Il 22/04/2011 ore 17:00 Centro storico, Comune di Lapio (AV)

Storia

I Misteri del Venerdì Santo a Lapio sono la manifestazione più significativa di una fede d’altri tempi, testimonianza di un sentimento semplice, al confine col primitivo, che aveva bisogno di espressioni che andavano al di là della consueta funzione religiosa. Erano gli anni settanta circa del XVIII secolo allorché la confraternita della Madonna della Neve commissionava ad un artista che ci rimane ignoto l’esecuzione delle Ventidue “tavolate”, ispirate ai vari episodi della Passione e Morte di Cristo.
Si tratta di altrettanti gruppi di figure di carta pesta, oggi quasi interamente rifatti, che il Venerdì Santo venivano portati in processione per le strade del paese.
Di mattina, a largo S. Antonio, di fronte alla chiesa di Loreto, veniva eretto un palco dal quale il predicatore di turno, un prete o un monaco, commentava una ad una le singole “tavolate” che gli sfilano dinanzi. Il pomeriggio dello stesso giorno un altro palco veniva allestito giù all’ Arenella (Corso Umberto I) per ripetere la stessa funzione. In passato i gruppi scultorei venivano portati a spalla con l’aiuto di apposite forcine alle quali si appoggiavano di tanto in tanto le tavolate per consentire ai portatori di prendere fiato. Come compenso per tale lavoro veniva offerto ad ogni partecipante alla funzione una forma di pane bianco. Regalo gratificante ed ambito in un’epoca in cui solo qualche famiglia fortunata poteva consentirsi una agiata condizione di vita.

Erano tempi diversi dai nostri, tali che nemmeno la fantasia più accesa riuscirebbe ad immaginare. Si faceva a gara allora per chi dovesse portare in spalla la tavolata dei dodici apostoli, la più pesante di tutte, ma l’unica che assicurasse ai portatori due forme di pane.

Successivamente, col cambiare dei tempi, i Misteri venivano portati in processione sui trattori, il rito comunque si ripeteva sempre uguale negli anni ed è forse questo il motivo che lasciava intatta alla cerimonia quella carica emotiva, mentre la realtà intorno a noi si trasforma a ritmo vertiginoso.

Oggi, invece, i Misteri non vengono più portati in processione ma esposti nelle diverse piazze del paese il giorno del Venerdì Santo.

Le 22 tavolate, comprendenti 85 statue dei Misteri, risalgono alla seconda metà del 1700, imballate dentro grosse “cascie” avvolti nella paglia, coperti di “tela impeciata”, in viaggio su una carovana di carri trainati da cavalli. La congrega di S. Maria Maggiore del comune di Lapio mossa da profonda devozione, fece formare in Napoli in cartapesta i simulacri della Passione di Gesù Cristo. Questi in un primo momento furono custoditi dai signori Filangieri di Napoli, e il Venerdì Santo le tavolate uscivano, ad una ad una, portate a spalla con l’ausilio delle forcine dei devoti di Lapio, sotto le imponenti arcate del castello. Per antica tradizione, prima del Venerdì Santo, nella giornata di Mercoledì, si “attaccavano” le campane. Il cielo si fa muto prima del tramonto, nella chiesa matrice, si recitano i misteri. Di Giovedì, si rappresenta nello stesso scenario della chiesa, la cerimonia della lavanda dei piedi e dell’ultima cena. A sera Gesù Morto veniva fatto uscire dalla chiesa e si formava d’incanto un maestoso corteo che procedeva lentamente per un percorso lungo e tortuoso. A tarda sera l’aria si fa cupa al passaggio solitario di due banditori che percorrono le stradine del paese annunciando il prossimo avverarsi del dramma della Passione con un breve suono di tamburo e tromba, che pare tradurre il disperato appello della madre alla ricerca angosciosa del figlio. Nella prima mattina del Venerdì Santo i banditori annunciano l’uscita dei Misteri secondo l’ordine di sequenza della scena, che poi andranno disposti lungo Corso Umberto I. La aspettano, fermi e taciturni, l’arrivo in processione di Cristo Morto, steso nudo sul sudario, seguito dalle “immacolatine”, bambine vestite allo stesso modo dell’Addolorata. Di pomeriggio si replica l’orazione sui temi della Passione, e al termine i Misteri fanno ritorno nello stanzone della chiesa e se ne stanno ammucchiati come in letargo, per riprendere nuova vita nella successiva ricorrenza di Pasqua.

Programma:
La settimana Santa a Lapio inizia con l’esposizione nella Chiesa Madre S. Caterina V. M. dei Misteri, durante la domenica delle Palme si terrà una brave cerimonia che precederà la Santa Messa Domenicale in cui si benediranno le Palme.
Nella serata di Giovedì, si procederà in chiesa con la lavanda dei piedi.
Venerdì Santo: La mattinata inizia con l’esposizione dei misteri per le strade del centro e il Mistero n.1 sarà preceduto da uomini con rullante e tromba che cercheranno Gesù. Verso le ore 15:00 inizierà la commuovente Processione di Cristo Morto e della Madonna Addolorata, che risalterà la spiritualità e religiosità dei lapiani.

Info: www.prolocolapiana.it/