Ottanta tra dipinti e sculture esposte nelle scuderie ducali del Castello, consentono di cogliere il “genius loci” di un territorio grazie al confronto tra i maestri che hanno lasciato testimonianza del loro passaggio in terra di Lomellina (Pellizza, Fontanesi, Carrà, Casorati, Boldini) e gli artisti locali che con loro intrecciarono rapporti fruttuosi e significativi.

L’inaugurazione si terrà sabato 22 settembre, ore 11.00 Castello di Vigevano Scuderie ducali

Un progetto espositivo triennale focalizzato sui protagonisti della storia dell’arte nazionale e sul loro rapporto con gli artisti operanti sul territorio di Vigevano e della Lomellina. Questo l’ambizioso programma del Comune di Vigevano che prenderà il via il prossimo settembre con la mostra DA PELLIZZA A CARRÀ. Artisti e paesaggio in Lomellina.

Le prossime tappe di questo percorso culturale prevedono nel 2008 una seconda mostra sul rapporto tra artisti nazionali, artisti locali e territorio dalla seconda metà del XX secolo ai giorni nostri. Il “clou” è previsto nel 2009 con la grande rassegna dedicata al periodo di maggior splendore di Vigevano e della Lomellina: l’epoca dei Visconti e degli Sforza.

La mostra Da Pellizza a Carrà, in programma dal 22 settembre al 18 novembre 2007 al Castello di Vigevano, mette in luce il fecondo legame e i sodalizi artistici dei pittori locali con i grandi protagonisti dell’arte italiana di fine Ottocento e primo trentennio del XX secolo.

Il percorso espositivo, curato da un comitato scientifico composto da Marilisa Di Giovanni, Anna Ranzi, Paolo Campiglio, Chiara Gatti e Alberto Ghinzani, raccoglie oltre settanta opere tra dipinti e sculture che ricostruiranno un ambiente culturale in gran parte inedito, nel quale verranno posti a confronto i maestri (Pellizza da Volpedo, Pompeo Mariani, Angelo Morbelli, Antonio Fontanesi, Giovanni Boldini, Carlo Carrà, Aldo Carpi, Achille Funi, Felice Casorati, Giuseppe Amisani, Felice Bialetti) che hanno lasciato testimonianza del loro passaggio in Lomellina, e gli artisti locali (Ambrogio Raffaele, Luigi Bocca, Mario Ornati, Silvio Santagostino), che con quelli intrecciarono fruttuosi e significativi rapporti.