Questa mostra fa seguito a quella già ospitata nella nostra Galleria nel 2002. Il titolo è esplicito: sono presenti infatti 10 opere di Mariani risalenti agli anni 1968-1972 chiamate da lui stesso “Oggetti Allarmanti”, opere di evidente ambito Pop e 30 opere di recentissima data appartenenti ai due cicli denominati rispettivamente “Autobiografico” e “Piombi”, sui quali Mariani ha centrato la sua più attuale produzione. Il lavoro di Mariani negli anni ´60 è certamente il più significativo tra quelli prodotti dalla sua generazione quale testimonianza della realtà coeva milanese.

Mariani, nato a Milano nel I936 e di formazione artistica milanese (Liceo ed Accademia di Brera), ha captato con lucida intelligenza e moderno linguaggio i mutamenti e le profonde trasformazioni che il tessuto socio-economico di Milano stava presentando. L´industria tradizionale cittadina a metà degli anni ´60 stava cedendo il passo a nuove progettazioni ed a nuove tecnologie. L´industria pesante (Breda, Ansaldo, Pirelli, Alfa Romeo, Innocenti) aveva perso la sua forza propulsiva ed invece si stavano affermando quelle nuove produzioni che avrebbero consentito a fare di Milano, agli occhi del mondo intero, “La capitale del Design e della Moda”.

Gli “Oggetti Allarmanti” di Mariani appunto sul finire degli Anni ´60, coniugavano con lucidissimo linguaggio gli oggetti del design (poltrone e lampade) con significativi accessori della moda (stivali e guanti) combinati sotto forma di ironici ed assurdi umanoidi. Per quanto riguarda il lavoro più recente presente nell´attuale esposizione si vuole sottolineare quanto segue: il ciclo “Autobiografico” è proposto da Mariani già sul finire degli anni ´70 (vedi cat. “Artisti in Lombardia anni 60” a cura di V. Fagone, Salzburg, Munchen, Milano e copertina rivista Terzocchio, Bologna, Gennaio 1978, no 10) e proseguito periodicamente per tutti gli anni ´80 ´90 fino a questo ultimo gruppo di opere particolarmente centrate sui nomi dei luoghi visitati da Mariani durante i suoi consueti viaggi in tutti i continenti. Il ciclo detto “Piombi” Š iniziato da Mariani nel 1991 e rappresenta ancora oggi una tematica costante nella sua attività. Sono lettere, numeri, segnali celati da una sorta di drappeggio realizzato con una sottile lamina di piombo e che affiorano come misteriosi ed antichi reperti. Mariani utilizza questo materiale proponendolo come un “tessuto muto e pesante”.