Mercoledì 25 febbraio e domenica 1 marzo: due appuntamenti con il canto e il cibo prodotti dalle comunità etniche del territorio di Milano, alla Casa delle culture del mondo e al Centro Corridoni di Milano. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Mecoled’ 25 febbraio, ore 19
La Casa delle culture del mondo (Via Natta 11, Milano)
Il gusto di parlarne – Incontro con le comunità etniche e degustazione di cibi tradizionali
Con: Daniela Benelli, Assessore alla Cultura, culture e integrazione della Provincia di Milano, Nicola Scaldaferri, docente di Etnomusicologia all’Università Statale di Milano, Don Giancarlo Quadri, responsabile della Pastorale del Migrante della Diocesi di Milano, Pro Traian Valdman, Decano della Chiesa Ortodossa Romena a Milano

Domenica 1 marzo, ore 16
Centro Congressi Corridoni, Via Corridoni 16, Milano
Il piacere di ascoltare – Concerto dei gruppi musicali etnici
Brasile I Kal Dos Santos
Bulgaria I Mila Pavlova
Comunità Ebraica I Coro Col Hal<olot
India I Indian Ocean
Italia I Coro Città di Milano
Marocco I Ensemble Allayali
Perù I Gruppo artistico
e culturale Talento
Popolo Rom I Muzil<anti di BalVal
Romania I Gruppo Giovani Romeni
Senegall Associazione Sunugal-
Modou Gueye
Ucraina I Coro S. Josafath
in chiusura I Cantori di Rinascita Junior Br Senior Chorus

Per informazioni:
[email protected]
tel. 335 8437367

Perché non cominciare dal cibo e dai canti, per cercare di capire l’altro e abbattere le barriere di diffidenza pur mantenendo vive le proprie tradizioni?

La musica, e in particolare il canto corale, espressione e linguaggio, permette l’avvicinarsi di individui, generazioni e culture anche lontanissime fra loro. In tutte le culture le tradizioni si tramandano ancora e si perpetuano anche attraverso il canto; le celebrazioni e i momenti più importanti della vita sono, in tutte le civiltà, sempre accompagnate e scandite da canti.

Allo stesso tempo, il cibo rappresenta un elemento di convivialità, di scambio di esperienze e di socialità, ma anche un modo di riconoscersi anche quando, purtroppo per molti, si è lontani dal proprio luogo d’origine. chi più di noi italiani sa quanto duro, talvolta devastante, sia lasciare il proprio paese, la propria regione d’origine?

Da tempo immemorabile, e in modo troppo semplificatorio, gli italiani si sono e sono stati identificati come il popolo degli spaghetti, gli arabi del cous cous e così via. E’ sufficiente recarsi, ad esempio, al mercato comunale di piazza 24 Maggio per vedere come attorno alle bancarelle di cibo etnico si ritrovino le varie comunità che ormai hanno scelto Milano come luogo in cui vivere e lavorare. Tuttavia proprio lì, e in pochi altri luoghi, le persone possono parlare la loro lingua, scambiare informazioni, ricordi, aiuto, tutto ciò insomma che rende la vita di chi “non è a casa” accettabile e migliore.