La magia dei fuochi d’artificio nella notte di San Lorenzo. Alle 23 in spiaggia libera a Cervia. Un momento magico da vivere per tutti

Nella notte più lunga e calda dell’anno, la notte di San Lorenzo di venerdì 10 agosto, la spiaggia di Cervia – unica sulla costa – si trasforma in un paradiso sul mare con la grande festa “La notte magica di San Lorenzo”, tra fuochi d’artificio, stelle cadenti, musica e delizie del palato. Anche oggi la notte di San Lorenzo conserva il suo fascino antico e il suo sapore magico. Per i più giovani si tratta di una occasione per stare in spiaggia e per riscoprire l’antica arte della seduzione. Per la famiglia non mancano di certo i momenti di divertimento, con mercatini e piccoli momenti di spettacolo. Come sempre i veri protagonisti di questa festa saranno i fuochi d’artificio, soprattutto per la gioia dei più piccoli. Ma la manifestazione di San Lorenzo è dedicata ad un pubblico di tutte le età: sa essere, infatti, contemporaneamente momento di tendenza e di tradizione. La tradizione viene reinventata in ogni istante sotto gli occhi del turista curioso. Accanto al prologo della rituale tombola in piazza, infatti, non mancheranno le sorprese dedicate ad un pubblico di tutti i tipi e, soprattutto, di tutte le età. Tutta la città sarà in festa, con musica e feste in attesa dei fuochi d’artificio, e con tutti i bagni della spiaggia aperti per questa evocativa serata di festa. Fino al classico bagno in mare di mezzanotte, momento che proprio a Cervia assume un valore del tutto particolare e suggestivamente romantico.

Natura e origini della festa

In Romagna, il giorno di San Lorenzo, ci si deve immergere sette volte in mare, per purificarsi e per attirare a sé fortuna e felicità. Per questo motivo, fin dall’antichità, in questa giornata vi era sulla riviera romagnola un grande afflusso di bagnati, provenienti dalla campagna, speranzosi di veder le loro malattie portate via dal mare e di propiziarsi un anno migliore e più fortunato. La stessa leggenda, in chiave cristiana, giustifica l’usanza con un’apparizione di San Lorenzo, avvenuta a Cervia, quando la cittadina fu colpita dalla febbre malarica. Si narra infatti che il Santo del 10 agosto apparve in sogno ad una ragazza malata, indicandole la via della guarigione nelle acque salmastre, che avrebbero donato ai bagnanti i sette doni dello Spirito Santo: Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà e Timore di Dio. Così per estensione, e per paura di future epidemie, ogni anno tutti i paesani della Romagna iniziarono a bagnarsi sette volte in mare il giorno di San Lorenzo.

Bagnarsi nel mare Adriatico la notte di San Lorenzo, secondo la tradizione, farebbe inoltre passare “i set dolur”, i sette dolori. Come molti altri riti, le cui origini sono ancora remote e sconosciute, anche quello di San Lorenzo ha a che fare con l’acqua, purificatrice, in grado, almeno nell’attimo magico di una notte, di scacciar via i malanni e la sfortuna e, naturalmente, di assicurare per sé e per i propri cari salute e ricchezza. La Cervia “romantica” ha saputo conservare nel tempo il valore di festa di questo evento, arricchendolo con iniziative sempre nuove. Ma i mercatini, le delizie di zucchero filato e le cartomanti non sono proprio una invenzione recente, anche in epoca moderna, infatti, questa festa diventava vera e propria sagra di paese, con maghi, astrologhi e cantastorie. Anche l’edizione 2007 di questo evento sarà come sempre un po’ magica e un po’ misteriosa.

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