Dal 7 aprile al 22 luglio 2011, lo Studio Giangaleazzo Visconti di Milano ospiterà una mostra dedicata all’artista californiano Aaron Young (1972).

Dopo numerose mostre internazionali in alcuni degli spazi espositivi più prestigiosi al mondo, tra cui il P.S. 1 di Long Island City (NY), il Kunst-Werke di Berlino e la Serpentine Gallery di Londra, e dopo la recente partecipazione alla Brucennial curata da Vito Schnabel a SoHo (NY) e la mostra personale al MACRO di Roma, l’artista di San Francisco, che vive e lavora a New York e vanta collaborazioni con Gagosian, Stefania Bortolami, Saatchi Gallery e Almine Rech Gallery torna ad esporre in Italia.

Per l’appuntamento milanese, saranno esposte 7 opere di grandi dimensioni, realizzate su alluminio e legno e due sculture, cancelli di ferro e oro 24kt, tutte realizzate tra il 2007 e il 2009. Il lavoro di Young è il risultato di performances piene di energia che coinvolgono motociclisti, skateboarders e tatuatori (stereotipi di un tessuto urbano ribelle), che diretti dall’artista e in sella ad una motocicletta, attraverso acrobazie talvolta pericolose, lasciano segni di sgommate e frenate su lastre di alluminio o legno appositamente preparate con diversi strati di colore.
Il risultato delle “azioni” estreme di Aaron Young sono grandi cerchi concentrici di gomma bruciata, olio e acrilici su pannelli singoli, dittici e trittici, che dimostrano il forte ascendente sull’artista di una cultura americana alternativa e ai margini, e la sua volontà di creare un linguaggio nuovo e personale. Gli “scarabocchi” riprodotti sulle tavole di Young richiamano i lavori astratti di Pollock, ma anche le opere di Basquiat e Rauschemberg e aprono una finestra sulla comunità di giovani artisti newyorkesi – tra cui Dan Colen e Dash Snow – legata allo “skateboarding”, alla velocità delle corse clandestine e ai graffiti, che costituisce la nuova scena pop d’oltreoceano.

Aaron Young è nato a San Francisco, vive e lavora a New York. Si è diplomato all’Istituto d’Arte di San Francisco nel 2001 e si è specializzato in Belle Arti all’Università di Yale nel 2004. Ha partecipato a importanti mostre e Biennali d’Arte tra cui: “Greater New York” al P.S. 1 Contemporary Art Center di Long Island City, New York (2005); “Uncertain States of America,” al Museo d’Arte Astrup Fearnley di Oslo (2005) e alla Serpentine Gallery di Londra; “Whitney Biennial: Day for Night,” al Whitney Museum of American Art di New York (2006); The Second Moscow Biennale (2007); alla mostra “Political Minimalism,” al Kunstwerke di Berlino (2008). Nel 2009 ha partecipato alle collettive “100 Years (Version #2 PS1) Julia Stoschek Foundation, PS1 di New York (2009) e “Abstract America: New Painting and Sculpture, alla Saatchi Gallery di Londra, alla personale al MACRO di Roma (2010) e alla Brucennial di New York (2010)