Allo Spazio Oberdan della Provincia di Milano una grande mostra dedicata alla città di Milano, composta di fotografie interamente tratte dalle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo: 170 immagini dal secondo Dopoguerra ai giorni nostri, di 28 autori italiani e stranieri, e un’importante riflessione sui grandi mutamenti che hanno cambiato il volto della città, dal punto di vista urbanistico (dalle macerie e le baracche del dopoguerra alle periferie in crescita, le fabbriche, i grandi cantieri contemporanei), socio-economico (la Milano operaia, i giovani, la borghesia), culturale (i personaggi del mondo dell’arte, del design, dell’architettura, del cinema). La mostra è stata pensata in occasione di MIA/Milan Image Art Fair, con una preview nel Foyer dello Spazio Oberdan nei giorni della fiera (dal 3 al 6 maggio) con immagini di Thomas Struth, Peter Fischli e David Weiss, Olivo Barbieri, Uliano Lucas, Carla Cerati, per sottolineare il ruolo fondamentale svolto dalla fotografia nella crescita culturale della città di Milano.

All’interno del vasto patrimonio fotografico conservato presso il Museo di Fotografia Contemporanea (1.800.000 immagini, 29 fondi fotografici, più di 600 autori italiani e stranieri), molte sono le opere che raccontano la storia sociale, i personaggi, le trasformazioni nel paesaggio della città di Milano.
Paola De Pietri, Io parto, 2007Per questa mostra sono state selezionate opere da ben 13 fondi fotografici: “Raccolta antologica”, “Federico Patellani”, “Lanfranco Colombo”, “Achille Sacconi”, “Enzo Nocera”, “Attilio del Comune”, “Mario Cattaneo”, “Paolo Gioli”, “Gabriele Basilico/Milano. Ritratti di fabbriche”, “Francesco Radino/Metrotranvia”, “Archivio dello Spazio”, “Milano senza confini”, “Idea di metropoli”. Tra di esse vi sono capolavori di maestri della contemporaneità molto noti
a livello internazionale, innovativi progetti di artisti di generazioni più giovani, oggi protagonisti dell’arte contemporanea, ricerche di importanti autori cardine della storia della fotografia italiana. Questi gli autori scelti: Marina Ballo Charmet, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Vincenzo Castella, Mario Cattaneo, Carla Cerati, Cesare Colombo, John Davies, Attilio Del Comune, Paola De Pietri, Paola Di Bello, Peter Fischli e David Weiss, Paolo Gioli, Paul Graham (vincitore del Premio Hasselblad 2012), Guido Guidi, Mimmo Jodice, Uliano Lucas, Tancredi Mangano, Enzo Nocera, Studio Brogi, Federico Patellani, Tino Petrelli, Thomas Struth, Pio Tarantini, Massimo Vitali, Manfred Willmann.

Thomas Struth, Duomo di Milano (facciata), 1998Per la varietà dei fondi indagati, il numero e l’importanza degli autori, la diversità degli approcci e degli stili (dal reportage classico, alla fotografia di architettura e paesaggio, al ritratto ambientato e di studio), oltre che dei formati e delle presentazioni, la mostra costituisce anche una concreta opportunità per il pubblico di venire a diretto contatto con decine di significative opere fotografiche appartenenti alle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea: un vero e proprio incontro con il Museo.
L’ambiente espositivo dello Spazio Oberdan ben si presta a una narrazione chiara e utile ai visitatori: nell’ampio salone sono presentate opere datate dal 1980 a oggi incentrate sul paesaggio urbano, dal centro storico alle periferie ai grandi cantieri, di una Milano postindustriale e postmoderna, quasi tutte di formato molto grande e a colori; nelle stanze che si susseguono, fotografie che vanno dal dopoguerra agli anni Ottanta, prevalentemente dedicate alla storia della città, alla società milanese, al lavoro operaio, ai principali personaggi dell’arte e della cultura, con tipici formati “storici”, quasi tutte in bianco e nero, che rimandano alla funzione di memoria tipica della fotografia.

Info: Spazio Oberdan – tel. 02 7740 6302/6381 – www.Provincia.milano.it/cultura – Museo di Fotografia Contemporanea – tel. 02 6605661 – www.Mufoco.org