Quattro giorni di manifestazione pacifica, a cavallo di una bicicletta. Sono previste un centinaio di persone lungo il percorso di “Pace in bici – Pedaliamo insieme per un futuro senza atomiche” che, dalla base dell’Aeronautica di Ghedi (Brescia) si concluderà davanti alla base americana di Aviano (Pordenone). Oltre 250 chilometri, suddivisi in 4 tappe giornaliere, per collegare le due basi in Italia che ospitano bombe nucleari.

È la proposta di Beati Costruttori di Pace per rinforzare l’impegno dei Mayors for Peace, la Rete di enti locali – diffusa a livello mondiale – che opera per la messa al bando delle armi nucleari e che, con questa “ciclomanifestazione”, vuole ricordare le conseguenze della scelta atomica effettuata nel 1945 con le esplosioni su Hiroshima e Nagasaki.
Non solo per il valore della memoria storica, dunque, ma anche per sensibilizzare incontrando sulla strada gli abitanti dei tanti paesi attraversati e per far prendere coscienza della necessità sempre più attuale della lotta per il disarmo nucleare.

“Quest’anno vogliamo collegare con una pedalata di solidarietà i territori militarizzati dalle basi con i comuni aderenti a Mayors for Peace (la Conferenza dei sindaci delle città del mondo impegnate ad abolire le armi nucleari) e con tutte quelle realtà locali che si impegnano per la pace, la nonviolenza, contro la guerra e la militarizzazione”, spiegano i promotori.

Il 2010 sarà un anno importante, con la conferenza quinquennale per la revisione del Trattato di Non Proliferazione. Questa volta sembra che si aprano delle possibilità perché il processo di denuclearizzazione reale riprenda fiato. Già negli incontri di preparazione si respira un’aria diversa. Anche il Parlamento italiano ha approvato all’unanimità una mozione che impegna il Governo a perseguire ogni sforzo verso “l’opzione zero” delle armi nucleari.

Sono decine le associazioni nazionali e locali che hanno aderito, molte delle quali stanno organizzando una serie di eventi per accogliere degnamente e partecipare alla Carovana “Pace in Bici”. Gli Enti Locali che, in un modo o nell’altro aderiscono alle iniziative, sono ormai una quarantina.

A nome di tutti i partecipanti gli organizzatori hanno scritto una lettera ad Obama, che chiederanno al Comandante USA della Base di Aviano di far avere al presidente Usa a loro nome. Una lettera sarà consegnata anche, domattina, ai responsabili dell’aeroporto militare italiano di Ghedi. Lungo il percorso sarà distribuito anche un messaggio inviato per l’occasione dal sindaco di Hiroshima.
Il programma prevede la partenza giovedì 6 agosto da Ghedi (Brescia) dove alle 8.15, davanti alla base militare americana, si svolgerà una commemorazione del bombardamento di Hiroshima. Ma già la sera prima, cioè oggi, Brescia ospiterà una fiaccolata in centro per coinvolgere l’intera cittadinanza. La sera del 6 agosto, la riflessione si sposterà sui ponti di Verona, tappa finale della giornata. Venerdì 7 agosto, passando per Vicenza, si raggiungerà Castelfranco Veneto (Treviso) e sabato 8 agosto Vallenoncello, in provincia di Pordenone.

Ultima significativa tappa domenica 9 agosto davanti alla Base Usaf Aviano dove, alle 11, si concluderà la manifestazione con la commemorazione del bombardamento di Nagasaki.