Il Museo di Roma di Palazzo Braschi apre le porte ad un pubblico d’eccezione: bambini dai cinque ai tredici anni. Lo fa con l’iniziativa ‘liberi in mostra’ finalizzato ad una conoscenza individuale delle opere del museo senza alcun condizionamento didattico da parte degli adulti. “Si tratta di un progetto dedicato ai bambini che più degli altri trovano difficoltà a rapportarsi con il museo e l’arte – spiega Maria Elisa Tittoni, dirigente dei Musei d’Arte Medievale e Moderna di Roma – per loro abbiamo scelto un approccio diverso. Qui il bambino è libero; libero di giocare, guardare, ammirare. Attraverso questa esperienza – conclude – potrà imparare a sentirsi accettato dal museo con il quale potrà sviluppare un momento ludico”.

L’iniziativa promossa dall’assessorato alla Cultura e dalla sovrintendenza ai Beni culturali del comune di Roma intende offrire ai bambini la possibilità di scoprire le opere d’arte che sono all’interno del Museo in piena autonomia, secondo i propri tempi e seguendo le proprie preferenze con l’obiettivo di “attuare una esperienza di autoeducazione artistica”. Le sale del museo verranno adattate alle esigenze dei piccoli visitatori. Pouf, divanetti, tappetini e ogni altra comodità sarà installata nelle sale che li ospiteranno. Ogni gruppo sarà composto da 15 bambini ai quali verrà dato un ‘kit di sopravvivenza’ all’interno del quale troveranno materiali come matite, mappe e blocchi per appunti per veri esploratori, dove potranno scrivere le proprie impressioni o semplicemente fare schizzi. A fare da supporto gli operatori del museo, che pur lasciando i loro ospiti nella totale libertà, rimarranno a disposizione per qualsiasi loro richiesta.

Il tema conduttore scelto per il percorso all’interno del Museo è quello delle grandi famiglie la cui storia è documentata nella collezione museale del Palazzo attraveso l’esposizione di abiti, mobili, dipinti, carrozze, portantine ed elementi architettonici. Ma soprattutto è possibile conoscere uno dei palazzi più belli e noti di Roma: Palazzo Braschi, con i suoi soffitti affrescati secondo il gusto dell’epoca, la sequenza degli spazi, le decorazioni e il magnifico scalone monumentale, sul quale è evidente il tocco dell’architetto Giuseppe Valadier. Il progetto didattico è destinato sia alle scuole che ai singoli visitatori, dura due ore circa ed è previsto ogni sabato e domenica fino al 15 aprile.