Tre mostre, due Parchi, due collezioni permanenti e un museo. Percorrendo meno di venti chilometri, Catanzaro e la sua provincia propongono un itinerario di arte e cultura tra i più emozionati e articolati dell’estate che spazia dalla visita alla città di Cassiodoro con le sue vestigia greche, romane e bizantine, all’incontro con la scultura monumentale di Mauro Staccioli, uno dei maggiori protagonisti dell’arte ambientale, dal viaggio nella Berlino degli anni Ottanta, sino alla passeggiata tra le opere dei maggiori protagonisti dell’arte plastica contemporanea come Tony Cragg, Antony Gormley, Dennis Oppenheim e Michelangelo Pistoletto. Tutto questo senza dimenticare una collezione permanente che spazia dal Quattrocento all’Ottocento con maestri come Antonello de Saliba, Battistello Caracciolo, Mattia Preti, Andrea Cefaly e Francesco Jerace.

“In una fase di grande difficoltà economica e di tagli alla cultura, la Provincia di Catanzaro è in controtendenza e moltiplica gli sforzi per proporre un’estate mai così ricca di appuntamenti culturali e artistici con lo scopo di coinvolgere un pubblico differenziato e attento alle differenti esperienze. dove le vicende contemporanee si relazionano e si integrano con la storia e la memoria del territorio”, afferma Wanda Ferro, Presidente della Provincia di Catanzaro con delega alla Cultura.
E Alberto Fiz, curatore dei progetti d’arte contemporanea e direttore artistico del MARCA ribadisce: “Il MARCA, il Parco Internazionale della Scultura e Intersezioni, sono l’espressione di un polo culturale e artistico di livello internazionale che nasce su un luogo dalla forte carica identitaria. Il progetto che si è creato negli ultimi anni ha inciso in maniera determinante sul contesto sociale permettendo una rinnovata relazione tra le arti.”

Il percorso prende le mosse dal Parco Archeologico di Scolacium che si trova a Roccelletta di Borgia, uno dei siti meglio conservati dell’Italia meridionale. Minervia Scolacium è la colonia romana che s’installò nel 123-122 a.C. sulla città greca di Skilletion. Secondo la mitologia sarebbe stata fondata da Ulisse naufragato in quella terra o dall’ateniese Menesteo durante il ritorno da Troia. Un riferimento storico più certo, è, invece, il fatto che Scolacium diede i natali a Cassiodoro, tra i grandi letterati e storici romani.
Il Parco di Scolacium si caratterizza per una serie di testimonianze fondamentali come la Basilica di Santa Maria della Roccella di origini normanne, il Foro e il Teatro romano. A questi monumenti si aggiunge l’importante scoperta dell’Anfiteatro risalente alla prima metà del II secolo d.C., attualmente visitabile sia pure solo in parte. Si tratta della più imponente costruzione di questo tipo presente in Calabria in grado di ospitare oltre 25 mila persone che accorrevano a Scolacium per gli spettacoli dei gladiatori. Dal 2012 l’Anfiteatro sarà coinvolto da Intersezioni, il grande progetto che ha consentito una rinnovata relazione tra arte contemporanea e archeologia. Giunta alla sesta edizione, Intersezioni, promossa dalla Provincia di Catanzaro e curata da Alberto Fiz, ha quest’anno come protagonista d’eccezione Mauro Staccioli che presenta, sino al 9 ottobre, Cerchio imperfetto, (catalogo Electa) una grande mostra monumentale dove i lavori del maestro toscano interagiscono direttamente con la storia e la natura del Parco. Sono opere sorprendenti e emozionanti come Catanzaro ’11, una scultura in acciaio corten di otto metri dal peso di 12 tonnellate che l’artista ha voluto dedicare a questo evento. Il grande anello in equilibrio sospeso mette in relazione l’uliveto con la Basilica di Santa Maria della Roccella imponendo uno sguardo strabico che evoca l’unitarietà del luogo. Proprio la Basilica normanna diventa l’occasione per un’altra installazione particolarmente impegnativa realizzata per l’occasione. Si tratta di Diagonale rossa, un plinto di oltre 25 metri di lunghezza in legno multistrato che attraversa lo spazio della navata sino a sfondare metaforicamente l’ogiva collocata sulla facciata anteriore.
Un’opera emblematica è proprio Cerchio Imperfetto che dà il titolo alla mostra. In questo caso il visitatore si trova di fronte a un immenso quadrato rosso dai lati curvi alto dieci metri che ridisegna i confini del Foro in base ad un’azione che ha lo scopo di sottoporre il luogo ad una verifica di carattere critico.

All’interno del Foro, invece, sono collocati tre tondi di quattro metri in cemento che sviluppano un campo d’azione di carattere sinergico determinando imprevedibili varianti all’interno di uno spazio che recupera il suo dinamismo. Anche il Teatro romano attua il proprio processo di trasformazione attraverso l’inserimento di un grande arco di 15 metri che evoca il motivo semisferico dell’antica costruzione. Da sinistra a destra, questo è il titolo dell’opera, è una scultura che s’impone come segno di interscambio, perentorio superamento di un confine in una costante relazione con il mondo. L’arco dialoga con i Prismoidi, 11 sculture, che, come scrive Staccioli, “appaiono come dadi lanciati sul tavolo in maniera casuale a definire una pluralità di orientamenti e di punti di vista in uno sconcertante assetto precario”.

Lasciate le suggestioni del Parco di Scolacium con le forme imprevedibili di Staccioli che rigenerano il contesto archeologico, l’itinerario prosegue a Catanzaro negli spazi del museo MARCA disposto su tre livelli dove anche in questo caso la programmazione è sostenuta dalla Provincia di Catanzaro. Chi vuole approfondire le vicende storiche, la formazione e gli esordi di Mauro Staccioli può ammirare la mostra inedita dedicata a una serie di rare sculture in cemento, modelli e disegni che focalizzano l’attenzione sugli anni Settanta, il periodo nel quale l’artista si è imposto con esperienze plastiche fortemente provocatorie e spesso aggressive destinate a fare dell’arte un elemento di contestazione nei confronti del sistema sociale. Sono gli anni che precedono l’installazione del celebre Muro alla Biennale di Venezia del 1978 dove Staccioli affronta il tema dell’incomunicabilità creando una barriera d’accesso al luogo dell’arte. Al MARCA sono esposte le sue sculture-armate che negli anni Settanta hanno rappresentato una svolta estetica determinante trovando una collocazione autonoma accanto alle opere dell’arte povera e del minimalissmo americano. Dagli anni Settanta agli anni Ottanta con BerlinOttanta. Pittura irruente (catalogo Electa), l’esaustiva rassegna, a cura di Alberto Fiz, che occupa il primo piano del museo aperta sino al 9 ottobre. La mostra restituisce l’atmosfera, la forza e l’originalità creativa di una grande metropoli ferita, Berlino, dall’inizio degli anni ottanta sino a quel 9 novembre del 1989, quando la caduta del Muro ha decretato la fine di un’epoca e la nascita della nuova Germania. Sono stati selezionati 40 grandi dipinti (provengono da istituzioni pubbliche e private italiane e straniere) rigorosamente degli ottanta. Tutti di artisti che in quegli anni e in quel singolarissimo contesto culturale ed esistenziale hanno scelto di riconoscersi nella pittura riproponendola come linguaggio d’elezione per raccontare e raccontarsi. Sono Rainer Fetting, Helmut Middendorf, Salomé, Bernd Zimmer, messi in relazione con i loro predecessori Georg Baselitz, Karl Horst Hödicke, Bernd Koberling e Markus Lüpertz.

Nell’ambito di un progetto particolarmente innovativo viene proposto il dialogo tra gli artisti che sin dagli anni sessanta hanno posto le basi per un cambiamento profondo del linguaggio estetico e il gruppo dei più giovani che si è imposto già alla fine degli anni settanta attraverso un’indagine pittorica dai tratti fortemente provocatori evidenziata attraverso una figurazione urlata, emotivamente coinvolgente di matrice neoespressionista. Gli artisti si mettono in gioco e raccontano loro stessi in un diario quotidiano che sviluppa un dialogo costante con gli umori della metropoli.

Proprio il 1980 è l’anno in cui si presenta al pubblico il gruppo di pittori berlinesi Rainer Fetting, Helmut Middendorf, Salomé, Bernd Zimmer che nel 1977 avevano aperto in Kreuzberg la Galerie am Mortizplatz, uno spazio autogestito dove sono confluite alcune delle sperimentazioni più interessanti. La loro mostra proposta alla Haus am Waldsee di Berlino aveva come titolo Heftige Malerei (da qui prende spunto il titolo della rassegna al MARCA) e sintetizza la ribellione nei confronti dei canoni dominanti attraverso un approccio pittorico sensibilmente percepibile che s’ispira all’attualità quotidiana dei media, della musica rock, della cultura punk, così come ai temi di carattere politico, artistico o sessuale. High and low si mescolano in un unico contesto dove Vincent Van Gogh e Paul Gauguin sono calati nella Berlino di allora accentuando il clima esotico e allucinato. BerlinOttanta, dunque, rappresenta un’occasione particolarmente importante per rivivere una delle fasi cruciali della nostra storia recente.
Ma la visita al MARCA è un’esperienza irrinunciabile anche per gli appassionati d’arte antica che si trovano di fronte a una collezione permanente con le opere appartenute alla Provincia di Catanzaro. In questo caso la raccolta prende le mosse da Madonna della ginestra di Antonello de Saliba, l’artista messinese, che all’inizio del XVI secolo mediò tra la pittura del celebre Antonello da Messina e il territorio locale. Le opere attraversano epoche diverse e si possono ammirare, tra l’altro, i dipinti di Battistello Caracciolo, uno degli artisti che con più coerenza ha sviluppato la lezione Caravaggio, Mattia Preti, Salvator Rosa e Andrea Sacchi. Si procede, poi, attraverso la storia dell’arte del Settecento locale fino a intercettare figure dell’Ottocento determinanti per l’evoluzione artistica della scena meridionale come Andrea Cefaly e Francesco Jerace che, grazie alle loro esperienze, fecero di Catanzaro, in quello scorcio di tempo, una città europea.
Terminata la visita al MARCA è necessario spostarsi nella parte alta della città per ammirare uno dei progetti più originali promossi dalla Provincia di Catanzaro, il Parco Internazionale della Scultura, il primo del Mezzogiorno, dove tutti gli artisti che prendono parte a Intersezioni sono presenti in permanenza con testimonianze emblematiche entrate a far parte del patrimonio pubblico cittadino.

Il Parco Internazionale della Scultura si trova all’interno di una vasta area verde di oltre 63 (ci sono 20 mila nuova piante da siepe e 2 mila piante d’alto fusto) che costituisce uno dei più ambiziosi progetti di arte pubblica. E’ una collezione in progress arricchita ogni anno che sino ad ora ha consentito la collocazione di 22 opere con la presenza di tutti gli artisti che hanno preso parte a Intersezioni. Sono esposte opere emblematiche di alcuni dei maggiori protagonisti dell’arte plastica italiana e internazionale. All’interno del parco s’incontra, per esempio, Seven Times, l’installazione di sette opere realizzata da Antony Gormley o i Testimoni di Mimmo Paladino con quattro figure che affondano le loro radici nella memoria ancestrale. Ma si possono ammirare anche Uomo e Ballerina di Stephan Balkenhol, Cast Glances di Tony Cragg, Concrete Mixer di Wim Delvoye, Totem di Marc Quinn o L’uomo che misura le nuvole di Jan Fabre ispirato all’uomo vitruviano di Leonardo. Tra i lavori più recenti, nel 2009 sono state collocate all’interno del Parco Internazionale della Scultura Electric Kisses, le due opere di Dennis Oppenheim che evocano le antiche pagode cinesi e nel 2010 le due installazioni di Michelangelo Pistoletto I Templi cambiano-Terza Paradiso, una rivisitazione della classicità e Le sponde del Meditteraneo-Love Difference in 68 pietre colorate che si pone come luogo d’interazione tra le differenti culture.
Insomma, un viaggio tra le arti attraversando la città dei due mari e l’antica Minervia Scolacium.

Sedi: Parco Archeologico di Scolacium Roccelletta di Borgia (Catanzaro)
Orario: tutti i giorni 10-21,30; ingresso libero
MARCA via Alessandro Turco 63, Catanzaro
Orario: da martedì a domenica 9,30-13; 16,30-20,30; chiuso lunedì Ingresso:3 euro; tel. 0961.746797
Parco Internazionale della Scultura aperto tutti i giorni dall’alba al tramonto. Ingresso libero

Info: Studio ESSECI – Sergio Campagnolo
tel. 049.663499 referente Stefania Bertelli [email protected]
Ufficio stampa Electa-Enrica Steffenini tel. 02.21563433 [email protected]
Ufficio Mostre-Settore Cultura Provincia di Catanzaro tel. 0961.84721. 0961.84724

[email protected]
www.museomarca.com
www.intersezioni.org