Il Convento dei Paolotti apre le sue porte alla prima Biennale Internazionale di Pittura, Scultura, Oreficeria, Ceramica. L’antico Monastero di Grottaglie (Ta), città delle Ceramiche, ospita fino al 3 ottobre una rassegna di oltre cento opere espressione di tutto il mondo.

Sono ben ottanta gli artisti di quattordici nazioni, tra cui gli Stati Uniti, il Brasile, il Paraguay, che hanno risposto con entusiasmo all’invito della Comunità dei Padri Minimi di Grottaglie. Hanno preso, infatti, parte al progetto culturale dal titolo “Il fare luminoso delle mani”: l’arte nelle sue principali forme espresse dalla manualità sapiente e dallo spirito dell’artista è il protagonista assoluto. L’esposizione, allestita nell’antico refettorio del Convento dei Paolotti, è suddivisa in quattro sezioni: pittura, scultura, ceramica e oreficeria. La mostra, curata da Monsignore Pietro Amato, professore ordinario della Pontificia Università Orientale e direttore del Museo Storico del Vaticano, si avvale anche di un’antologica del ceramista campano Elvio Sagnella, che presenta diciotto suoi capolavori: maioliche sorte dalla fantasia delle mani in movimento. L’esposizione presenta anche un prezioso catalogo, nel quale i singoli manufatti hanno una loro scheda, corredata di commento critico. “La prima serie della Biennale Internazionale di Grottaglie – spiega Monsignore Pietro Amato – non ha scopi commerciali, né di promozione di idee e di categorie di persone. Si propone, invece, di porsi in sintonia con le motivazioni e gli ideali delle origini delle biennali dove il protagonista assoluto è il movimento della luce, che le mani rivelano, operando”. La Biennale Internazionale di Pittura, Scultura, Oreficeria, Ceramica è aperta dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 17,30 alle 20,30. Per informazioni è possibile telefonare allo 099/5661084