Dal 22 marzo al 13 aprile “esplode” la fioritura delle Camelie nell’Isola Madre
Sarà possibile ammirare e fotografare anche varietà che sono oggi estinte in natura. Le prime Camelie arrivarono qui nel 1828

Isola Madre, Lago Maggiore. Occhi, narici, macchina fotografica o cellulare (con suoneria rigorosamente spenta), telecamerina. Tutto per catturare immagini e fragranze della più maestosa fioritura dell’anno all’Isola Madre, quella delle Camelie. E’ un momento assolutamente magico nella vita del giardino storico dell’Isola, da gustare in silenzio, lasciandosi andare all’emozione che il bello naturale esprime e dona.
Questo l’invito dei Principi Borremeo a tutti i visitatori che approderanno all’Isola Madre, uno dei tre siti del Dominio Borromeo sul Lago Maggiore, nel periodo di massima fioritura della Camelie, ovvero dal 23 marzo al 13 aprile.

L’accenno alla fotografia e alle immagini non è casuale: quest’anno si potranno fotografare le fioriture e, chi lo vorrà, potrà inviare le immagini della Fioritura delle Camelie al sito delle Isole Borromeo e della Rocca di Angera dove le foto più belle saranno messe on line con il nome del loro autore e la data in cui è stata documentata la fioritura (info: www.borromeoturismo.it).
Ma veniamo a loro, le celebri Camelie delle Isole Borromee. Nella sola Isola Madre sono presenti più di 150 varietà, nella stragrande maggioranza antiche, compresa la meravigliosa Camelia Pink Rosea che è stata qui piantata più di 130 anni fa.

E’ quasi oggetto di venerazione per i molti cultori delle Camelie, la Mitronesson Vera, la Hagoramo la varietà più antica del Giappone, il cui nome significa “abito di piume (Franklinia alatamaha), varietà che qui vegeta meravigliosamente ma che risulta estinta in natura.

La passione dei Borromeo per le Camelie, generazione dopo generazione, è continuata e così i visitatori potranno ammirare (e fotografare) le prime, abbondanti fioriture delle ultime varietà messe a dimora, ovvero le C. Cuspidata, C. Saluensis C. Salicifiglia e C. Transnokoensis.
Una passione, quella della Famiglia per le Camelie, che risale a Giberto V Borromeo e a suo figlio Vitaliano IX Borromeo che decisero, con Giuseppe e Renato Rovelli, giardinieri dell’Isola Madre, di introdurre le camelie nel giardino dell’Isola.

Era il 1828 e fu il primo luogo nel nord Italia ad ospitare questa “nuova” affascinante pianta. Furono così messi a dimora numerosissimi cultivar come la C. japonica Alba Plena, la C. japonica Montironi, la C. japonica Incarnata, e tantissimi altri ancora. Venne anche avviato il lavoro di selezione di nuovi ibridi, e alcuni di quei cultivar sono ora considerati il simbolo del florovivaismo del lago Maggiore, come la C. japonica Gloria delle Isole Borromee e la C. japonica Gloria del Verbano.

Dopo anni di lavoro arrivarono ad ottenere circa 500 varietà che riempivano l’isola per ogni dove, tanto che l’Isola Madre veniva definita come “l’isola delle camelie”.
Nel corso dei secoli la collezione è stata ampliata introducendo anche le C. reticolata, la C. sinensis (Camelia del The, primo sito conosciuto in Europa), la C. sasanqua, la C. Granthamiana, la Gordonia, la Tutcheria, la rarissima Franklinia alatamaha, che risulta estinta in natura. Trattandosi di un giardino storico alcuni esemplari hanno assunto le dimensioni di alberi.

Le piantine collocate a dimora in quel lontano 1828 tra la curiosità di tutti, hanno creato una moda tanto che oggi le camelie, che restano la prima e più raffinata fioritura primaverile del giardino dell’Isola Madre, hanno “colonizzato” l’intero Lago Maggiore, dove vi è la massima concentrazione europea di camelie.

Per informazioni (+39) 0323 30556 www.borromeoturismo.it