La Carnia, un villaggio dove si aprono sette magiche valli montane, conserva tradizioni e riti antichissimi. Siamo nella parte più a nord-ovest del Friuli Venezia Giulia, al confine con Austria e Veneto. Qui, tra architetture in legno e pietra, balconi fioriti, botteghe in cui abili artigiani tramandano di generazione in generazione maestrie uniche, l’enogastronomia costituisce un microcosmo ricco e variegato, pieno di chicche da gustare.

Un’occasione speciale per scoprire le prelibatezze di questa terra è Sapori di Carnia, l’evento che domenica 14 dicembre anima la località di Raveo. Si tratta di un “Borgo Autentico d’Italia”, dove nell’aria si respira il profumo degli speciali biscotti artigianali “Esse di Raveo”. In questa giornata speciale, tutto il paese esibisce la sua sapienza culinaria: tra gli addobbi con bacche di bosco, frasche di pino e pannocchie – quelli che un tempo abbellivano le case per la festa – viene allestita una vera e propria vetrina di piatti gustosi e prodotti naturali confezionati e conservati secondo antiche tradizioni. “Bondì, benvegnûs, bentornâs” è il saluto delle giovani donne con il costume carnico che, fin dalla prima mattina, accolgono i visitatori all’ingresso del borgo con succo di mela e crostini con marmellate locali, o ancora miele abbinato all’ottimo formadi frant, Presidio Slow Food.

Si entra poi in tortuose stradine e caratteristici cortili con portali d’ingresso settecenteschi: qui si snoda il Mercatino dell’agro-alimentare, con marmellate pregiate – come quella di olivello spinoso prodotta proprio a Raveo -, mele, sidro e succo di mela, salumi affumicati, formaggi, distillati e grappe (rinomata quella al radicchio di montagna). Passando di borgo in borgo sarà come ripercorrere le abitudini alimentari di un tempo, riscoprirne riti e sapori incredibili. A cominciare dalla “colazione della nonna” con polente e brume (polentina tenera accompagnata dalla panna scremata dal latte munto la sera precedente), crostes di polentetal lat (le croste della polenta ammollate nel latte caldo), per poi proseguire con il piatto simbolo della Carnia, i cjarsòns (sorta di ravioli dal ripieno dolce e salato), gnocchi con le prugne o di zucca, frico, patate bollite con i ciccioli di lardo oppure accompagnate al formadi frant, gubana e dolci. Interessanti pacchetti week-end abbinano il pernottamento nei tipici alloggi degli alberghi diffusi a degustazioni e laboratori del gusto organizzati nell’ambito della rassegna.