Dal 23 giugno al 2 settembre 2012 i Musei Civici di Castiglione Olona, Palazzo Branda Castiglioni e [MAP] Museo Arte Plastica, accoglieranno la mostra antologica “Angelo Giuseppe Bertolio – Lucide Geometrie”, promossa ed organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Castiglione Olona e curata dallo storico dell’arte Rolando Bellini.

Le opere selezionate per l’esposizione castiglionese ripercorrono gli anni dell’attività di Bertolio incentrata sugli studi delle forme primarie, triangoli, cerchi e quadrati e delle loro combinazioni visuali, modulari ed architettoniche.

I quadri e le sculture dialogano con gli ambienti quattrocenteschi dei due palazzi, con le decorazioni degli affreschi tardogotici e, al MAP, in particolare, si intensifica il rimando con l’esperienza del Polimero Arte, il laboratorio sperimentale che negli anni settanta a Castiglione Olona portò numerosi artisti a cimentarsi con l’insolita lavorazione del materiale plastico. Le sculture in plexiglass dell’artista, che risalgono proprio agli anni 69/70, sviluppano nello spazio forme geometriche primarie: tecnicamente sono opere in metacrilato acromo dove il ritmo è ottenuto dal filtraggio dello spazio fra una lastra e l’altra; la luce si riflette sui bordi e mette in risalto l’essenzialità delle forme geometriche stesse.

Le opere di Bertolio sono in perfetta armonia con lo spirito castiglionese, si avverte l’attenzione e la ricerca di uno stile artistico incentrato sulla forma e sulle figure geometriche, con un chiaro rimando al lavoro di sperimentazione prospettica e modulazione architettonica attuato nel Quattrocento a Castiglione Olona dagli artisti toscani Masolino da Panicale, Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta e Paolo Schiavo, in particolare a Palazzo Branda Castiglioni e nel Complesso Museale della Collegiata.

Il legame con la tradizione castiglionese e con le novità dell’arte contemporanea è leggibile nella opere selezionate per questa occasione; la mostra si è rivelata sin da subito, afferma l’Assessore alla Cultura Stefano Uboldi, come tappa fondamentale ed irrinunciabile all’interno del programma di valorizzazione e di promozione dei beni storico – artistici dell’antico borgo.

La mostra, patrocinata dalla Regione Lombardia – Istruzione, Formazione e Cultura, dalla Provincia di Varese e dall’Agenzia del Turismo della Provincia di Varese, sarà inaugurata sabato 23 giugno 2012 alle ore 19.00 al Museo Civico Branda Castiglioni alla presenza del curatore onorario dei Musei Civici Rolando Bellini e del critico Luigi Piatti.

“Angelo Giuseppe Bertolio – Lucide Geometrie”
a cura di Rolando Bellini
dal 23 giugno al 2 settembre 2012
Museo Civico Branda Castiglioni (Piazza Garibaldi) e MAP Museo Arte Plastica (via Roma, 29) 21043 Castiglione Olona (VA)

ORARI
da martedì a sabato 9.00 / 12.00 e 15.00 / 18.00
domenica 10.30 / 12.30 e 15.00 / 18.00
lunedì chiuso

PREZZO BIGLIETTO
Intero € 3.00
Ridotto € 2.00 ridotto per ragazzi dai 6 ai 14 anni e per gruppi oltre le 20 persone
Gratuito per i bambini fino ai 6 anni e per i residenti a Castiglione Olona
(biglietto valido anche per la visita al [MAP] Museo Arte Plastica)

Per informazioni
Ufficio Cultura del Comune di Castiglione Olona
Tel. 0331 858301 – [email protected]
www.comune.castiglione-olona.va.it

Note biografiche
Angelo Giuseppe Bertolio nasce a Mornago nel 1934. Si trasferisce sul lago di Garda da bambino, ma torna nel varesotto dopo gli studi per intraprendere una attività artigianale.
Parallelo è il suo interesse per le culture primitive – dalla pittura schematica iberica alla cantabrica, alla pittura fittile di Kanis, alla dauna e apula – trovando in esse, dapprima, grande aiuto per assimilare la lezione di maestri come Gauguin e Matisse, Picasso e Kandinskij, Cézanne e Mondrian, e poi stimolo e ispirazione per la sua arte.
I suo interessi artistici si concretizzano in maniera articolata a partire dalla fine degli anni sessanta quando comincia a focalizzare una adesione ai principi della creazione geometrica, visuale, modulare. Studia le forme primarie, triangoli, cerchi e quadrati e le loro architetture da cui sviluppa opere bidimensionali e tridimensionali. Nel 1976 arriva all’Architettura totale di un quadrato. Nasce il modulo che permette all’artista di ottenere un numero illimitato di forme archetipiche in bidimensione che si sviluppano in nuove forme iconografiche. Con gli anni Ottanta esplora il cosidetto Razionale Irrazionale Essenziale. Altre stagioni sono il Simbolismo Costruttivo e poi semplicemente il Costruttivo. Il geometrismo rigoroso viene infine superato alla fine dello scorso decennio quando Bertolio aderisce al movimento MADI, sintesi di materialismo e di dialettico, che conferisce alle sue opere una inedita irregolarità e dinamicità.
Molte le opere di Bertolio esposte in musei e collezioni pubbliche, lunga la teoria di critici che si sono occupati di lui: da Gillo Dorfles ad Umbro Apollonio, da Mario Radice a Luciano Caramel, da Alberto Sartoris a Bruno Munari.
Alla fine degli anni Novanta ha messo a disposizione del pubblico la sua casa interamente dedicata alla sua produzione. Numerose le mostre, del movimento Madi a cui è stabilmente presente in Italia e in Europa.
Bertolio è scomparso a Barasso il 10 novembre 2009.