Giovedì 6 ottobre 2011, alle ore 21.00, la basilica di Sant’Eustorgio di Milano ospiterà il concerto straordinario della Filarmonica della Scala, diretta da George Prêtre.

La serata s’inserisce nell’ambito delle iniziative organizzate per celebrare il primo decennale di attività del Museo Diocesano di Milano.

Ad aprire il programma sarà Pavane di Maurice Ravel, quindi Exultate, Iubilate di Wolfgang Amadeus Mozart, per chiudersi con la Sinfonia in Re minore di César Franck, con la partecipazione del soprano Jane Archibald.

I biglietti potranno essere acquistati, aderendo al programma di raccolta fondi che darà la possibilità ai sostenitori di usufruire di particolari vantaggi.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 02.717241.

George Prêtre
George Prêtre (Wazier, Francia, 1924), ha studiato tromba e composizione al conservatorio di Parigi dal 1939 al 1944, e direzione d’orchestra sotto la guida di André Cluytens. Dopo un inizio come compositore decise di diventare direttore d’orchestra. Il suo debutto avvenne all’Opéra di Marsiglia, nel 1964, con Le Roi d’Ys del compositore francese Édouard Lalo. Nei successivi 10 anni lavorò in molti teatri d’opera francesi. Nel 1956 è a Parigi per dirigere il Capriccio di Richard Strauss, all’Opéra-Comique, teatro in cui lavorò fino al 1959.
Il suo debutto negli Stati Uniti fu nel 1959 al Chicago Lyric Opera, con l’opera Thais. Nel 1961 diresse al Covent Garden di Londra, nel 1964 al Metropolitan di New York e nel 1965 a La Scala di Milano.
Nel 1961, Maria Callas lo scelse per dirigere una registrazione di arie francesi. La soprano lo elesse come suo direttore d’orchestra preferito.
Sebbene il suo repertorio comprenda molti compositori non francesi è stato spesso associato alla musica di Francis Poulenc, avendo diretto, nel 1959, la prima della sua opera La voix humaine, all’Opéra-Comique, e Sept répons des ténèbres, nel 1963. Inoltre, nel 1999, tenne una serie di concerti, in occasione del centenario della nascita del compositore francese. Nel 2008 ha diretto il Concerto di capodanno con la Filarmonica di Vienna.

Il Museo Diocesano di Milano
Il Museo Diocesano di Milano, inaugurato nel 2001, sorge nel complesso monumentale di Sant’Eustorgio, che si affaccia sull’odierna Porta Ticinese, e nasce come emanazione della Diocesi ambrosiana, della quale esprime il riflesso nell’arte e soprattutto l’identità storica ed ecclesiale.
In questi primi dieci anni, l’attività del Museo Diocesano si è contraddistinta nella conservazione e nella valorizzazione dell’ingente patrimonio, costituito da circa 900 opere. Dalla Quadreria arcivescovile sono giunte al Museo molte opere delle collezioni degli arcivescovi milanesi, rivelando così i diversi orientamenti culturali dei vari successori di Ambrogio alla cattedra episcopale; in museo sono esposte, per esempio, parte della collezione Monti, della Visconti, della Pozzobonelli, e la completa collezione Erba Odescalchi. Il Museo Diocesano conserva inoltre numerose opere provenienti dalla Diocesi, dal IV al XIX secolo: in seguito a uno studio minuzioso dell’Archivio dei beni Artistici della Diocesi, conservato dal 1998 presso il Museo, sono state effettuate indagini e sopralluoghi nelle varie parrocchie che hanno consentito di individuare veri e propri tesori nascosti. Si è avviata quell’azione di recupero del patrimonio artistico della Diocesi che è uno dei principali obiettivi del Museo Diocesano. A questo nucleo si aggiunge la Collezione dei Fondi oro, donata da Alberto Crespi, illustre giurista milanese, fin dal 2000. La donazione consiste in una importante raccolta di tavole soprattutto del centro Italia, realizzate fra il XIV e il XV secolo. Ma al Museo son giunte anche le sculture e i dipinti provenienti dalla collezione Marcenaro (depositata dalla Fondazione Cariplo nel 2004), il ciclo di tele dell’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento ed infine un gruppo significativo di opere di arredo liturgico. Nell’immediato futuro, si prevede una sezione interamente dedicata al Novecento che già comprende artisti quali Lucio Fontana, Aldo Carpi, William Congdon e altri.

Accanto a queste attività si è affiancata quella espositiva. Tra le mostre di maggior interesse che si sono tenute in questi primi dieci anni, si segnalano Splendori al Museo Diocesano. Arte ambrosiana dal IV al XIX secolo (2001), 387 d.C. Ambrogio e Agostino. Le sorgenti dell’Europa (2003), Carlo e Federico. La luce dei Borromeo nella Milano spagnola (2005), La scultura in cartapesta. Sansovino, Bernini e i Maestri leccesi tra tecnica e artificio (2008), Lo sguardo sulla Natura. Luce e paesaggio da Lorrain a Turner (2008).
Un discorso a parte va riservato all’iniziativa di Un capolavoro per Milano, nata da una partnership con Bipiemme Gestioni, adesso Anima Sgr, che, ogni anno dal 2002, ha portato nelle sale del Museo un’opera antica di argomento sacro particolarmente significativa, proveniente da importanti istituzioni museali italiane. Tra gli autori, si ricordano Antonello da Messina, Caravaggio, Andrea Mantegna, Botticelli, Lorenzo Lotto.
Ma il Museo Diocesano ha sempre mantenuto un’attenzione particolare all’arte contemporanea, dando a numerosi artisti, attraverso il format di MUDI Contemporanea, la possibilità di tenere una personale del loro lavoro.

CONCERTO della FILARMONICA DELLA SCALA
Direttore: George Prêtre
Milano, Basilica di Sant’Eustorgio (P.zza Sant’Eustorgio, 1)
Giovedì 6 ottobre, ore 21.00

Per informazioni e prenotazioni: tel. 02.717241

MUSEO DIOCESANO DI MILANO (Corso di Porta Ticinese, 95)

Per informazioni:
tel. 02.89420019; [email protected]
www.museodiocesano.it