Novembre sarà in tutto il Veneto il mese del Festival dei Misteri: circa 200 eventi in oltre un centinaio località disseminate in tutte le province della regione faranno rivivere il ricco mondo semisconosciuto, ora oscuro, ora fiabesco, delle leggende e delle entità nascoste della regione.

L’iniziativa è stata uffficialmente presentata al Castello Cini di Monselice, dove è accreditata la presenza di ben tre fantasmi, dal vicepresidente della Giunta regionale Franco Manzato, interrotto all’inizio del suo intervento dal fantasma in carne e ossa della bella Bianca, murata viva cinque secoli fa nel castello di Susegana dalla signora di Collalto che la riteneva amante del marito, che ha scelto questa occasione per ribadire al mondo la sua innocenza, come del resto fa da sempre, ma sono in pochi ad ascoltarla, nelle sale del castello durante le notti di plenilunio. All’interno di una manifestazione dedicata al soprannaturale, l’apparizione dello spettro non ha né stupito né spaventato, ma ha anzi arricchito il significato di una iniziativa realizzata con la collaborazione del sistema veneto delle Pro Loco oggi rappresentate al tavolo dei relatori dal loro presidente giovanni Follador, con la regia dell’esperto di leggende Alberto Toso Fei, sostenuta dalla Unità regionale cultura e spettacolo rappresentata da Maria Teresa De Gregorio e validata dall’analisi del prof. Ulderico Bernardi.

Il Festival è una straordinaria occasione per riscoprire e riproporre le storie ultramillenarie di essere misteriosi, spiriti e orchi, fate e santi, demoni e anguane, spettri e fantasmi molto più numerosi di quelli reperibili in Scozia, ricordati e resi vivi dalla tradizione orale, contrastati dall’ortodossia civile e religiosa, sussurrati con pudore dalle comunità che li ospitano, ma pur sempre espressioni dell’identità, della storia e della cultura del territorio. E il festival ha appunto un fine culturale, ma soprattutto – ha spiegato Manzato – nel riportare alla luce i suoi misteri il Veneto vuole proporre un’ulteriore occasione di ospitalità e di turismo, fatta di microvacanze e di microeventi, in una stagione tradizionalmente trascurata dai flussi “normali”.

Saranno vacanze emozionali e bellissime, quelle del Festival dei Misteri del Veneto, che saranno pubblicizzate anche da Gerry Scotti durante la trasmissione “Il Milionario” e da una miniserie di sceneggiati in dieci puntate dedicati a “La donna del Mistero”, trasmessa dalla Rai sabato e domenica. L’invito del Veneto a conoscere i suoi misteri è da non perdere, perché permette di visitare le località dove le entità ancestrali si sono manifestate e dove si possono trascorrere week end e giornate davvero da favola: “non sono luoghi di paura – ha fatto presente manzato – ma di sensazioni straordinarie; angoli di territorio affascinanti e bellissimi, ricchi di ospitalità, resa eccellente da menù da buongustai. Perché nel Veneto, santi e mostri, ninfee e maghi, sono anch’essi attaccati alla qualità della vita che solo una terra unica e vitale come la nostra sa dare”. “Non si tratta solo di folklore – gli ha fatto eco Uderico bernardi – ma aspetti importanti di una identità che evolvee che ha in sé uno straordinario patrimonio”

Notizie e aggiornamenti suil festival sono reperibili nei siti www.spettacolidimistero.it