Nel week end del 6/7 agosto prossimo Campoli Appennino apre le porte del paese per la Seconda Fiera nazionale del Tartufo nero. Sarà l’occasione per togliere il velo, almeno in parte, su quel mestiere così affascinante e inesplorato dei cavatori. Sulle loro storie. Sui ritrovamenti leggendari – proprio a Campoli lo scorso anno è stato trovato il tartufo bianco pregiato più grande mai visto, 630 grammi, e, a giugno scorso un tartufo nero estivo di 940 grammi – e sui loro amici a quattro zampe, su quei cani che sono la risorsa più importante di ogni cercatore che si rispetti.

I vecchi “cavatori” partivano nel cuore della notte protetti dal buio e dall’anonimato. Il mestiere di cercatore di tartufi era custodito da un riserbo rigoroso. Pochi ne conoscevano i nomi e la professione. Così come pochissime persone conoscevano i posti dove trovare il prezioso tubero. Accompagnati dal proprio cane lungamente addestrato, i cavatori battevano in lungo e in largo i boschi nei dintorni di Campoli Appennino. Che, con il tempo, è diventato la vera patria del tartufo. Ma quello dei cavatori non è l’unico mestiere che Campoli ha gelosamente custodito. La fiera sarà l’occasione per mettere in piazza le vecchie botteghe di un tempo facendo rivivere gli antichi mestieri riannodando il filo del presente con quello del passato che molti non conoscono e altri hanno dimenticato. Ci sarà chi mostrerà come venivano realizzate le ceste di vimini per la raccolta della frutta o la lavorazione del legno e della pietra. La passione per le tradizioni che da sempre coinvolge per le occasioni “festose” tartufai, pastori e piccoli artigiani campolesi consentirà, anche questa volta, di ricostruire un ricco spaccato storico accompagnato dalla musica folk.

Sarà un week end dedicato al tartufo con oltre 80 espositori provenienti da 15 Regioni italiane. Eccellenze enogastronomiche da ogni parte d’Italia e prodotti tipici della Ciociaria potranno essere degustati tra spettacoli con sbandieratori, cortei medievali ed esibizione di gruppi folkloristici. È previsto anche uno stand gastronomico in Piazza Umberto dove le massaie campolesi prepareranno tipici piatti locali a base di tartufo serviti durante la fiera.

Domenica 7 agosto alle ore 9, nella frazione di Borgo San Giacomo, si terrà la tradizionale gara di cani da tartufo con concorrenti e di ogni regione italiana.

Il frusinate è un’ottima alternativa per il fine settimana, infatti Campoli Appennino è adagiato sul bordo di una suggestiva dolina carsica, denominata il “Tomolo”, a 650 metri di altezza che mantiene un clima fresco. Il paese, è anche conosciuto come Città del tartufo e dell’orso, conserva, nel centro storico, un museo dedicato al più grande carnivoro d’Europa. Da un’area attrezzata sui bordi dolina, affacciandosi dal balcone naturale di piazza Umberto I, è possibile vedere due esemplari di questo animale. E poi ancora un tuffo nel passato tra i resti del centro storico con la torre medievale, possibilità di escursioni tra le bellezze del Parco Nazionale d’Abruzzo.

Scheda

Info al turista:3420223715
Date: 6/7 agosto
Costo: non c’è costo d’entrata
Apertura e chiusura: 9-24
Luogo: Centro Storico
Per arrivare: A1 Roma-Napoli uscita Ferentino, proseguire per Sora, immettersi sulla ex ss 666 Sora- Pescasseroli, Campoli Appennino è a 5 Km da Sora.

A24-A25 Roma-Teramo, uscita Avezzano. Proseguire, quindi, sulla superstrada Avezzano- Sora-Cassino, uscire a Sora Centro-ospedale, girare a sinistra e immettersi sulla SS. 666 Sora-Pescasseroli: dopo 6 km. si trova il bivio per Campoli Appennino