sabato 7 novembre ore 18.00
presentazione del catalogo della mostra, alla presenza dell’Artista,
e lettura di poesie di Alda Merini dedicate all’opera di Pignatelli con Andrea Zuccolo.

Io vorrei prendere un treno
e tornare all’assolato Sud
che ha lasciato un languore
di finestra in fondo al cuore.
C’è un mare che riverbera la vita
che adagio si dispare
e c’è un amore che ti aspetta
sempre in fondo alla stazione.
Ma a Milano puoi prendere treni
quanti ne vuoi
ma in fondo alla stazione non ti aspetta mai nulla
vagamente la sentinella della morte.

Alda Merini, 2002

(tratto da Alda Merini, Senza Titolo, con 12 incisioni di Luca Pignatelli, 2002)

Sarà presentato sabato 7 novembre alle ore 18.00 presso la sala didattica della Galleria d’Arte Moderna di Udine il catalogo “Luca Pignatelli. Opere Grafiche 2002/09-Chimera”, con testi di Beatrice Buscaroli, Gaetano Cappelli e Davide Rondoni, edito da Arnoldo Mosca Mondatori in occasione della mostra aperta fino a tutto novembre 2009 presso la Gamud. La mostra si presenta come una delle più complete rassegne sulla produzione grafica di Luca Pignatelli ed è composta da trentacinque opere grafiche per la maggior parte inedite realizzate dall’artista Luca Pignatelli con la tecnica incisoria della maniera a zucchero tra il 2002 e oggi, tutte tirate presso la Stamperia d’Arte di Corrado Albicocco di Udine. In occasione della presentazione, che vedrà l’intervento dell’artista, il prof. Andrea Zuccolo leggerà alcune poesie di Alda Merini tratte dal libro Senza Titolo, di Alda Merini, edito nel 2002, dedicate all’opera dell’artista. A fine mostra un’opera grafica verrà donata dall’artista e dallo stampatore per arricchire le collezioni di incisione contemporanea della Galleria sulla sua produzione grafica.

Pignatelli sviluppa a partire dagli anni Ottanta un linguaggio personale caratterizzato dalla fissazione di immagini tratte dall’antichità, come statue e monumenti, ma anche dalla storia più recente, vere icone del mito moderno (aerei, locomotive), dipinte ad olio su tele di canapa grezza o attraversata da strappi e scritte, con suggestioni tratte dall’arte povera. Paesaggi di natura, boschi e visioni di montagna, si alternano a paesaggi urbani, metropoli contemporanee o immagini tratte da foto d’epoca che rimandano a bombardamenti e distruzioni dell’ultima guerra. Passato e presente si alternano in un serrato dialogo tra memoria e vissuto contemporaneo, dando vita a una sorta di atlante sospeso e velato dal tempo attraverso la scelta di un filtro come un viraggio fotografico che si affida a tonalità base e di controllata luminosità. incisivo il dialogo dell’alternarsi del bianco e del nero, della luce e del buio come fosse un alternarsi del presente e del passato. Attento al calibrato dialogo tra luce e ombra, all’equilibrio di nero e bianco, l’artista sa dosare sapientemente l’effetto drammatico dato dall’eccesso dell’oscurità.

Da queste opere emergono paure ancestrali e terribilmente contemporanee, temi esistenziali come il viaggio, metafora della vita, le minacce della civiltà contemporanea, la violenza e la guerra, la limitazione delle libertà individuali.
La sua pittura si esprime attraverso una sciolta gestualità passando dalla grande dimensione della piena parete al foglio, optando per la maniera a zucchero nell’incisione, tecnica che gli permette di conservare la sua scioltezza di segno nel pennello, e che consiste nel predisporre una matrice di stampa in grado di restituire i caratteri grafici propri del disegno schizzato in punta di pennello su carta. La sua opera grafica conserva il dialogo tra luce e ombra, passato e presente, ricorrendo all’uso di carte da pacco, vissute e già utilizzate, oppure utilizzando fogli tratti da libri antichi, con diversi tipi di inchiostro per rendere l’effetto del segno, più o meno definito o sgranato. In alcuni casi l’artista ha fatto anche ricorso dell’acquatinta, ad esempio nella ricerca di atmosfere particolari quali ad esempio l’effetto di una nevicata neve nell’opera intitolata Bosco, del 2002. Pignatelli lavora dal 1999 in collaborazione con Albicocco, col quale ha stampato due raccolte in volume, con testi di Pia Fontana e Alda Merini.

Luca Pignatelli nato a Milano nel 1962 dove vive e lavora, è presente nel Padiglione Italia alla 53° Biennale Internazionale d’Arte di Venezia e ha al suo attivo mostre personali e collettive in tutto il mondo. Tra le ultime esposizioni personali ricordiamo nel 2009 al Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Nizza, presentato da Luca Beatrice, al Museo Archeologico Nazionale di Napoli con la presentazione di Achille Bonito Oliva nel 2007-2008, ed inoltre al Teatro India di Roma, White Box-Annex plus di New York con Giovanni Rizzoli, Mudima2 di Berlino, Galerie Daniel Templon di Parigi, Musée Olympique di Shangai, Isetan Tokio Museum a Tokio, Leighton House Museum di Londra.

Orario: lunedì>domenica 10.30 – 17.00 chiuso martedì
Biglietti: intero € 5.00 – ridotto € 2.50
Info: Galleria d’Arte Moderna di Udine – Via Ampezzo, 2 tel 0432.295891 – fax 0432.504219
sito internet www.comune.udine.it