“O’ Puccio” è lì, in Piazza Matteotti, e si gode i suoi momenti di gloria. Simbolo e grande protagonista del Carnevale Civitonico, è una spettacolare opera di cartapesta realizzata dalla Pro Loco locale in collaborazione con gli artisti Groupe in art’è: alto circa tre metri, è ispirato quest’anno alla banda folcloristica di Civita Castellana, La Rustica, con la classica divisa rosso blu e gli strumenti musicali più inconsueti. E’ intorno a questa affascinante figura che prende vita il Carnevale Civitonico, uno dei più intensi e spettacolari del Viterbese e del Lazio intero; le radici di questa tradizione affondano in un passato antichissimo che risale addirittura alla civiltà falisca, di cui la cittadina della Tuscia ne è stata la capitale.

Uno spettacolo reso unico dalle sfilate dei carri allegorici, in programma il 19, 26 e 28 febbraio: un lungo e variopinto serpentone con oltre 200 figuranti attraverserà le vie del centro storico, mettendo in mostra nel percorso di 2 chilometri splendidi costumi e carri frutto di mesi e mesi di duro lavoro; “scortato” da due ali di folla, regalerà ai visitatori goliardate, musiche e balli a volontà accompagnato da La Rustica, la strampalata banda folkloristica fondata da un gruppo di buontemponi nel 1956, che trasforma in strumenti musicali gli oggetti più inusuali. Il gran finale della festa è in programma martedì 28 febbraio: dopo le premiazioni dei vincitori la cerimonia del fuoco, così come ha aperto i festeggiamenti, lì chiuderà e metterà la parola fine al Carnevale 2017 con lo spettacolare rogo del Puccio.

Divertimento e allegria assicurati, dunque, ma non solo: a Civita Castellana il Carnevale si festeggia anche a tavola, all’insegna delle ricette tradizionali tipiche di questo periodo dell’anno; è il caso dei “frittelloni”, delle sfogliatine sottilissime condite con pecorino e pepe, e degli scroccafusi, castagnole di pasta dolce fritte e condite con il miele; e ancora delle castagnole, delle frappe e delle strisce di pasta dolce fritte nell’olio bollente. E così, tra una sfilata e una degustazione, i visitatori potranno andare anche alla scoperta di Civita Castellana e dei suoi gioielli, testimonianza viva di un passato glorioso.

A partire dal Museo nazionale dell’Agro Falisco, ospitato all’interno del Forte Sangallo che costituisce una delle più elevate realizzazioni dell’architettura militare dello Stato Pontificio nel XVI secolo; oltre al Duomo e al Museo della Ceramica, gli amanti della natura non potranno che restare a bocca aperta davanti alle caratteristiche forre alte oltre 50 metri che circondano Civita Castellana, visitabili dal ponte che congiunge al centro storico della cittadina.

Informazioni: 3408505381 – [email protected]

Cosa vedere

Il Museo nazionale dell’Agro Falisco, ospitato all’interno del Forte Sangallo che costituisce una delle più elevate realizzazioni dell’architettura militare dello Stato Pontificio nel XVI secolo; il Museo della Ceramica, il Duomo e la Piazza del Comune.

Nei dintorni

Le gole chiamate “forre”, i resti della romana città di Falerii Novi, Ronciglione, Nepi e Sutri.

Come arrivare

Da nord, Autostrada A1 – Uscita al casello di Magliano Sabina, imboccare la SS3 Flaminia in direzione Roma e seguire poi le indicazioni per Civita Castellana. Da Roma, G.R.A. uscita 5 – SS2bis Cassia Veientana, imboccare l’uscita per Mazzano Romano e seguire le indicazioni per Civita Castellana. Da Viterbo, seguire la SS2 Cassia o la più panoramica Cassia Cimina in direzione Roma e seguire le indicazione per Civita Castellana.