La retrospettiva della X edizione dell’Asian Film Festival di Reggio Emilia 16/24 marzo 2012, organizzato da Cineforum Robert Bresson e Fondazione Palazzo Magnani, è dedicata a Shinya Tsukamoto, uno dei più importanti registi giapponesi contemporanei, che sarà omaggiato anche con un Premio alla carriera.

Autore di numerosi capolavori – dalla frenesia iconoclasta degli esordi ai più raffinati e complessi affondi del presente – Tsukamoto esplora con acume e coraggio il rapporto corpo-tecnologia, come nella trilogia di Tetsuo, le profondità della psiche umana, come in Vital e Gemini, l´erotismo conturbante, come in A Snake of June, o il concetto stesso di realtà, come nei due Nightmare Detective. Alla presenza del regista, sarà presentato al pubblico anche l´ultimo intenso film Kotoko. Molto amato in Italia – è infatti stato premiato alla Mostra del Cinema di Venezia sia nel 2001 che nel 2011 – Tsukamoto concentra la sua attenzione ossessiva sul rapporto tra umano e artificiale, sulle compenetrazioni tra sogno e realtà, sui cortocircuiti tra pensieri e azioni, indagando senza ipocrisie nelle più allucinanti fobie della modernità.

Tutti i film di Tsukamoto dividono profondamente il pubblico, ricostruendo un percorso altamente personale nella psiche e nella corporeità dell´uomo che ricorda la forza visionaria di David Lynch e la coerenza straniante di David Cronenberg. Le sue prime opere, in particolare Tetsuo e Tetsuo Ii, sono state talmente apprezzate da diventare ormai stilemi classici del cinema cyberpunk. I suoi film più recenti, da Vital al recentissimo Kotoko, trascendono qualsiasi limite di genere e si pongono come riflessioni innovative e iconoclaste sulla realtà, il sogno, l´essenza più intima e nascosta degli esseri umani. Spesso attore nei suoi film, si è rifatto al teatro giapponese nelle sue innovative intuizioni nell’uso del sonoro e delle gestualità dei suoi attori. Le sue capacità attoriali, apprezzate da vari registi giapponesi, lo hanno portato a lavorare, tra gli altri, con Takashi Miike e Takashi Shimizu. Reggio Emilia omaggia con questo premio un autore innovativo, grande indagatore della parte oscura dello sviluppo tecnologico moderno, non a caso figlio della cultura giapponese. Il tema farà da filo conduttore a tutto l’Asian Film Festival 10, che presenterà oltre quaranta pellicole provenienti dall´estremo oriente, in una stimolante panoramica da cinematografie sempre più importanti come Giappone, Cina, Corea del Sud, Taiwan, Thailandia, Hong Kong, Singapore, Vietnam e Malesia. Non mancheranno incontri e appuntamenti collaterali per approfondire la conoscenza dei diversi paesi