“Polenta e late ingrossa le culate”, recita un antico detto veneto. Ma la Romagna sembra non preoccuparsene, allestendo a metà gennaio, nel ravennate, una manifestazione gastronomica dedicata proprio alla polenta e alle sue ricette migliori. Ai ferri con pancetta e salsiccia o servita col baccalà, ogni gialla dama ha sempre per cavaliere un buon bicchiere di bisò, meglio conosciuto come vin brûlé.

Un piatto povero ma versatile, per riscoprire i piaceri della vecchia tavola e del mangiar sano. E, oltre al palato, anche la vista sarà appagata da una bella mostra d’arte contemporanea, insolito punto d’incontro fra vecchio e nuovo.

Tonino Guerra direbbe: “L’ottimismo è il profumo di polenta”.