Cotignola (RA) – dal 31 marzo al 3 aprile

Anche se le ricerche effettuate sulla data di origine della Segavecchia hanno prodotto fino ad oggi soltanto congetture ed ipotesi più o meno suggestive, è convinzione popolare che l’ordine di festeggiare sia stato impartito dal duca di Milano Francesco Sforza durante la sua reggenza tra il 1450 e il 1466. A quell’epoca Cotignola faceva parte dei territori dominati dagli Sforza di Milano; tra i titoli ereditati dal padre Muzio Attendolo, Francesco poteva aggiungere anche quello di Conte di Cotignola. Attraverso gli statuti ricevuti da Muzio nel 1411, il nostro paese godeva allora di una certa autonomia. Francesco Sforza sceglieva personalmente il capitano che aveva l’incarico di provvedere per i bisogni e la sicurezza dei Cotignolesi. L’importanza data al paese natio di suo padre, egli la dimostrò ampliandone i confini con l’annessione di Barbiano (1450) e di Cunio (1458).
Si sa per certo che, nel ducato di Milano, si festeggiava un “Carnevalone” a metà quaresima; Francesco oltretutto aveva combattuto e vissuto negli anni della giovinezza in Calabria e nel Benevento venendo a contatto con usi e costumi di quei luoghi. Gaetano Somieri, storico Cotignolese di fine ottocento ricorda a tale proposito un episodio che riferisce di avere preso da un’opera letteraria del Filelfo, filologo e umanista vissuto alla corte sforzesca. Francesco mandò al rogo una vecchia strega sorpresa a piantare spilloni su una sua immagine di cera, con l’intento di recargli “malefizio.” Poi, per festeggiare lo scampato pericolo, ordinò celebrazioni giubilanti nei territori da lui governati. La macabra iconografia del fantoccio di una vecchia decapitata e arsa si inserisce comunque nel contesto storico dell’epoca, dove si poteva essere torturati e condannati a morte per “stregoneria”. Oggi questa festa, denominata per l’appunto “Segavecchia”, ripete in forma allegorica quell’esecuzione capitale, assumendo però un significato diverso. La vecchia infatti rappresenta le brutture stagionali o di altre natura che ci affliggono; la sua morte coincide quindi con una sorta di liberazione e di speranza in un domani migliore.
Un ricco menù integralmente prodotto in casa dai nostri volontari, vi aspetta al gastronomico, con primi piatti fatti a mano e con nostre ricette registrate dall’Accademia Italiana della Cucina, come cappelletti e tagliatelle al ragù. Una ricercata scelta di carni come, castrato, stufato di pecora con patate, accompagnate da verdure al forno di prima qualità, bruschette, piadina e pizza fritta, il tutto annaffiato da ottimo vino prodotto e imbottigliato da produttori Cotignolesi solo e appositamente per la Pro Loco (Trebbiano, Ciliegiolo, Canena, Merlot e un vino creato in occasione della festa composto dalle uve di questi 4 vini) e allora gli ingredienti ci sono tutti, venite voi stessi a giudicare e buon appetito!
Lo stand è chiuso e riscaldato.

Programma 2011:

Giovedi 31 marzo: Sfilata storica con costumi medievali e sabba delle streghe con fuochi d’artificio
Venerdi 1 aprile: Piano bar al caldo dello stand gastronomico
Sabato 2 aprile: Piano bar al caldo dello stand gastronomico
Domenica 3 aprile: Sfilata dei carri allegorici che accompagnano la Segavecchia al rogo sulla piazza principale

Info: www.prolococotignola.com