Come ogni anno a Spilamberto, nel primo finesettimana di ottobre, le strade del borgo si riempiono degli aromi della bollitura del mosto. Da venerdì 2 a domenica 4 ottobre nella patria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena si celebra un momento fondamentale della realizzazione del prezioso prodotto: su grandi fuochi, dentro a grandi paioli, il succo d’uva viene cotto lentamente ad una temperatura che non deve superare i settanta gradi, sino alla sua riduzione ad un mezzo o anche ad un terzo del suo volume iniziale. Dopo questo rito, la base del Balsamico è pronta per essere pazientemente invecchiata in botti di legno diverso, di grandezza a scalare, fino all’ottenimento dei sapori, degli odori e dei colori caratteristici di uno dei prodotti gastronomici più pregiati al mondo.

Il Museo dell’Aceto Balsamico Tradizionale in collaborazione con il Comune di Spilamberto, la Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e le “Botteghe di Messer Filippo”, organizza, in occasione del rito della cottura del mosto, la kermesse “Vetrine Motori e Balsamici Sapori”.

La manifestazione comincia venerdì 2 con l’apertura del mercatino dei prodotti biologici ed equosolidali. Nel tardo pomeriggio gli alpini sfilano per le vie del centro storico e organizzano degustazioni di prelibatezze tipiche della zona. In serata è proiettato “Terra madre”, film documentario in cui Ermanno Olmi espone il proprio punto di vista sul grande tema del cibo e sulle implicazioni economiche, ecologiche, sociali ad esso correlate (l’appuntamento è a cura dell’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica e di Overseas, onlus che aiuta lo sviluppo di comunità in Paesi extraeuropei). Sabato 3 i visitatori possono assistere al rito dal quale prenderà vita il prezioso Balsamico: la cottura del mosto a cielo aperto, nei caratteristici “paioli” governati, a fuoco lento, dai maestri delle 15 Comunità che aderiscono alla Consorteria. Nella splendida cornice del borgo di Spilamberto si possono osservare tutti i passaggi che precedono le ulteriori fasi di preparazione dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e partecipare alle degustazioni guidate di Balsamico tenute dai maestri della Consorteria. Sarà possibile assaggiare anche altre eccellenze gastronomiche del territorio.

Partecipa all’iniziativa lo chef modenese Massimo Bottura, la cui batteria è a balia presso l’acetaia sociale della Consorteria: il sodalizio col maestro della cucina dura da anni e si concretizza in occasione della bollitura del mosto e del palio di San Giovanni. La giornata di sabato si conclude con uno spettacolo della compagnia teatrale Koinè che guiderà il pubblico in un viaggio fantastico attraverso le delizie della gastronomia locale. Domenica 4 la kermesse si apre con il mercatino degli animali di bassa corte anche se i protagonisti sono i motori: l’associazione “Le botteghe di messer Filippo” raduna una serie di auto di prestigio, da quelle d’epoca fino a quelle elaborate, trasformando per qualche ora le vie del paese in una passerella per le regine delle strade del passato e del futuro.
Quest’anno per la prima volta saranno ospiti della manifestazione alcuni rappresentanti dei Musei del Gusto, delle Fattorie Didattiche e dei Consorzi più importanti del nostro territorio. Inoltre l’ass.ne Cavalieri del Fiume rievocherà antiche ricette del 1200 che hanno come ingredienti i nostri prodotti tipici.

Per tutto il weekend Spilamberto ospiterà inoltre le aziende agricole del territorio e la vendita diretta dei loro prodotti, laboratori per bambini, spettacoli, laboratori del gusto, iniziative culturali e tanta musica.

DA VISITARE A SPILAMBERTO:

* Il Museo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, dal 2002 ha sede nella settecentesca Villa Fabriani: attraverso le sue sale è possibile conoscere le tradizionali tecniche, gli oggetti legati alla produzione, nonché immergersi nel fascino dei profumi e dei gusti di questo inimitabile prodotto. Il visitatore che attraverserà le sale del Museo scoprirà la complessità della sua preparazione resa perfetta dal tempo e dall’esperienza, apprezzerà la sua unicità assistendo a quei processi di produzione fino ad ora gelosamente custoditi di generazione in generazione. La Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena nasce nel 1967 con lo scopo di promuovere, organizzare e sostenere iniziative e manifestazioni dirette alla tutela e alla valorizzazione dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, nonché alla diffusione della sua conoscenza nel rispetto assoluto della tradizione. Svolge corsi di formazione e di approfondimento sul “Balsamico”, cura la pratica dell’esame organolettico per la conoscenza del prezioso prodotto, svolge annualmente il Palio di S. Giovanni. Villa Comunale Fabriani, Via Roncati, 28, tel. 059.781614 www.museodelbalsamicotradizionale.org

* Il Torrione Medievale e la “Cella di Messer Filippo” sono posti all’ingresso del paese. Il torrione ospita il Museo Archeologico Antiquarium e la sede dell’Ordine del Nocino Modenese. I muri della cella erano interamente ricoperti da iscrizioni in rima e disegni, un vero e proprio diario tenuto da un colto prigioniero, conoscitore delle corti e degli usi del tempo. Entrambi sono visitabili su appuntamento: Ufficio Cultura del Comune tel. 059.789964 [email protected]

* L’Ordine del Nocino Modenese è un’associazione fondata a Spilamberto nel 1978 da un gruppo di signore che si sono riunite con l’obiettivo di salvaguardare e promuovere l’antico liquore a base di noci immature. La sede dell’Ordine è in Corso Umberto I, presso il Torrione Medievale. L’Ordine è visitabile gratuitamente su prenotazione: Sig.ra Bruna Ferrari Malmusi (Pres.) 059.783339 – Sig.ra Vania Franceschelli (vice-Pres.) 335.6303613 [email protected] – www.ordinedelnocinomodenese.it

* Parco di Rocca Rangoni: la Rocca è stata costruita all’inizio del XIII sec. e più volte modificata fino ad assumere l’aspetto attuale. Originariamente orientata verso il Panaro, conserva ancora le tracce dell’antico ponte levatoio e delle mura perimetrali. Divenne abitazione signorile dei Rangoni, feudatari di Spilamberto dal sec. XV, negli anni 1650/60, quando fu trasformata da fortezza a residenza. Dal 2005 la Rocca è di proprietà del Comune di Spilamberto. L’ampio parco è aperto al pubblico dal martedì alla domenica dalle 8,30 alle 19,30. Chiuso il lunedì.

Per ulteriori informazioni visitare il sito www.comune.spilamberto.mo.it