San Valentino è universalmente riconosciuto come protettore degli innamorati di tutto il mondo. Si dice che il vescovo Valentino fu perseguitato dal Senato romano e cadde martire il 14 febbraio del 273 per aver celebrato il matrimonio tra una giovane cristiana ed un legionario pagano. Da allora divenne il protettore dei fidanzati e ogni anno il 14 febbraio ricorre la sua festa… e quella degli innamorati.
Anche Rimini, la città di Francesca, l’eroina della passione e dell’amore eterno a cui sono dedicati ogni anno prestigiosi convegni internazionali (www.francescadarimini.it ), festeggia San Valentino con diverse iniziative, che suggeriscono un’idea originale per trascorrere qualche giorno da innamorati nella città del bacio più famoso della storia e della letteratura, nella magica atmosfera del mare d’inverno.
A cominciare dalla ricca offerta culturale dei Musei Comunali di Rimini che, anche quest’anno, in occasione della giornata di San Valentino, venerdì 14 febbraio 2014, hanno pensato bene di offrire alle coppie l’ingresso al Museo della Città e alla Domus del Chirurgo al costo di un solo biglietto anziché due.
Il Museo è una miniera di meraviglie e curiosità che raccontano la storia di Rimini. Ci sono le piccole pedine che venivano usate come biglietti di ingresso all’Anfiteatro, statuine di gladiatori. Gruzzoli di spiccioli dell’epoca romana, sfarzosi mosaici, anfore e laterizi delle fornaci di argilla aperte dai primi imprenditori riminesi. Vi sono esposte le opere della Pinacoteca, ove si possono ammirare dipinti, sculture e ceramiche, arazzi e oreficerie, l’imponente affresco con il Giudizio Universale proveniente dalla chiesa di Sant’Agostino, i capolavori della Scuola Riminese del Trecento, il raffinato Crocifisso di Giovanni da Rimini e il prezioso polittico di Giuliano da Rimini, vasellame e boccali decorati con stemmi malatestiani, preziose tavole dell’età d’oro della signoria dei Malatesta commissionate ad artisti di grande fama quali: Giovanni Bellini, Domenico Ghirlandaio, Agostino di Duccio, Pisanello e Matteo de’ Pasti, Guido Cagnacci, il Centino, il Guercino e Simone Cantarini. Il cortile interno ospita il Lapidario romano con un’ampia raccolta di iscrizioni dal I sec. a.C al IV d.C. La creatività del ‘900 domina nella sezione dedicata a René Gruau, mito della grafica mondiale, e nella sala del “Libro dei Sogni” di Federico Fellini.
Da non dimenticare la sezione del Museo Archeologico, dedicata alla Rimini imperiale del II e III secolo, con particolare risalto alla Domus di Palazzo Diotallevi, celebre per il mosaico delle barche, e alla Domus di piazza Ferrari, nota per il ricchissimo strumentario del medico-chirurgo. Ad aprirsi agli occhi del visitatore è un’area archeologica di 700 mq. che ha restituito gli strumenti del lavoro di un chirurgo che operava all’interno di un’abitazione di Ariminum del III secolo, destinata in parte all’esercizio della professione medica e farmaceutica. Uno scavo che l’opera architettonica protegge e valorizza, offrendolo allo sguardo dei passanti.
Per continuare il percorso culturale è possibile visitare altre mostre temporanee sia al Museo della Città che negli spazi museali di Piazza Cavour alla FAR (Galleria d’arte contemporanea) o al Palazzo del Podestà, fino al Museo degli Sguardi sull’antico colle di Covignano.
Ma non è tutto, perché anche la rosa, il fiore d’amore per eccellenza, in questo San Valentino 2014 parlerà di Rimini: nei più importanti monumenti della città spicca infatti una rosa inconfondibile, formata da soli quattro petali. E’ un simbolo che trae ispirazione dal mondo romano, usato soprattutto nel Rinascimento da Sigismondo Pandolfo Malatesta e ripresa nei secoli successivi quale forma decorativa a partire dal Settecento.
E proprio in occasione della festa degli innamorati, sabato 15 e domenica 16 febbraio, Discover Rimini dedica una passeggiata culturale alla ricerca di questo fiore legato alla storia di Rimini ed in particolare ai signori che dominarono la città per oltre due secoli, i Malatesta. Dall’Arco d’Augusto al Tempio Malatestiano, da Castel Sismondo al Museo della Città, il percorso sarà l’occasione per ricordare figure femminili legate per amore alla famiglia Malatesta, come Isotta degli Atti e Francesca da Rimini in testa.
La visita culturale alla città è a cura di Michela Cesarini, storica dell’arte.
L’incontro è previsto per entrambe le giornate all’Arco d’Augusto alle ore 15
Costo: 16 E a coppia, 9 E per singoli visitatori (comprensivo di biglietto di ingresso al Museo della Città). Per motivi organizzativi è necessario prenotarsi entro venerdì 14 febbraio al 333/7352877 o mail a: [email protected]
Quale pretesto migliore, dunque, per regalarsi un inaspettato weekend da innamorati a Rimini, la città del bacio di Paolo e Francesca, tra i gioielli d’arte del suo centro storico, la cultura dei Musei Comunali, le mostre e il mare d’inverno?