Dal 27 febbraio al 27 marzo 2010 il Politecnico di Milano – Campus Bovisa di Via Durando 10 ospiterà la mostra “I De Agostini e la Cartografia – Centoventi anni di cartografia in Italia”, organizzata dalla Famiglia De Agostini con il patrocinio e il contributo dell’Assessorato al Turismo Marketing Territoriale, Identità del Comune e la collaborazione dell’Università di Milano.

“Una mostra che oltre a portaci indietro nel tempo, ripercorrendo la storia di una famiglia particolarmente legata alla città di Milano e il suo fondamentale contribuito allo sviluppo della cultura scientifica nel nostro paese, permette a tutti noi di comprendere al meglio le evoluzioni del nostro territorio e la sua identità” così ha affermato l’Assessore al Turismo, Marketing Territoriale, Identità Massimiliano Orsatti. Sono passati oltre 120 anni da quando Giovanni De Agostini ha introdotto la moderna cartografia in Italia, permettendo così al lettore di veder rappresentato su carta tutta la natura e la morfologia del terreno e di immaginare il mondo che lo circondava. L’obiettivo della mostra è quello di “tornare al punto di partenza”, riflettendo su come i nostri predecessori intendevano la cartografia e sul contributo che gli stessi hanno dato alla nostra cultura, ma allo stesso tempo di “guardare avanti”, unendo le conoscenze del passato e le meraviglie della nuova tecnologia.

L’esposizione comprende cinque parti tematiche: La prima parte mostra esempi della cartografia di Tolomeo, di cartografia araba (Al Idrisi, ecc.), di cartografia tardo medioevale, del XV°- XVI° e XVII° secolo. Il visitatore viene catturato dalla visione di antiche carte geografiche e da un atlante del XVI° secolo (Ruscelli edito a Venezia). Si può osservare come, pur mancando validi strumenti di misurazione, il cartografo riusciva già a dare una valida forma alle Terre cartografate. Possiamo trovare anche un’incisione su rame con la cerchia delle mura spagnole a Milano. Nella seconda parte si scopre la produzione di Giovanni De Agostini con: L’atlante Limnologico dei laghi Italiani (in esposizione il Lago Maggiore, Varese, Como, Iseo, Idro e Garda).

Sono visibili la carta d’Italia scala 1:250.000 con tavole di Milano e della Lombardia e carte geopittoriche delle Regioni Italiane: in evidenza Milano e Laghi e Lombardia. Tutto è corredato in bacheca con esempi di pietre litografiche e strumenti di lavoro ad incisione ed attrezzature per il disegno. La terza parte è incentrata sulla produzione fotografica di Padre Alberto Maria De Agostini con foto delle Prealpi lombarde del 1910 e la Madonnina portata in vetta al Monte Sarmiento in Terra del Fuoco. Inoltre sono esposti poster dei film montati a Milano al ritorno dalle sue esplorazioni in Patagonia. La quarta parte rappresenta il lavoro eseguito a Milano da Federico De Agostini nel settore enciclopedico, librario e cartografico (Enciclopedia Imago Mundi, Pinocchio, carta della Lombardia al 200.000, ecc.). In una bacheca sono esposti gli strumenti di lavoro usati negli anni ’50.

La quinta parte della mostra, dedicata alle “nuove cartografie”, è curata dall’Unità di Ricerca e Didattica dCom del dipartimento Indaco – Politecnico di Milano. L´evoluzione degli strumenti digitali ha abilitato nuove forme di visualizzazione del territorio, dalla rappresentazione georeferenziata del dato alle cartografie dinamiche che raccontano il territorio attraverso la visualizzazione in tempo reale dei flussi di dati, informazioni, cose e persone. La descrizione del territorio può andare anche oltre il territorio stesso: descrivendo, ad esempio, le sensazioni o le opinioni di chi lo vive, si può restituire un´immagine soggettiva dello spazio, dando corpo all´ipotesi di una “geografia emozionale”.

La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00 e il venerdì dalle 10.00 alle 20.00 con ingresso gratuito presso Politecnico di Milano – Campus Bovisa, Via Durando, 10 Milano