Tredozio, piccolo borgo di provincia dell’alto Appennino Tosco-Romagnolo, dedica a questa specialità gastronomica la sua Sagra autunnale nella prima e seconda domenica di novembre.

Il “Bartolaccio” è un vero romagnolo e lo chiameremo anche “bartlàz” dal dialetto, senza assimilarlo ad altri prodotti. Molti cercano d’imitarlo ed ora che abbiamo depositato il marchio, guai ai contraffattori.

La sua forma a mezza luna paffutella e il profumo trasmettono una sensazione che fin da subito stimola la fantasia, facendo nascere una tentazione che la gola non riesce a limitare.

Comunemente “bartlàz” è la vera specialità della gastronomia tredoziese, scalando in pochi anni il top dell’arte culinaria locale.

Il primo appuntamento è per domenica 6 novembre a partire dalla mattina alle ore 10,00 momento in cui la Piazza Vespignani si risveglia dal vocio degli ospiti e dai profumi che il bartolaccio emana già cotto e pronto per essere mangiato.

Possibilmente va consumato caldo e comunque va benissimo anche riscaldato, ma si può mangiare addirittura a freddo; l’incontro gastronomico si prolunga fino a sera accompagnato da spettacoli con artisti di strada all’interno dell’area di mercato occupata dalle bancarelle dei prodotti tipici.

Il bis della Sagra è per la domenica successiva, 13 novembre, riproposta nelle medesime forme e negli stessi modi della domenica precedente.

E “bartlàz” è l’autentico e l’originale; patata, pancetta, grana reggiano stagionato (di 20 mesi), sale e un pizzico di pepe, sono i componenti base .

Lavorato il composto si avvolge in una sfoglia sottile di sola acqua e farina ed è cotto alla lastra. Possibilmente ancora caldo non rimane che mangiarlo, anche passeggiando per il borgo e abbinandolo con un buon Sangiovese della nostra vallata del Tramazzo-Marzeno

La Sagra mette in luce anche un’altra specialità tredoziese, caratteristica della stagione e restituita alla gastronomia. La “paciàrela” polenta più consistente, condita con fagioli e porri che fa il paio con la polenta di farina gialla, quella classica, condita al ragù di carne.

E ancora, valorizzando un prodotto locale dei nostri boschi, non potevano non mancare le castagne, dalle quali i pasticcieri della Pro Loco ricavano i fragranti tortellini fritti, al forno e le torte in varietà, miste al cioccolato. Un mix, dolce e salato che verrà servito negli stand coperti, allestiti per l’occasione domenica 6 e domenica 13 novembre nella centrale piazza Vespignani.

Vi aspettiamo, non rimarrete delusi.

Ingresso Libero