La produzione del Teatro Carcano di Sei personaggi in cerca d’autore ha debuttato in sede nell’ottobre 2008, accolta con estremo calore dal pubblico e gratificato da ottime recensioni. Dopo la ripresa milanese nell’aprile 2010, lo spettacolo torna per la terza volta nella sala di corso di Porta Romana al termine di una tournée che, tra marzo e aprile, ha toccato le città di Barletta, Roma, Vercelli, Lucca, Carpi, Bergamo, Varese e Livorno.

Giulio Bosetti, profondo conoscitore del teatro pirandelliano e soprattutto di questo testo, che interpretò una prima volta giovanissimo nel ruolo del “Figlio” e negli anni della maturità in quello del “Padre” in due acclamate messinscene, ha diretto questo allestimento in modo esemplare, con amore, rigore e rispetto, ponendo particolare attenzione nei dettagli, nella precisione della dizione, nella cura dei movimenti e soprattutto nell’incidenza della parola. Interpreti principali dello spettacolo Antonio Salines, il Padre, ambiguo e problematico; Edoardo Siravo, il Direttore-capocomico, pacato e curioso; Silvia Ferretti, la Figliastra, passionale e lacerata; Paola Rinaldi, la Madre, composta e dolente; Marina Bonfigli, Madama Pace, equivoca e affilata. Un’opera fondamentale, un capolavoro assoluto che, edizione dopo edizione, continua ad affascinare il pubblico, stregato dalla sua misteriosa teatralità. Ci fa piacere trascrivere la breve nota che Bosetti volle inserire nel programma di sala e che ben evidenzia la sua predilezione per questo testo. Chi non ha visto Sei personaggi? Chi non ne è rimasto sorpreso e affascinato la prima volta, e poi l’ha voluto rivedere e di nuovo l’emozione è tornata? Molte sono le edizioni proposte in questi ultimi anni.

E perché allora riprenderlo? Il fatto è che solamente vedendolo e rivedendolo lo spettatore potrà cogliere il fondo della sua misteriosa teatralità. E poi ci sono i giovani, che non l’hanno mai visto. Non possiamo privarli di questa scoperta, se li vogliamo anche spettatori di domani. Sei personaggi è esploso negli anni Venti, ma è rimasto in vita per ogni generazione, e chiunque abbia scritto di teatro non ha potuto fare a meno in seguito di tenerne conto. Da parte mia posso dire di essere stato a lungo vicino a questo testo. Fui “il Figlio” all’inizio della mia carriera, nella messa in scena con maschere curata da Gianfranco De Bosio. E poi lo misi in scena io negli anni Settanta e lo replicai a lungo recitando il ruolo del “Padre”. E ancora fui “il Padre” negli anni Ottanta, quando chiamai Peppino Patroni Griffi per la regia, e Peppino ci fece ottenere un successo clamoroso, che si ripeteva ogni sera in tutti i teatri della penisola. Ecco: ricordando Peppino e il lavoro fatto da lui mi occuperò della nuova messa in scena, che voglio dedicare ai giovani. Vedendo per la prima volta Sei personaggi si sentiranno partecipi di una grande avventura teatrale