Alla scoperta di un’opera idraulica di oltre 20 km, che continua a fornire acqua alla città dopo due millenni

Martedì 9 novembre, presso la Casa della Conoscenza (Via Porrettana 360 – Casalecchio di Reno), inaugurazione della mostra curata da Gruppo Speleologico Bolognese e Unione Speleologica Bolognese: le nuove scoperte su una delle più straordinarie strutture archeologiche della nostra provincia.

Un sistema idrico costruito da Augusto negli ultimi 20 anni prima di Cristo e ancor oggi in piena attività: con la mostra Gli antichi acquedotti di Bologna. Le nuove scoperte, i nuovi studi, curata da Danilo Demaria e Flavio Gaudiello e ospitata presso lo Spazio Espositivo La Virgola da martedì 9 a venerdì 19 novembre, Gruppo Speleologico Bolognese e Unione Speleologica Bolognese (GSB-USB) intendono fare scoprire al pubblico il fascino di un’opera idraulica che ha ancora molto da svelarci.
L’Acquedotto Romano di Bologna collega la Val di Setta, di cui capta le acque poco a monte della congiunzione con il Reno, al centro di Bologna, con una diramazione verso un edificio termale oggi perduto nei pressi dell’attuale via Saragozza. Il percorso sotterraneo di oltre 20 km fu abbandonato in epoca altomedievale, ma venne ripristinato a partire dal XIII secolo con la rinascita di Bologna come una delle principali città europee, fino alla riattivazione completa dell’acquedotto nel 1881, sotto la spinta della ricerca svolta da Antonio Zannoni al tempo dell’Unità d’Italia. Un’opera come tante altre costruite durante l’Impero: “la sua eccezionalità risiede però nel fatto che è uno dei pochi acquedotti che sia ancora percorribile nella sua interezza e uno dei pochissimi ad essere ancora attivo, per giunta trasportando tuttora acqua potabile al servizio della città”, ciò che lo rende uno degli elementi archeologici più significativi di tutta la provincia di Bologna.
Il lavoro di indagine svolto da GSB-USB a partire dal 2004 ha condotto a un rilievo completo del percorso, inclusi alcuni tratti fin qui mai descritti, documentato da oltre 3.500 fotografie. Una preziosa ricostruzione raccolta anche nella monografia Gli antichi acquedotti di Bologna (2010), nella quale vengono illustrati tutti i rami del percorso idrico, e che, attraverso immagini e pannelli illustrativi, sarà possibile apprezzare nella mostra casalecchiese.

Gli antichi acquedotti di Bologna, la cui mostra casalecchiese rientra nel programma della Festa della Storia 2010, è patrocinata dai Comuni di Bologna, Casalecchio di Reno e Sasso Marconi, con il contributo di Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia Romagna e Consorzi dei Canali di Reno e Savena.
L’esposizione, a ingresso libero, sarà aperta da martedì 9 a venerdì 19 novembre, tutti i giorni eccetto domenica 14 novembre, dalle ore 16.00 alle ore 19.00. La mostra sarà inoltre presentata giovedì 11 novembre alle 17.30 in Piazza delle Culture, nell’ambito delle iniziative di Carpe Diem di rievocazione dell’antica Roma.

A cura di Gruppo Speleologico Bolognese e Unione Speleologica Bolognese
Per informazioni:
GSB-USB – Tel. 051.521133 – www.gsb-usb.it