Per l’intera durata della manifestazione, in programma dal 5 dicembre al giorno dell’Immacolata Concezione, gli artisti si mobiliteranno per difendere l’esposizione del Crocifisso nelle scuole e nei luoghi pubblici. Simbolica la presenza su ciascun cavalletto di opere che raffigurano l’immagine della crocifissione. Circa cento tra tele, quadri, acquerelli e sculture che raffigurano il Crocifisso. Tanti saranno in totale i lavori, realizzati dai Cento Pittori ed esposti in occasione della mostra natalizia dell’Associazione, in programma dal 5 dicembre prossimo nella centralissima Via Margutta.

Si tratta del simbolico omaggio fatto dagli artisti dell’Associazione, a cui l’attuale Giunta ha recentemente riconosciuto il ruolo di ‘pilastro fondante del tessuto culturale di Roma e del Centro storico’. I Cento Pittori hanno sentito forte, infatti, la necessità di mobilitarsi – a fianco di buona parte della comunità romana – per difendere l’esposizione del Crocifisso nelle scuole e nei luoghi pubblici del Paese dopo la sentenza di Strasburgo delle scorse settimane. In occasione dell’edizione natalizia della mostra ciascun artista predisporrà ed esporrà a cavalletto, per l’intera durata della manifestazione, un lavoro dedicato alla crocifissione che, “per la cultura del nostro paese – ha tenuto a precisare Alberto Vespaziani, Presidente dell’Associazione Cento Pittori Via Margutta – rappresenta valori fondamentali come quello dell’accoglienza, della tolleranza, del rispetto reciproco e della protezione della persona, che sono radici della cultura e del comune sentire di tutti noi italiani”.

“La sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo ha negato – ha proseguito Vespaziani – un valore insito nella nostra comunità e non solo. Nelle scorse settimane, pertanto, la nostra assemblea ha accolto entusiasticamente la richiesta pervenuta da uno dei soci il quale ha lanciato la proposta di dimostrare, in occasione di uno dei nostri tradizionali incontri con il pubblico, il nostro dissenso nei confronti di quanto avvenuto a Strasburgo”. “La Costituzione italiana – ha detto ancora Vespaziani – garantisce laicità e libertà di culto. E questo è un dato di fatto. Quanto sancito dalla sentenza di Strasburgo, tuttavia, finirebbe con il consentire la mortificazione di quel Cristo che trascende con la Sua figura universale il puro ambito religioso. Con il gesto simbolico che stiamo compiendo in questi giorni, l’associazione che presiedo da oltre 35 anni intende mobilitarsi e fare le proprie rimostranze nei confronti di una scelta che ha ferito tanti italiani”.

A tagliare il nastro della famosa rassegna, che – patrocinata da Comune di Roma, Provincia di Roma e Regione Lazio – è da tempo un irrinunciabile momento d’incontro per appassionati d’arte, romani e stranieri, sono stati invitati il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, l’assessore capitolino alle Politiche Culturali, Umberto Croppi e Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura del Campidoglio. E’ stato anche e soprattutto grazie all’impegno straordinario e costante di quest’ultimo, e dell’Onorevole Marco Marsilio, che, nei mesi scorsi, è stata decretata l’istituzionalizzazione della nota esposizione d’arte e che l’Associazione Cento Pittori Via Margutta si è vista riconoscere un ruolo per il quale il Presidente Vespaziani, l’intero Consiglio Direttivo e tutti i soci si sono sempre battuti. Tra gli ospiti previsti per i quattro giorni di kermesse anche Monsignor Patrizio Benvenuti, presidente della Fondazione internazionale Kepha, da sempre vicina ai Cento Pittori e impegnata a sostenere una serie di progetti di carattere socio-educativo in favore di bambini e dei giovani che vivono nei Paesi più poveri e disagiati.

Grazie alla tradizionale kermesse – divenuta nel tempo uno degli appuntamenti pittorici più famosi della Capitale – Via Margutta si trasformerà, ancora una volta, in un’immensa galleria d’arte en plen air, resa ancora più suggestiva dalle luci del Natale, che si animerà anche grazie all’estro creativo e al talento artistico dei celebri pennelli. A far da cornice a più di 3.000 opere tra dipinti a olio, disegni, sculture e acquerelli, tutte realizzate da artisti rigorosamente selezionati e provenienti da ogni parte del mondo saranno, invece, i vicoli di questa via conosciuta da tutti come la strada dell’arte e illuminata per l’occasione dai colori del Natale.

Nell’edizione in programma, si è scelto di dare largo spazio ai tanti talenti in erba che, fin dai mesi scorsi, richiamati dal fascino della strada e dalla fama dell’Associazione, avevano chiesto di poter prendere parte all’esposizione. “La valanga di domande che da tempo continua ad arrivarci da parte di molti giovani emergenti – ha detto il presidente Vespaziani – ci ha resi particolarmente orgogliosi e ci ha in parte ripagato degli sforzi che abbiamo sempre fatto per garantire la prosecuzione di questa tradizionale esposizione. In quest’edizione siamo riusciti ad accontentare molti delle nuove promesse della pittura. Per farlo abbiamo limitato la presenza di alcuni colleghi che fanno parte dell’Associazione da diverso tempo e che si sono trovati concordi nella scelta fatta dal Consiglio direttivo di mettere a disposizione delle new enties un maggior numero di cavalletti, rispetto a quanto accaduto in passato”.

Tuttavia, per cercare di consentire l’ulteriore ingresso dei tanti ragazzi che aspirano ad esporre insieme agli artisti di Via Margutta, l’associazione sta cercando di individuare una formula nuova che, grazie all’utilizzo di strutture caratterizzate da dimensioni e materiali diversi e studiate appositamente, possano consentire quanto prima di ampliare sensibilmente lo spazio a disposizione dei più giovani senza, per questo, andare a discapito degli artisti più anziani, che rappresentano lo zoccolo duro della nostra Associazione”. Per far questo il Consiglio direttivo dei Cento Pittori sta proseguendo nella collaborazione che, già negli ultimi tempi, ha caratterizzato il rapporto tra Associazione e negozianti della strada. “E’ anche attraverso il dialogo costruttivo – ha detto Alberto Vespaziani – che stiamo cercando di individuare le modalità migliori con le quali operare per far sì che, soprattutto nei giorni della manifestazione, Via Margutta possa tornare ad essere la culla dell’arte e la cittadinanza possa contribuire con la propria presenza a renderla più viva.”

La prossima mostra sarà, purtroppo, orfana di alcuni grandi nomi della pittura, artisti molto amati da pubblico e critica e da tempo soci dell’Associazione, che sono venuti a mancare recentemente: da Ezio Tarantelli, autore tra l’altro della locandina realizzata per le esposizioni natalizie dei Cento Pittori, ad Alfredo Moraldi, noto ritrattista, da Rinaldo Caressa, pittore della campagna romana, a Tonino Cardenuto, autore di celebri pezzi dedicati ai paesaggi invernali abruzzesi, e a Carlo Acciari, meglio noto come il pittore della Garbatella e autore degli amati cavalli e dei mercatini. “Da Novella Parigini – volto noto di Via Margutta e socia anche lei della nostra Associazione – a Carlo Acciari, ogni volta che uno di noi scompare – ha detto Alberto Vespaziani, parlando a nome di tutti i colleghi e gli amici dell’associazione – i Cento Pittori, e con loro la nobile via che li rappresenta, perdono un pezzo importante della loro storia. Tuttavia sono convinto che sia nostro dovere continuare ad esporre con lo stesso entusiasmo che ci ha sempre caratterizzato. Del resto non farlo equivarrebbe a privare la nostra associazione dell’obiettivo che si è data alla nascita: promuovere il dialogo costante e cosciente tra artisti e pubblico. In quest’ottica, dunque, sono dell’avviso che, seppur con l’amarezza di chi ha perso amici e compagni di un viaggio spesso difficile, occorra continuare ad adoperarsi con coraggio e andare avanti su questa strada”.

Attesi alcuni big dell’associazione, artisti che hanno fatto la storia di Via Margutta e che, dal 1950, con instancabile entusiasmo, calcano i sampietrini di questa celebre strada. Insieme a loro pure alcuni scultori, un paio di figli d’arte e il “pittore dell’aria”, Frans, così soprannominato in quanto impiega l’aerografo.

A prendere parte all’ottantatreesima edizione della kermesse saranno in totale circa 100 artisti, tutti caratterizzati da un proprio linguaggio espressivo e da una propria tecnica, che va dalla figurazione all’astrattismo, passando anche per la ritrattistica, il paesaggismo, il simbolismo e il surrealismo. E, come accaduto in passato, si ripeterà ancora una volta la tradizionale trasferta dei pittori stranieri, richiamati dalla valenza della storica mostra. “Sapere che anche amici che vivono e lavorano in altri paesi desiderano partecipare a questa rassegna e vengono appositamente in Italia per farlo – ha tenuto a precisare Vespaziani – ci riempie d’orgoglio e ci stimola ad impegnarci affinché il successo e la fama di questa storica manifestazione non scemino con il passare delle edizioni”.

La mostra, che, oltre a permettere come di consueto, soprattutto ai meno noti, di uscire allo scoperto per affermarsi, sarà interessante occasione per analizzare e studiare i fermenti artistici che si sviluppano di continuo e per raccogliere i diversi messaggi che ogni espositore intende “consegnare” alla collettività – rimarrà aperta tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 21.00 (ingresso gratuito).