Per commemorare l’evento presso la sede di San Paolo d’Argon domenica 28 ottobre si potranno effettuare visite guidate, degustazioni di vino della Csb in abbinamento a prodotti tipici bergamaschi e cocktail a base di Valcalepio e frutta. E’ prevista anche animazione con i dj di Radio Number One.

Quintali e quintali di uva pigiata, migliaia e migliaia di ettolitri di vino transitati per le capienti botti di rovere, milioni e milioni di bottiglie etichettate e messe in commercio.

Non li dimostra, ma la Cantina Sociale Bergamasca quest’anno festeggerà il mezzo secolo di attività. “Cinquant’anni trascorsi – ha commentato il conte Bonaventura Grumelli Pedrocca presidente del Consorzio Tutela Valcalepio – a migliorarci, perfezionarci e ammodernarci per garantire un prodotto sempre di qualità superiore che potesse nel tempo, come siamo riusciti a fare, affermarsi non solo a livello nazionale, ma anche all’estero”.

La cantina Sociale Bergamasca nasce nel 1957 con lo scopo di vinificare le uve dei 150 soci iniziali. I primi anni sono di assestamento, di organizzazione per diventare gradualmente il centro propulsore attorno al quale sono ruotate innovazioni e ricerche che hanno favorito anche la crescita delle singole realtà vitivinicole della bergamasca. Si può ben dire che la Cantina Sociale Bergamasca ha fatto da chioccia a buona parte dei viticoltori orobici e che ha qualificato per prima un prodotto che trent’anni fa era conosciuto quasi solo a livello locale. La grande svolta nella produzione e nell’affermazione di quello che è diventato il vino del Colleoni, avviene nel 1974 con la concessione della Doc Valcalepio della quale ancora oggi, la Cantina Sociale Bergamasca, rappresenta il maggior produttore. “I nostri 150 soci – racconta il conte Bonaventura Grumelli Pedrocca – oltre a curare con passione i vigneti fin dall’inizio hanno recepito il messaggio che solo vinificando ed imbottigliando in maniera ottimale, le loro fatiche potevano essere remunerate adeguatamente”. Da queste considerazioni, con una politica di piccoli passi sempre finalizzati a produrre qualità, si è arrivati ad oggi. “La nostra struttura – rimarca Sergio Cantoni, direttore della Cantina – vanta alcuni primati che ci rendono orgogliosi: un reparto di vinificazione per le uve bianche e rosse che costituisce quanto di più attuale si può oggi desiderare, un impianto di imbottigliamento dotato delle più moderne attrezzature volte a garantire la perfetta conservazione delle caratteristiche organolettiche del vino, una cantina di affinamento capace di circa 2.000 ettolitri con legni di diversa capacità ed essenza.

Tutto questo rende la Cantina Sociale Bergamasca in grado di affrontare qualsiasi tipo di mercato e di sfida per soddisfare le esigenze del consumatore. “Per primi – ha dichiarato Sergio Cantoni – abbiamo portato due partite di Valcalepio alla certificazione di prodotto con norme Iso. Questo ci ha consentito di apporre in etichetta il marchio C.S.Q.A. Certificazioni Agro-alimentari di Thiene”. Un’ulteriore assicurazione per il consumatore e per garantire sempre di più il prodotto vino e la sua conformità ad un profilo determinato.

Nei suoi cinquant’anni di attività la Cantina Sociale Bergamasca dall’iniziale idea associativa è diventata una grande azienda moderna. All’inizio è stata curata particolarmente la valorizzazione dei vitigni da sempre coltivati nella bergamasca: Merlot, Schiava, Pinot; in seguito l’attenzione si è riversata sul Valcalepio Doc, mentre la più recente produzione di Spumanti e del Vino Novello è l’adeguata risposta alle continue evoluzioni del mercato. “Quanto abbiamo perseguito – ha affermato il conte Bonaventura Grumelli Pedrocca – non costituisce un punto di arrivo, ma è solo uno stimolo a continue migliorie e a nuovi progetti”. Se, infatti, per la Cantina Sociale Bergamasca è importante salvaguardare origini e tradizioni, appare pure indispensabile rimanere al passo con i tempi tenendo al centro delle attenzioni il valore del patrimonio vitivinicolo: con uno sguardo al passato, uno al futuro e sempre in primo piano l’esigenza della qualità. La caratteristica vera ed unica dei vini della Cantina che vengono curati fin dall’inizio sul campo dagli agricoltori che ispezionano con cura i filari, nella raccolta con scarto di quanto non va bene, nella spremitura eseguita da macchine all’avanguardia, e in botte con moderne tecnologie e un continuo controllo da parte dei cantinieri Mattia Cambianica e Mario Amidoni e dell’enologo Sergio Cantoni.

I vitigni dei 150 soci della Cantina Sociale Bergamasca si estendono complessivamente su una superficie di 160 ettari e sono distribuiti su tutto il territorio disciplinato dalla Doc Valcalepio e dall’Igt Bergamasca. E’ in questa terra che i vitigni più rappresentativi della bergamasca quali: Merlot, Cabernet Sauvignon, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Chardonnay, Schiava Lombarda, Incrocio Manzoni e Moscato di Scanzo hanno trovato le condizioni più favorevoli per dare origine a splendidi vini.

Due giorni di festa
Per festeggiare l’evento sono previste due giornate intense: sabato 27 e domenica 28 ottobre durante le quali la cantina rimarrà aperta al pubblico per visite e degustazioni. “In programma abbiamo messo anche degli spettacoli – ha spiegato il direttore della Cantina Sociale Bergamasca Sergio Cantoni – e degustazioni varie con abbinamenti del nostro vino a prodotti tipici bergamaschi come casoncelli, salumi, formaggi e dolci”. “Inoltre – ha aggiunto il conte Bonaventura Grumelli Pedrocca – per l’occasione abbiamo fatto confezionare 100 bottiglie magnum da un litro e mezzo di Valcalepio Rosso per commemorare l’evento. Cinquanta con numeri romani e cinquanta con numeri arabi. Bottiglie da collezione da conservare in ricordo di questo primo mezzo secolo di attività che ha segnato la storia e le grandi affermazioni del vino del Colleoni”.

Sabato pomeriggio alle 16 saranno presenti numerose autorità che hanno accolto l’invito del conte Bonaventura Grumelli Pedrocca per festeggiare quella che si può definire una sua creatura. Il conte, infatti, da più di 50 anni si dedica con passione e dedizione continua allo sviluppo e all’affermazione dell’enologia bergamasca. Significativo il riconoscimento alla carriera e all’impegno profuso nel settore vitivinicolo bergamasco, lombardo e nazionale conferitogli quest’anno alla presentazione del Vinitaly 2007 dal presidente delle Regione Lombardia Roberto Formigoni e dalla vice presidente e assessore all’agricoltura Viviana Beccalossi. Il pomeriggio sarà allietato dalle note della Fanfara dei Bersaglieri.

Nella giornata di domenica dalle 10 alle 22 porte aperte per tutti con visite alla cantina, degustazioni gratuite presso i chioschi appositamente allestiti all’interno della struttura con abbinamenti al vino di prelibatezze della terra orobica, di cocktail a base di succhi di frutta e Valcalepio e animazione con i dj di Radio Number One.

Due giornate da non perdere che consentiranno agli intenditori di assaggiare quanto la Cantina Sociale Bergamasca “sforna” dalle sue botti e quanto i produttori locali, ancorati alle più antiche tradizioni gastronomiche bergamasche, sanno realizzare.

Enrico Silva