orari :
Venerdì 12 feb. dalle 14.00 alle 24.00
Sabato 13 feb. dalle 12.00 alle 24.00
Domenica 14 feb. dalle 12.00 alle 20.00

INGRESSO 1 giorno € 20,00
INGRESSO 3 giorni € 50,00

per ulteriori informazioni:
infoline: 02.8322431
sito internet: www.milanotattooconvention.it
e.mail : [email protected]

MILANO TATTOO CONVENTION
16a edizione
11.12.13 FEBBRAIO 2011

Come ogni anno ritorna l’appuntamento con il tatuaggio più internazionale d’Italia. Eccoci dunque alla Milano Tattoo Convention, la piattaforma di riferimento per tutti gli amanti dell’arte del tatuaggio, per ammirare da vicino volti leggendari e nuove creazioni nell’arte del tatuaggio, in uno scenario di trasformazione continua.

Un’arte antica come l’uomo

Le sale del Quark tornano a ronzare con modulazioni diverse e si intonano e si intrecciano negli stili e i motivi più belli del tatuaggio. Tatuatori italiani e internazionali provenienti davvero da ogni parte del mondo offrono al pubblico variegato che ogni anno si riversa nelle cinque sale della location, uno spettacolo unico nel suo genere, che si ripete e ‘rinverdisce’ di anno in anno. Perché il bello del tatuaggio è proprio l’essere un’arte che non si esaurisce mai. Diversi sono i motivi che la rendono sempre così vitale e attuale, un circuito itinerante che anno dopo anno non smette di stupire per le novità che riesce a mostrare. Il tatuaggio si adatta alle epoche in cui viene applicato, nasce come carta d’identità nelle popolazioni tribali, ‘sigla’ ceti e professioni nei secoli delle spedizioni marittime fino al tardo Ottocento in Occidente, per poi conservarsi come nicchia segreta negli ambienti della mala e delle ribellioni. Si arriva al XX secolo in cui soprattutto in America è riscoperto e ripreso come arte; iniziano ora a fiorire – soprattutto nella West Coast – i primi veri studi che capiscono come il tatuaggio sia un linguaggio espressivo del proprio io che farà da padrone dei nuovi tempi. Esattamente allo stesso modo arriva in Europa e soprattutto nelle città di mare spuntano altri studi che piano piano si espandono e diventano luoghi di aggregazione per chi quest’arte inizia davvero a capirla e a praticarla come tale.

I maestri del tatuaggio

Ma il vero secolo d’oro del tatuaggio è questo, con i suoi numerosi risvolti estetici ed artistici che gli fanno intraprendere una nuova strada legata sempre più all’arte. Scuole, tradizioni e correnti si creano, si modificano e si uniscono. I lavori su pelle acquistano la dignità e la preziosità (invendibile e non cedibile) del pezzo unico che chiunque può avere e che dipende sempre più dal gusto soggettivo di chi lo porta. Ecco il segreto della popolarità del tatuaggio: ciascuno può diventare un critico d’arte per se stesso, scegliere cosa farsi e giudicare cosa è meglio per la propria estetica. Così questo appuntamento tanto frequentato accoglie un pubblico variegato che può fare di sè stesso un critico d’arte, nel rispetto e nella comprensione di quelli che sono i pilastri di quest’arte. Tra il giapponese tradizionale magistralmente espresso dalla leggendaria Horiyoshi Family – solo per fare un nome – e gli stili traditional, realistico e dark di veri maestri, la tre giorni di Milano vi apparirà come un magnifico libro d’arte da sfogliare e da esaminare in ogni sua riga, un libro però che vive di vita propria, che non conosce staticità e che fa del fluttuare nel tempo il suo grande meraviglioso segreto.

Un giro per la convention

E accanto a questo strano satellite in movimento ed evoluzione continua gravitano i molti mondi che al tatuaggio si accostano per affinità elettiva. Vediamo cosa succederà in questi tre giorni, tra tattoo contest, mostre d’arte, conferenze legate al linguaggio del tatuaggio.

The Visionary by Egdar Oil

Un’incredibile raccolta di fotografie in bianco e nero scattate tra il Giappone e Los Angeles, la testimonianza per immagini di una cultura del tatuaggio tradizionale e storica come quella chicana e giapponese che in molte band metropolitane trova la sua espressione più attuale. Osok, (One Shot One Kill) questo è il nome d’arte di Edgard Hoill, fotografo giramondo e autore di questo reportage che alla gente che immortala nei suoi scatti vuole dare un’identità fatta di tatuaggi e un’espressione che dice molto della persona stessa. Nella sua continua ricerca documentaristica Edgard Hoill ha lavorato accanto a Horiyoshi III, Freddy Negrete e ha collaborato a diversi progetti con la californiana crew del Good Time Charlie’s Tattoo Land.

Ukiyoe e horimono
Il percorso storico del tatuaggio tradizionale giapponese

Un’interessante conferenza dedicata all’analisi del percorso storico e sociale dell’horimono per scoprire le origini nel mondo dell’ukiyoe: due facce della stessa medaglia.
Il tatuaggio giapponese ha varcato i suoi confini geografici ed è universalmente riconosciuto come una delle forme più alte di tatuaggio “pittorico”.
Fin dall’inizio del periodo Tokugawa (1603 – 1868), alcuni giapponesi si affidavano alle sapienti mani dei tatuatori che ne decoravano il corpo. Non tutti i giapponesi però si tatuavano: per i samurai ed in generale per la classe aristocratica, il tatuaggio era, ed è ancora oggi, un tabù.
Nel corso della storia del Paese del Sol Levante, il tatuaggio ha subito molti divieti da parte dei governi che si sono succeduti dal 700 d.C. fino ai giorni nostri.
Ancora oggi è vietato eseguire tatuaggi se non si è in possesso di una laurea in medicina. Certo, i tatuatori sono tollerati e la persecuzione nei loro confronti non è pressante come lo è stata in passato, tuttavia chi porta tatuaggi oggi in Giappone è ancora di fatto socialmente discriminato: dal divieto di frequentare i bagni, le terme, le piscine pubbliche, a volte anche le spiagge, fino alla stigmate sociale di essere accomunato o appartenente alla Yakuza (la “mafia” giapponese). In Occidente il successo di questa forma di artigianato artistico è indiscutibile, molti tatuatori occidentali sono abituati a confrontarsi quotidianamente con soggetti che derivano dalla tradizione dell’ukiyoe, le silografie del Mondo Fluttuante di epoca Edo. Fu di fatto grazie a queste ultime che il tatuaggio si diffuse a macchia d’olio tra le classi sociali borghesi del periodo Edo, in particolare tra i mercanti e gli artigiani. Ed è sempre grazie alle stampe che abbiamo ottime testimonianze e raffigurazioni di centinaia di eroi popolari di quel tempo, coperti di tatuaggi.

Relatori:
Rossella Menegazzo
Professore di Storia dell’arte giapponese, Università di Ca’ Foscari, Venezia
Massimiliano”Crez” Freguja, Adrenalink Tattooing, Marghera
‘ Domenica 13 febbraio – Ore 14.00

Info: Crez : www.adrenalinktattoo.com

Dox Airbrush
Performance di body painting live on stage

Lorenzo Dossena, meglio conosciuto come “DOX”, calca da ormai vent’anni le scene del kustom painting e dell’aerografia a 360°.
Nulla è sfuggito alle sue “grinfie” passando da moto, auto, complementi d’arredo, frigoriferi, quadri, oggettistica e, perché no, sinuosi corpi femminili!
Questo è l’aspetto artistico che propone Dox in occasione della Milano Tattoo Convention, dove durante tutte e tre le giornate si esibirà insieme ad un “manipolo di artisti altrettanto talentuosi”, in body painting su prestanti modelle svestite, per la delizia dei visitatori!
Dox, Paolo “Splash Design”, Zacco, Moreno “Zan Art”, e altri artisti svilupperanno fantasiosi disegni sui longilinei corpi delle modelle spaziando tra temi classici che richiamano soggetti tribali, floreali o orientali, fino a intrecciare sfumature e disegni che spazieranno da quelli hawaiiani a quelli indiani fino ad altre fantasie.
Tutto questo sarà sviluppato dal vivo e creato sotto lo sguardo del pubblico.

Info: www.doxdesign.com

Flash from Italy by Stizzo

L’arte del tatuaggio classico interpretato da noi italiani
La mostra presenta le tavole raccolte nel libro omonimo realizzato dal tatuatore Stizzo (Best of Times, Milano) dedicato ai flash disegnati dai più interessanti tatuatori del panorama italiano, scelti tra i nomi che hanno segnato la tradizione dl tatuaggio italiano, come Gian Maurizio Fercioni, e i protagonisti del tatuaggio di oggi.
“Il disegno rappresenta ciò che sta alle spalle del disegno su pelle… Quello che viene rappresentato in questo libro è fondamentalmente passione, dedizione e storia. L’arte del tatuaggio classico italiano rappresentata da ognuno degli artisti in maniera molto personale.”
Una carrellata attraverso 38 tavole sul tatuaggio tradizionale, classico e rivisitato in chiavi differenti, i cui simboli – teschi, donne, cuori, rose, aquile, pugnali e iconografia marinara – acquistano un sapore tutto Made in Italy, presentando finalmente al mondo il volto e l’impronta di uno stile assolutamente italiano.

Miss Pin Up 2011

Ritorna l’appuntamento più frizzante della Milano Tattoo Convention: l’elezione della reginetta Miss Pin Up 2011. un successo decretato nelle due precedenti edizioni che quest’anno eleggerà la terza reginetta di Milano. Le ragazze dovranno presentarsi ad una giuria e al pubblico della convention scegliendo un proprio look, un breve show e un mood che sia il più in linea possibile con il concetto di pin up, una moda e una passione a cui molte ragazze amanti del tatuaggio si rivolgono. Il concorso è aperto a tutte le ragazze di età compresa tra i 18 e i 30 anni e come scritto nel regolamento appositamente stilato comporta la presentazione di una performance in soli tre minuti di tempo. Uno spettacolo malizioso e coinvolgente in cui ad essere premiato sarà l’attitudine e lo stile delle ragazze che si sentono assolutamente pin up! In palio per la vincitrici anche quest’anno un viaggio a Londra per due persone con hotel e due ingressi in occasione della London Tattoo Convention 2011 che si terrà il 23/24/25 settembre 2011.

Premio Miss Pin up 2011
La vincitrice del concorso Miss Pin Up 2011 avrà diritto a un viaggio a Londra per 2 persone + Hotel e 2 ingressi gratuiti per la London Tattoo Convention che si svolgerà il 23/24/25 settembre 2011.

I veri protagonisti della Tattoo Convention: gli artisti ovvero i tatuatori

Ecco la lista dei tatuatori che parteciperanno alla sedicesima edizione della Milano Tattoo Convention.
La lista attualmente è ancora in fase di definizione …

Stranieri

1. Yutaro, Usa
2. Todd Noble, Usa
3. Chris Yvon, Usa
4. Oliver Peck, Usa
5. Chad Koeplinger, Usa
6. Bara, Spain
7. John Montgomery, Usa
8. Po Zhang, China
9. Gang Shao, China
10. Deno, Spain
11. El Monga, Spain
12. Miguel, V Tattoo, Spain
13. Joe Cumbee, Usa
14. Gabe Garcia, Usa
15. Dani Martos, Spain
16. Maximo Lutz, Spain
17. Kostas, Greece
18. Alex, Greece
19. Stilian Smokov, Bulgaria
20. Kaloian Smokov, Bulgaria
21. Adam Hayes, Usa
22. Josh Egnew, Usa
23. Alex McWatt, Usa
24. Javier Betancourt, Usa
25. Jason June, Usa
26. Daniel Albrigo, Usa
27. Javi Castano, Spain
28. Luke Wessman, Usa
29. Ben Grillo, Usa
30. Psycho-pat, Belgium
31. Seth Ciferri, Usa
32. Pierre Chapelan, Canada
33. Cat, Canada
34. Bijou, Canada
35. Timer, Canada
36. Nyiri Sandor, Hungary
37. Cory Norris, Usa
38. Justin Weatherholtz, Usa
39. Dan Sinnes, Luxembourg
40. Henning Jorgensen, Denmark
41. Lenu, Poland
42. Pawel, 3rd eye, Poland
43. Dimitri, France
44. Steph D., France
45. Claire, France
46. Robert Hernandez, Spain
47. Bob Tyrrell, Usa
48. Matthias Blossfeld, Germany
49. Volko, Germany
50. Simone, Germany
51. Johnny Quintana, Usa
52. Steve Soto, Usa
53. Ivano Natale, Usa
54. Paul Massaro, Usa
55. Boris, Hungary
56. Nikki Hurtado
57. Calros Rojas, Usa
58. Carlos Torres, Usa
59. Andy Engel, Germany
60. Sascha Sevic, Holland
61. Amar, Holland
62. Jim Orie, Holland
63. Patrick, Germany
64. Patrick Sans, Usa Henrick, France
65. Jeff Ortega, England
66. Dave Bryant, England
67. George Mavridis, Greece
68. Chriss Dettmer, Germany
69. Ching, East Tattoo, Taiwan
70. Hua, East Tattoo Taiwan
71. Yang, East Tattoo, Taiwan
72. Jennifer Liles, Canada
73. Florence Amblard, France
74. Takami, Japan
75. Bernd, Germany
76. Shinji, Japan
77. Pino Cafaro, Germany
78. Javi Rodriguez, Spain
79. Jorge Teran, Spain
80. Claudia De Sabe, England
81. Matt, England
82. Phil Kyle, England
83. Lynn, England
84. Thomas Kynst, Holland
85. Sandor Jordan, Germany
86. Jamie Ruth, England
87. Nicole Lowe, England
88. Sergey Nut, Russia
89. Johanna, Sweden
90. Tumppi, Sweden
91. Michael, Sweden
92. Alan Hale, England
93. Sunny Buik, France
94. Sake, Greece
95. Yang Zhuo, China
96. Slick Nick, Holland
97. Nick Caruso, Usa
98. Phillip Spearmann, Usa
99. Alex Reinke, Germany
100. Richard Clarke, England
101. Glen douglas, Holland
102. cute Karin, Holland
103. George Bardadim, Russia
104. Cristina Garcia, Usa
105. Ross Nagle, Ireland
106. Guil Zekri, Germany
107. Zsolt Sarkozi, Hungary
108. Andrea Schiavon, Spain
109. Milosh, Czech Republic
110. Jack Ribeiro, France
111. Beppe Shiro, Denmark
112. Troy Denning, Usa
113. Jose Lopez, Usa
114. Laura Satana, France
115. Mao y Cathy, Spain
116. Mo’o, Spain
117. Roman, Spain
118. Jondix, Spain
119. Ajja Leu, Switzerland
120. Matthiew Kesselring, Switzerland
121. Denny Boy, Usa
122. Brad Fink, Usa
123. Michelle Myles, Usa
124. Vatea, French Polinesia
125. Laura Juan, Spain
126. Fontinha, Portugal
127. Chuey Quintanar, Usa
128. Theo Jak, Sweden
129. Tattoo Lucio, Spain
130. Eddy Reyes, Usa
131. Horitoshi Family, Japan
132. Horiyoshi Family, Japan
133. Jeremiah Barba, Usa
134. Safwan, Canada
135. Jesus Salayero, Spain
136. Liorcifer, Usa
137. Nervio, Usa
138. Youshi Takei, Japan
139. Maneko, Mexico
140. Salvador Castaneda, Spain
141. Valerie Vargas, England
142. Stewart, England
143. Steve Pedone, Usa
144. Josh Chapman, Usa
145. Kyle, Markiewicz, Usa
146. Indio, Mexico
147. Victor Polichieri, Spain
148. Jason Butcher, England
149. Horimasa, japan
150. Horiken, Japan
151. Kevin le blanc, Usa
152. Nico, Switzerland
153. Mike Tweed, Usa
154. Mike Hooligan, Usa
155. Joel Kennedy, Usa
156. Chris Danley, Usa
157. Fabrizio, pro arts, Spain
158. Marcuse, Germany

Italiani

1. Salvio tattoo
2. Maria Grazia Tolino
3. Andrea Afferni
4. Morg
5. Giancarlo Capra
6. Giorgio, Lauro Tattoo
7. Franco Cecconi
8. Mallo
9. Marco Firinu
10. Vlady
11. Mojo
12. Adriano dall’alpi
13. Francesca Tenan
14. Federica Minici
15. Alex Nardini
16. Enrico Gambini
17. Andrea Pallocchini
18. Luca Natalini
19. Wallace
20. Koji
21. Pepe
22. Zuno
23. Ruggero Chiumento
24. Alessandra Vergano
25. Matteo Campi
26. Diego Brandi
27. Michele, da cosa nasce cosa
28. Davide Andreolli
29. Federica di Domenico
30. Stizzo
31. Angelo Colussi
32. Cinzia Vampiria
33. Pietro Sedda
34. Crez
35. Manekestefy
36. Sabrina de Fazio
37. Gigi Brusaferri
38. Roberto Borsi
39. Lupo
40. Miss Arianna
41. Samuele Briganti
42. Marco Galdo
43. Heinz
44. Alex de Pase
45. Billy Murran
46. Amos
47. Manopola
48. Carlo
49. Romy
50. Paolo nina tattoo
51. Luca Mamone
52. Nello Rossini
53. Antonio Todisco
54. Welt
55. Enzo Brandi
56. Pmp Production
57. Marco Kalavera
58. Daniele Carlotti
59. Gian Maurizio Fercioni

… la lista è in via di completamento

Gli ospiti principali:

HORIMASA, Japan –> TECNICA TRADIZIONALE TEBORI
Lavora utilizzando la tecnica manuale “tebori”. le sue icone giapponesi classiche sono riconoscibili tra migliaia. Horimasa rappresenta la nuova generazione di tatuatori che tramandano le antiche tradizioni centenarie del tatuaggio tebori. La sua peculiarità consiste nel dare una nuova vitalità ai classici tatuaggi giapponesi (samurai, divinità, goblins, tigri, draghi, geishe, animali, e insetti): le sue linee sono incredibilmente pulite e i suoi colori particolarmente brillanti.

JOSE LOPEZ, LOWRIDER TATTOO, USA
Jose Lopez è una stella nascente nel panorama cholo americano. Di origini messicane, vive e lavora a sud di Los Angeles e in pochi anni ha raggiunto una popolarità incredibile per i suoi disegni e tatuaggi stile cholo east LA, che richiama tutta la iconografia legata alla vita dei latino americani trasferiti in Usa, che spesso ai profani sembra solo ripercorrere i tatuaggi delle gang ispaniche: lo stile cholo è infatti nato nelle prigioni e quindi si caratterizza dallo stile fine line (in prigione si poteva utilizzare solo l’ago singolo). Le icone rappresentate sono sogni di libertà, di potere e denaro. i suoi ritratti le sue icone Cholo gli hanno fatto vincere premi in tutto il mondo.

YANG, EAST TATTOO, Taiwan
Rivelazione del tatuaggio orientale cinese. Le sue opere in pochi anni hanno fatto il giro del mondo, con una tecnica e padronanza stilistiche che mancavano al tatuaggio cinese

YUTARO, SKULL & SWORD, USA
Giapponese di nascita americano di adozione, Yutaro è uno dei piu’ grandi talenti contemporanei nello stile giapponese.. lavora allo Skull and Sword di San Francisco e le sue reinterpretazioni moderne dello stile giapponese ne fanno un punto di riferimento per tantissimi nuovi tatuatori.

NICOLE LOWE, E PHIL KYLE, MAGNUM OPUS, England
Sulla scia di Miami Ink, l’Inghilterra è rimasta al passo creando la serie televisiva London Ink (per Discovery UK). Due protagonisti di questa fortunata serie televisiva saranno presenti alla Convention, dando la possibilità al pubblico di farsi tatuare da queste celebrità: Nicole Lowe, trentaquattrenne di Aukland, Nuova Zelanda, esperta nello stile giapponese, tibetano e indiano e Phil Kyle tatuatore cresciuto tra la Baltimora Area in Maryland e Nizza in Francia che gestisce anche un proprio studio di tatuaggi: il MagnumOpus Tattoo.

JONDIX, LTW TATTOO, Spain
Potrebbe essere considerato un monaco buddista per lo studio e la tecnica utilizzata nei suoi tatuaggi di ispirazione tibetana buddista. Autore di diversi libri sull’arte tibetana, Jondix è considerato un massimo esponente in questo stile

MO’O, Spain ‘ TECNICA TRADIZIONALE TATAU
Mo’o che in tahitiano significa lucertola, tatua secondo le tradizioni tribali polinesiane, utilizza la tecnica manuale Tatau, tramandata da secoli nelle isole marchesi. Ha viaggiato in tutto il pacifico per affinare le proprie conoscenze, e concepisce l’essere tatuatore come un tramite tra la persona che vuole tatuarsi e il Tiki, il dio tahitiano del tatuaggio.

MAO & CATHY, Spain
Mao è il padrino del tatuaggio spagnolo. con più di 30 anni di esperienza alle spalle, ha contribuito al progresso del tatuaggio spagnolo in modo determinante. E’ il titolare dello studio madrileno Mao y Cathy che ogni anno ospita tatuatori provenienti da tutto il mondo. Grazie ai suoi insegnamenti ha cresciuto tatuatori d’eccezione come Mo’o e Robert Hernandez.

ROBERT HERNANDEZ, Spain
Robert in poco più di cinque anni di carriera si è imposto nella scena internazionale tattoo. Di origine polacca ma spagnolo di adozione, è diventato un guru per i soggetti demoniaci e per i ritratti realistici.

BORIS, Hungary
Giovane tatutore ungherese, Boris è sicuramente uno tra i migliori tatuatori europei specializzati in ritratti. Il suo realismo è incredibile realizzato sia in bianco e nero che a colori. Esperto anche in stile biomeccanico e fantasy Boris ha creato un proprio stile riconoscibile immediatamente grazie ad una tecnica di esecuzione senza eguali.

BOB TYRRELL, USA
E’ uno dei maestri dell’horror e del realistico cinematografico. Vive a Detroit il suo studio si chiama Night Gallery Tattoo. www.bobtyrrell.com

LAURA SATANA, France
Parigina, è la ragazza del chicano style e del fine line. Molto conosciute le sue bellissime donne in black and grey. Studio Exxxotic Tattoo. Oltre ad essere tatuatrice è anche molto apprezzata come pittrice e ha avuto diverse collaborazioni con case di street fashion.

BRAD FINK, USA
Il suo studio è a St. Louis, si chiama Iron Age. E’ un maestro del colore sia nello stile traditional americano che in quello giapponese. www.ironagetattoo.com

HORITOSHI FAMILY, Japan –> TECNICA TRADIZIONALE TEBORI
Horitoshi è uno dei più bravi maestri tatuatori giapponesi. Come da tradizione è presente in convention con i suoi ‘discepoli’, allievi divenuti tatuatori dopo una lunga gavetta nel suo studio. Usano la tecnica tradizionale tebori (bacchette) e la macchinetta rotativa.

HENNING JORGENSENk, Denmark
E’ uno dei più bravi tatuatori occidentali specializzato in tatuaggi giapponesi. Il suo nome è conosciuto in tutto il mondo, e il suo studio Royal Tattoo aperto nel 1983 a Helsingor (a 30 minuti da Copenhagen, Danimarca) è oggi uno dei tattoo shop più frequentati dagli amanti del tatuaggio orientale. www.royaltattoo.com

TROY DENNING, Usa
Con diciasette anni di esperienza nel tatuaggio e uno studio a Manhattan che è anche una famosa galleria d’arte dedicata all’arte più contemporanea, si dedica al tatuaggio tradizionale giapponese. www.troydenningtattoo.com

NIKKO HURTADO, Usa
www.nikkohurtado.com
Specializzati in color portrait, su cui tiene oggi molti seminari in giro per il mondo.

HORIKEN, Japan –> TECNICA TRADIZIONALE TEBORI
………..

HORIYOSHI FAMILY, Japan –> TECNICA TRADIZIONALE TEBORI
E’ la famiglia di tatuatori più conosciuta in occidente. Horiyoshi III è una vera e propria leggenda, il maestro dei traditional full body tattoos giapponesi, nonché ideatore del Tattoo Museum di Yokohama. Esegue solo tatuaggi a mano.

OLIVER PECK, Usa
Specializzato in custom traditional style sia occidentale che orientale. Ha collaborato con Vans per la realizzazione delle famose scarpe customizzate con disegni tattoo. Il suo studio Elm Street Tattoo è a Dallas, texas. www.elmstreettattoo.com

Gli italiani:

GIAN MAURIZIO FERCIONI
Gian Maurizio Fercioni è considerato il padre del tatuaggio italiano.
Gian Maurizio nasce a Milano dove si diploma nel 1970 all’Accademia di Belle Arti di Brera. Fin da subito inizia a lavorare nel mondo del teatro. Le sue collaborazioni come scenografo teatrale sono innumerevoli: dalla Scala al Piccolo Teatro di Milano. Nel 1972 fonda a Milano con A. R. Shammah, Franco Parenti e Giovanni Testori il Salone Pierlombardo per il quale da allora ha curato scene e costumi per oltre 40 spettacoli. Parallelamente ha lavorato come scenografo e costumista per il cinema, la televisione e molti spot pubblicitari.
Nel 1970 apre a Milano il suo “Queequeg Tattoo Studio & Museo” uno dei primi tattoo studio italiani dove è possibile visitare anche un museo dove espone un’importante collezione storica e antropologica di strumenti moderni e primitivi , tavole originali di disegni per tatuaggi provenienti da varie parti del mondo, stampe d’epoca e fotografie di personaggi tatuati di ogni provenienza.
G.M. Fercioni esegue tatuaggi sia con le macchinette elettriche sia a mano con la tecnica tradizionale giapponese che ha imparato dal grande maestro Horiyoshy III in Giappone.
Tra i suoi clienti vi sono molti personaggi dello spettacolo, dello sport (G. Salvatores, L. De Filippo, Andy Luotto, Stefano Gabbana, Costantino, Paola e Chiara, Vitaliano, Rocky Mattioli, Vieri, Maldini, Ronaldo, Recoba, J Ax degli Articolo 31, Eros Ramazzotti, Club Dogo), dell’aristocrazia e dell’alta borghesia italiana.

LUCA NATALINI
Luca Natalini è un nome nuovo sulla scena italiana: questo perché Luca, pur viaggiando regolarmente da convention a convention, gran parte del suo lavoro negli ultimi anni è stato fatto al Transcend Tattoo di Branford, in Connecticut. E’ qui, lavorando gomito a gomito con decine di altri artisti e tatuando sette giorni su sette, che Luca ha sviluppato il suo talento e la sua duttilità.
Parlare di una specializzazione, infatti, nel suo caso è fuorviante: Luca si misura con il fantasy così come col realistico o il giapponese, riuscendo a dare la sua impronta, pittorica ma precisissima, a ognuno di questi.
La disinvoltura con cui passa da un paesaggio lisergico alla Tolkien a una foto in bianco e nero è spiazzante: sia sulla tela che sulla pelle, Luca è sicuramente un astro nascente.

ROBERTO BORSI – PRIMORDIAL PAIN
Nato come illustratore e pittore, dopo essersi laureato all’Accademia di Brera, Borsi inizia la sua carriera come docente d’arte, per poi lasciare la cattedra e intraprendere la carriera di tatuatore. Con più di quattro anni in attivo la sua specialità sono le cover up, coperture di vecchi tatuaggi indesiderati con nuovi soggetti, e lo stile gotico horror.

DRAGON TATTOO DI GIGI BRUSAFERRI
Inizia la sua attività di tatuatore nell’84 fino a diventare uno dei tatuatori italiani di spicco. Sostiene che attraverso i tatuaggi che realizza riesce ad esprimere la parte più energica e spirituale di sé. Da anni la sua vita di tatuatore è legata indissolubilmente alla sua passione verso le motociclette, predilige i tatuaggi in bianco e nero dalle caratteristiche forti che esprimono forza al primo impatto, anche se non disdegna cimentarsi in qualsiasi stile gli venga richiesto. Fra i suoi clienti ci sono: Jovanotti, Marina Suma, Saturnino, Max Pezzali, Marco Baldini, Enrico Annoni.

ANGELO COLUSSI, QUETZAL TATTOO
Angelo Colussi ha iniziato a tatuare a Milano agli inizi degli anni ’90. Per affinare la sua arte ha viaggiato in tutta Europa, lavorato per parecchi mesi negli Stati Uniti, Costa Rica e Giappone. dopo aver frequentato una scuola d’arte di fumetto, ha iniziato a creare un suo stile che abbina lo stile giapponese ad una iconografia fumettistica, anche se non disdegna nessuna sfida che vada dal realistico al tradizionale, tribale etc etc. Oggi collabora con il tatuatore Marco Lari, e spesso ospita diversi tatuatori nel suo studio il Quetzal tattoo.

DANIELINO, THE TATTOO SHOP
Danielino Carlotti è un simbolo del tatuaggio milanese. E’ stato il primo che ha aperto uno studio su strada ufficiale, situato sui navigli e in oltre vent’anni di tatuaggi ha tenuto alta la bandiera di quest’arte lavorando nel corso degli anni con tantissimi tatuatori italiani e stranieri di alto livello. Tra i suoi clienti ci sono tantissime star dello spettacolo e dello show business: ricordiamo per ultimo, ma non ultimo, il cantante Fabri Fibra, che ha voluto avere un tatuaggio che gli coprisse la parte bassa della schiena. Danielino si può vedere anche nell’ultimo suo videoclip.

SALVIO TATTOO
www.myspace.com/salviotattooing
Italiano, dopo avere lavorato all’estero per molto tempo, lavora a Roma in un suo studio privato e viaggia per il mondo invitato negli studi per realizzare tatuaggi tradizionali giapponesi.

MARIA GRAZIA TOLINO
Venom Tattoo
E’ una delle artiste italiane femminili più conosciuta. I suoi lavori spaziano nel colore tra surreale con influenze orientali e colori potenti. Lavora nel suo studio a Sala Consilina (SA)

ANDREA PALLOCCHINI
Four X Tattoo
Italiano e infuso d’arte classica e del patrimonio artistico europeo con intonazioni che guardano al Giappone e ai motivi orientali. Specializzato in teschi, divinità orientali, figure femminili e di animali. www.myspace.com/pallocchini

WALLACE
www.wallacetattoo.com
E’ specializzato nel nero tribale, lavora al Milano City Ink di Milano. Dopo aver viaggiato per la polynesia si è specilizzato nello stile tribale marchese, composto da raffinati immagini geometriche fatte da triangoli che si uniscono in forme geometriche. Esegue anche il tribale maori tradizionale.

MARCO GALDO
Trafficanti d’Arte, Milano
Uno dei più bravi tatuatori specilizzato in dot work, ossia tribale costruito su figure realizzate a puntini neri. lavora nel suo studio di Milano e viaggia molto per il mondo come guest spot in Asia, Australia e Nuova Zelanda.

ALEX DE PASE
www.alexdepasetattoo.com
Bravissimo nel realistico, realizzato a colori forti. I suoi tatuaggi sono come foto digitali nitidissimi, specializzato in animali. Lavora nel suo studio a Grado.

UN APPROFONDIMENTO SUI TEMI LEGATI AL TATUAGGIO

BODY ART
Intervenire per modificare il proprio corpo, per renderlo più attraente ed importante, è una delle pratiche più antiche di cui siamo a conoscenza: dalle forme di adornamento permanente come tatuaggi, scarificazioni, marchi a fuoco e piercing, alle modifiche corporali estreme come l’allungamento del collo, dei lobi delle orecchie, o il restringimento del giro vita, dei piedi, del cranio, la circoncisione maschile e femminile o la limatura dei denti. Il nostro corpo ci appartiene, lo sentiamo, lo usiamo, lo viviamo e possiamo decorarlo modificandolo quasi completamente, a piacere. Se tutto ciò ci può sembrare da “primitivi” in senso negativo, per la nostra ipocrita cultura occidentale moderna, basta dare un’occhiata agli stravolgimenti che noi “civili” uomini moderni, facciamo alle regole di madre natura: body building, steroidi, diete estreme, tinture, raggi UVA, chirurgia plastica, lifting, permanenti, trucco etc. Quello che manca oggi, a noi occidentali, è un forte legame spirituale con il nostro corpo, manca la magia del rito, manca un significato più profondo che non sia bellezza a tutti i costi.

TEMPI E LUOGHI DEL TATUAGGIO
Sin dalla preistoria l’uomo è stato portato a lasciare dei segni, delle tracce, sull’ambiente circostante e, in particolare, a decorare i luoghi a lui familiari, per renderli più’ intimi e personali. Secondo Lévi Strauss, la prima superficie che l’uomo ha sentito l’impulso di abbellire sarebbe stato il corpo, inteso come involucro della propria persona e mediatore con il mondo esterno. A conferma dell’antichità di tale pratica, vi è il ritrovamento di utensili di epoca preistorica, che si pensa fossero utilizzati per tale scopo. Possiamo ricordare, inoltre, i racconti di storici quali Erodoto e Plinio il Vecchio, oppure i corpi mummificati rinvenuti in varie parti del mondo, che portano evidenti segni di tatuaggi. La pratica del tatuaggio, insieme alla scarificazione e alla pittura ornamentale, è da considerarsi dunque un’arte antica, nata per soddisfare un impulso umano con connotazioni non solo individualistiche, ma anche con risvolti sociali, tanto da poter essere considerata come “l’atto sociale primitivo”. Sul piano linguistico è da notare che il temine “tatuaggio” ha origine polinesiana, in particolare tahitiana, e deriva dal vocabolo “tatau”, traducibile con “marcare con segni”, “scrivere sul corpo”. Inizialmente il termine “tatuaggio designava sia il tatuaggio propriamente detto, cioè la deposizione sottocutanea di pigmenti secondo un disegno indelebile, sia la pratica, diffusa presso popolazioni fortemente pigmentate, della scarificazione e delle cicatrici ornamentali o “cheloidi”, ottenute mediante la guarigione di profonde ferite tramite cicatrizzazione. Il vocabolo “tatau”, trascritto da Cook con il vocabolo di lingua inglese “tattow”, trasformato successivamente in “tattoo”, si è poi diffuso in Europa. Con il termine odierno di tatuaggio si indicano tutti quegli ornamenti e disegni impressi indelebilmente sulla pelle. La pratica del tatuaggio è diffusa presso tutti i popoli. La zona ritenuta più ricca di tatuaggi, sia per quanto riguarda la quantità che la complessità dei disegni, è l’Oceania, dove l’uso del tatuaggio è sopravvissuto fino ai giorni nostri: si va dalla Nuova Zelanda a Samoa. Molto diffuso, a Samoa, è il tatuaggio su tutto il corpo, denominato “pe’a”, per eseguire il quale sono richiesti cinque giorni di sofferenza. Alla fine, viene data una grande festa in onore di chi è riuscito a portare a termine l’impresa. In Africa si ritrova una stretta connessione tra tatuaggio, magia e medicina. In Asia invece il tatuaggio ha origini lontane ma la pratica si è evoluta con tempi e ritmi diversi nelle diverse zone. Nel Sud-Est asiatico il suo uso è limitato alle fasce povere della popolazione, mentre in Giappone assume un valore ornamentale e di connotazione sociale. Il tatuaggio era conosciuto anche presso tutte le popolazioni dell’America precolombiana: valgano come esempio gli indiani della costa nord del Pacifico ed i Maia. In Europa il tatuaggio era diffuso già in epoca preistorica e sembra che la sua funzione fosse principalmente terapeutica e curativa. Fu utilizzato anche dai Greci e dai Romani per indicare l’appartenenza ad una classe bassa o ad alcune categorie sociali: schiavi, prigionieri, disertori e stranieri. Particolare è il rapporto tra la religione cristiana ed il tatuaggio: inizialmente esso costituiva per i primi fedeli perseguitati un simbolo religioso e l’espressione di una fede osteggiata. Un cambiamento si ebbe nel 787 d.C., quando Papa Adriano ne proibì l’uso. Quel divieto, poi, rimase a lungo. Le condanne del tatuaggio lo fecero scomparire dall’Europa per molto tempo, tornando in uso solo tra il XV e il XVIII secolo, dopo l’avvio delle grandi esplorazioni geografiche. Furono proprio le scoperte di territori incontaminati, veri e propri paradisi terrestri (si pensi all’arcipelago polinesiano), che portarono una ventata di suggestioni esotiche e di curiosità, soprattutto presso la borghesia del tempo, che ritornò al tatuaggio e riconobbe ai tatuatori il ruolo di artisti. Si può ritenere che questo atteggiamento sia riconducibile al desiderio di un ritorno alle origini. Infatti, l’incontro con culture incontaminate e definite “primitive”, generò la rivalutazione di un certo stile di vita, di pratiche, riti e abitudini ad esso connesse, atteggiamento che confluì e si espresse nel mito del “buon selvaggio”. Questa visione esotica viene meno con il ‘900, epoca in cui si ha un’inversione di tendenza: il tatuaggio non è più’ considerato espressione di libertà ed arte, ma di anti-socialità, arretratezza e disordine morale. Perché questa opposizione? Si può ritenere che essa sia stata suscitata dalla diffusione del tatuaggio all’interno di ceti bassi: esso, infatti, si era propagato tra marinai, soldati, malavitosi e carcerati, tanto da diventare un vero e proprio proclama di appartenenza alla criminalità. Il ritorno del tatuaggio, in anni più vicini, richiama alla mente la ribellione e la trasgressione. ne sono un esempio gli anni ’60, in cui chi sceglieva di tatuarsi apparteneva al ceto medio-alto ed era, per lo più, mosso dalla voglia di stupire e porsi in alternativa alla mentalità comune. Con i “punk” ed i “bikers”, negli anni ’70 e ’80, il tatuaggio diventa uno degli elementi cosiddetti “contro”, cioè simbolo di contrapposizione. Al tempo stesso, si pone anche come segno di riconoscimento ed appartenenza. Il desiderio di tatuaggio, esploso negli anni ’90 insieme con il diffondersi di riviste e centri specializzati, non sembra portare con sé ribellione e rabbia, ma si pone piuttosto come una scelta di stile di vita personale

LE TECNICHE DEL TATUAGGIO
Il tatuaggio si è quindi evoluto e differenziato nelle varie epoche, così come le tecniche ad esso connesse. In passato erano particolarmente diffuse quelle basate sulla puntura e sulla cucitura. Il tatuaggio per puntura consisteva nel tracciare il disegno sulla pelle , con un pennello o ricorrendo a stampini incisi, e successivamente nel praticare delle punture molto vicine tra loro mediane un ago intriso della sostanza colorante preferita. Il tatuaggio per cucitura consisteva, invece, nel far scorrere sotto la pelle un filo imbevuto di colorante facendo attenzione a seguire le linee del disegno precedentemente tracciato. I metodi utilizzati oggi sono tre: samoano, giapponese ed americano. La tecnica samoana, per ora non rappresentata in Italia, introduce l’inchiostro sotto la pelle per mezzo di un bastoncino cavo e appuntito, che provoca un notevole dolore. La tecnica giapponese prevede che gli aghi siano fatti entrare nella pelle obliquamente, con minor violenza, ma comunque in modo abbastanza doloroso. Infine, la tecnica americana ricorre ad una macchinetta elettrica ad aghi, che determina sensazioni calde, vibranti, ma non dolorose. La componente della sofferenza segna una netta spaccatura tra il tatuaggio odierno, di stampo occidentale, e quello del passato, diffuso in Asia, Africa ed Oceania. In tali contesti l’esperienza del dolore (che da noi viene rifiutata: qui è richiesta solo la tecnica americana) è fondamentale, in quanto avvicina l’individuo alla morte e la sopportazione del dolore diventa esorcizzante nei confronti della stessa. Oltre all’esperienza del dolore, è indispensabile la perdita di sangue. Il sangue è l’indicatore per eccellenza della vita: spargere sangue, in modo controllato e ridotto, quando si esegue un tatuaggio, significa simulare una morte simbolica (Lucia Colombo, Salvioni, 1996).

MILANO TATTOO CONVENTION: TUTTI I NUMERI

Circa 3 milioni il numero di persone tatuate in italia

1.200 i tattoo studio in italia

54 numero di paesi in cui è diffusa la rivista Tattoo Life che viene tradotta in 5 lingue

100 euro per una farfallina a migliaia di euro per una schiena è il costo di un tatuaggio

100 % percentuale di spazio-corpo tatuato dell’uomo più tatuato del
mondo nei guiness dei primati Lucky Diamond Rich

16° edizione della Milano Tattoo Convention diventata la 2° convention
più importante del mondo (dopo Londra) con una presenza di 200 tatuatori da tutto il mondo

14.000 persone hanno visitato la 15° edizione della convention

1970 è l’anno in cui Gianmaurizio Fercioni apre a Milano il suo “Queequeg Tattoo Studio & Museo”, uno dei primi tattoo studio italiani.

1769 è l’anno in cui il Capitano inglese James Cook, approdando a Tahiti, osservando e annotando le usanze della popolazione locale trascrive per la prima volta la parola Tattow

3.300 a.c. periodo in cui era in vita la Mummia Otzi sulla quale sono
stati ritrovati dei tatuaggi terapeutici

787 d.C. anno in cui Papa Adriano proibì l’uso del tatuaggio

3 sono i metodi utilizzati oggi: samoano , giapponese ed americano.

Fine 1800 è la data di brevetto della macchinetta per tatuare progettata da Samuel O’Reilly

Dai 250 ai 500 euro è il costo di una seduta (di solito sono almeno 3) per rimuovere tatuaggi tramite laser.