Palazzo Reale, Milano. Dal 22 ottobre 2011 al 26 febbraio 2012

Più che un pittore, Cézanne era la pittura stessa divenuta vita. Non c’era un istante in cui egli vivesse al di fuori di essa: era come se, tra le dita, egli tenesse sempre il suo pennello (Emile Bernard).

La mostra che apre a Palazzo Reale in ottobre vuole essere un omaggio al grande maestro originario di Aix-en-Provence e alla sua straordinaria e personalissima maniera pittorica che, poco compresa e molto osteggiata durante la sua vita, tanta influenza ebbe invece sugli artisti dei movimenti successivi come il Cubismo e il Surrealismo.
Un grandissimo pittore, tenace e solitario, inventore di un linguaggio unico e fortemente riconoscibile, frutto di una disciplina ferrea, di una eccezionale intelligenza visiva, di un metodo studiato e ristudiato che ha per scopo la trasfigurazione della visione oggettiva in una pittura armonica ed essenziale.

L’esposizione, prodotta da Comune di Milano Assessorato alla Cultura, Palazzo Reale e Skira, con la straordinaria partecipazione del Musée d’Orsay di Parigi che presta una decina di suoi capolavori, curata da Rudy Chiappini con la collaborazione di Denis Coutagne, l’appassionato supporto del Comitato Scientifico di cui fanno parte Guy Cogeval Direttore del Musée d’Orsay e Philippe Cézanne, pronipote dell’artista, presenta circa quaranta opere, tutte assegnate al maestro, provenienti dai maggiori musei del mondo, tra i quali il Musée Granet di Aix-en-Provence, l’Ateneum Art Museum di Helsinki, la Tate National di Londra, il Chrysler Museum of Art di Norkolk, il Musée de l’Orangerie e il Petit Palais di Parigi, oltre al già citato Musée d’Orsay, il Princeton University Art Museum, l’Hermitage di San Pietroburgo, la National Gallery di Washington.

Il tema portante dell’esposizione riguarda l’attività di Cézanne in Provenza, con perno ad Aix e nei celebri atéliers – a cominciare da quello di Jas de Bouffan, la casa di campagna paterna, e poi Lauves e quello degli ultimi anni, ma anche i luoghi a lui cari come l’Estaque, Gardanne, Bellevue, Château Noir, Bibémus, dove l’artista realizza moltissime sue opere. La sua è una produzione che si divide tra l’attività en plein air o, come amava ripetere, sur le motif, e lavori in studio, dove crea soprattutto i ritratti o le nature morte, ma dove in realtà spesso rielabora, rifinisce, sviluppa i temi cominciati all’aperto.

Per informazioni e prenotazioni di biglietti singoli e per gruppi, visite guidate, audioguide e sistema di microfonaggio contattare lo: +39 02 92800375