non perdere in questa zona: la città e il centro di Alghero di giorno e by night, la spiaggia il Lazzaretto, la litoranea sul magnifico promontorio fino a capo Caccia, la necropoli Anghelu Ruju e il nuraghe Palmavera.

Un pò più a sud direzione Oristano, i resti della città fenicia Tharros e un po’ più a nord verso Sassari, il museo archeologico della città, il borgo a strapiombo sul mare Castelsardo e S.S. Trinità di Saccargia una meraviglia in aperta campagna.

Salutata la città di Alghero altra tappa Arzachena, carina cittadina dell’entroterra orientale a pochi km dalle Coste vip, alle quali dedichiamo solo il tempo di un passaggio in macchina per raggiungere il nostro alloggio.

Un clima più secco e un territorio molto aspro, dei magnifici tramonti giallastri e degli arbusti selvaggi fanno da cornice ai nostri ultimi due giorni di vacanza.

Il mare che costeggia tutta la litoranea orientale è davvero verde, cristallino ma per arrivare a quelle calette occorre necessariamente un mezzo di imbarcazione spesso molto costoso anche solo per una giornata. Così la villeggiatura in questa parte d’isola risulta o d’élite o fin troppo di massa.

Da non perdere: la cittadina turistica di Palau, il nuraghe Albucciu e la tomba dei Giganti, l’isola di Caprera che custodisce il visitatissimo museo archeologico garibaldino.

Sperando che la nostra vacanza possa essere utile ad altri turisti… Buon viaggio!

Rossella&Gianluca