La recente costituzione della Commissione per il Turismo Enogastronomico, istituita il 12 maggio dal neo ministro al Turismo on. Michela Vittoria Brambilla è un chiaro segnale di interesse e di presa coscienza del significativo potenziale che è il nostro Paese ha in questo campo. Cantine Aperte ha fatto da apripista nel 1993 alla sensibilizzazione verso una forma di turismo nuova e di qualità. Sono trascorsi 17 anni, e non sono pochi. L’idea degli illuminati vignaioli, coadiuvati da studi di esperti, ha dimostrato la sua validità ieri, ed oggi più che mai.

Cantine Aperte in tutte le regioni italiane denota un trend di crescita, sia come numero delle cantine, che vi partecipano, che come enoturisti o, più familiarmente “enonauti”, che ogni ultima domenica di maggio attendono la festa per eccellenza del vino italiano : il turismo enogastronomico, in generale, e legato al vino in particolare, incuriosisce, piace e non conosce momenti di stanca non possono che esserne entusiaste le oltre 100 cantine, tra quelle della Lombardia, del vicino Canton Ticino, grazie alla ormai consolidata partnership con Ticinowine, e della Liguria, che sotto l’egida del Movimento Turismo del Vino Lombardo, apriranno le loro porte agli appassionati del nettare di Bacco domenica 31 maggio ed, in alcuni casi, anche sabato 30 maggio e lunedì 1 e martedì 2 giugno. “Aperte” per farsi visitare, per mostrare e far conoscere i luoghi dove nasce il vino.

Per condurre gli enonauti tra i filari, far loro assaggiare gomito a gomito al vignaiolo, per il quale ogni suo vino è come un figlio, le prelibatezze che ogni angolo di Lombardia, del Canton Ticino e della Liguria offre tappe in Lombardia, Liguria e Canton Ticino. Il Movimento Turismo del Vino Lombardo offre agli enonauti, che acquisteranno alla prima cantina, che visiteranno, il calice da degustazione e la sua tasca porta calice al costo di euro 10, l’imbarazzo della scelta li invita a conoscere la viticoltura eroica della Valtellina oppure la riscoperta realtà vitivinicola dell’Alto Lario. Tante le idee per viaggiare tra le morbide colline dell’Oltrepo’ Pavese o per tuffarsi nelle bollicine della Franciacorta affascineranno gli enonauti le piccole gioie di Montevecchia, di San Colombano, della Valcalepio, di Scanzorosciate e di Capriano del Colle. Le miti aree del Garda, con le zone di San Martino della Battaglia, di Lugana, dei Colli Morenici Mantovani e del Garda Classico sono altresì in trepida attesa degli appassionati. Oltre confine, in Svizzera, sarà un piacere fare tappa nelle cantine del Canton Ticino, per apprezzare, tra gli altri, i supremi vini da uva Merlot. In Liguria ad attenderci i vignaioli da un capo all’altro della regione, dai Colli di Luni, in provincia di La Spezia alla provincia di Imperia per conoscere, al fruscio della brezza del mare, una viticoltura così ardua che si fa “eroica”.

Le cantine che partecipano a Cantine Aperte rispondono al Decalogo dell’Accoglienza ed espongono la formella in terracotta con il bicchiere simbolo del Movimento Turismo del Vino. Certezza del vino che si apprezza, ma anche garanzia di un’ospitalità di prim’ordine. Tante cantine propongono l’iniziativa “ A pranzo con il vignaiolo “. In tante sarà possibile partecipare alle attività a corollario, come corsi di viticoltura o di sniff-sniff alla scoperta dei profumi del vino, di abbinamento tra vino e cioccolato e tante degustazioni ad hoc. Non mancano mostre di gioielli o di opere d’arte di artisti di pregio, anche di arte contemporanea en plein air. Da non perdere, in tante cantine, le degustazioni di vino accompagnato ai formaggi (in Valtellina, in particolare, in collaborazione con De Gustibus). Tra tanto vino sarà anche possibile conoscere la produzione dell’olio extra vergine d’oliva. Sono davvero tante le cantine, in Canton Ticino, sul Garda e, soprattutto, in Liguria, che producono questo prodotto di eccellenza.

Ulteriori informazioni: www.viaggidivini.it