Ci sono eventi che per ampiezza ed eccellenza del programma in cui si articolano può risultare riduttivo chiamare festival, specie se sottendono un’idea che va oltre la semplice esibizione o performance. Il Reggio Parma Festival è uno di questi.
Un appuntamento che abbraccia le due città emiliane in un evento artistico/culturale di livello assoluto in una terra dove tradizione ed innovazione sono da sempre anime gemelle di una sensibilità riconosciuta e riconoscibile.

Fedele a tale impronta genetica, il Reggio Parma Festival declina Teatro, Danza, Opera, Musica, Cinema e Arte contemporanea nei luoghi simbolo delle due città emiliane. Luoghi vitali e di grande prestigio nei quali si sviluppano manifestazioni culturali di prima grandezza come Reggio Emilia Danza, Festival Verdi e Teatro Festival Parma
L’edizione di quest’anno si interfaccia con il 60° anniversario della Fondazione dello Stato d’Israele dando respiro e centralità ad una identità artistica, quella israeliana, vibrante e dai contorni netti come il suo paesaggio scolpito dal sole. Un’identità che riflette il dinamismo etnico e sociale di un popolo e di una zona crocevia per antonomasia e che trova un equivalente non casuale nell’area emiliana dove, da sempre, uomini e culture si sono incrociati lungo la Via Francigena.

Un’importante occasione questa, per presentare il programma del Festival che inizierà con l’anteprima il 14 aprile al Teatro Regio di Parma con il concerto della Israel Philharmonic Orchestra diretta dal Maestro Zubin Metha, a cui seguirà l’incontro con il regista Amos Gitai (già Premio Rossellini e protagonista di una retrospettiva parigina interamente dedicatagli) il 6 maggio a Parma e il 7 maggio a Reggio Emilia, in cui verrà proiettato in anteprima assoluta in Italia dopo il Festival del Cinema di Venezia il suo ultimo lavoro “Disengagement” (film interpretato tra gli altri da Juliette Binoche e Jeanne Moreau).
Sempre maggio, poi, vedrà la danza regina assoluta con “RED 2008. Israele Danza – Omaggio a Ohad Naharin”. Otto serate, tra il 16 e il 25 maggio, per quindici coreografie eseguite dalle più importanti compagnie di danza contemporanea israeliane ed europee affiancate da due imperdibili ed esclusivi eventi collaterali: la mostra fotografica Dancing with a Camera di Godi Dagon – con il suo talento nel restituire il battito del movimento in ogni singolo scatto – ed il Seminario sullo sviluppo della storia della danza di Israele cui seguirà l’incontro con Ohad Naharin.

In ottobre invece, prenderà vita la seconda parte del Festival con la sezione dedicata alla prosa, con il Teatro Festival Parma dove, nell’ambito di un reciproco scambio di esperienze fra il Teatro Nazionale Habimah di Tel Aviv e la Fondazione Teatro Due, si darà voce alla riflessione su questi sessant’anni di Storia attraverso le testimonianze degli artisti e degli scrittori di quel Paese, all’opera con i prestigiosi appuntamenti del Festival Verdi 2008 e quella dedicata all’arte contemporanea con l’installazione dell’artista israeliano Motti Mizrachi “Shabat”.
Reggio Emilia e Parma, quindi, promettono di recare i profumi, le tinte, i suoni e il sentire espressivo di una cultura e di un popolo dalla storia profonda e complessa come le sue radici, intrisa di miti e tradizioni che, a contatto con il presente, maturano ed evolvono.
Quasi una sorta di Universale dell’arte performativa e visiva, il Parma Reggio Festival 2008 si profila come un appuntamento che lascerà tracce a seguire, spunti per un discorso ampio ed esteso in cui spettacolo, arte, turismo ed etnografia convergono assieme.

Per informazioni: Reggio Parma Festival
via Garibaldi, 16/a
43100 Parma ITALY
tel. +39 (0)521 039351 – fax. +39 (0)521 039350 – www.reggioparmafestival.com