Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, in collaborazione Immaginazione, Canon Italia e Contrasto presenta Umanità la prima mostra fotografica dedicata al grande fotografo e giornalista Gianni Giansanti curata da Chiara Mariani e Ada Masella.

L’esposizione si propone di ripercorrere, attraverso una selezione di 90 fotografie, la carriera di Gianni Giansanti, tra i più apprezzati fotogiornalisti sulla scena internazionale.

Gianni Giansanti diventa famoso a soli 21 anni con il celebre scatto esclusivo del ritrovamento del corpo di Aldo Moro in Via Caetani a Roma nel 1978: la fotografia tristemente famosa, che fece subito il giro del mondo, gli valse una menzione d’onore al World Press Photo dello stesso anno.

A partire da quella data, Gianni Giansanti documenta con i suoi scatti trent’anni di storia nazionale e internazionale e dei suoi protagonisti, toccando tutti i temi della cronaca italiana, dalla strage di Bologna al disastro di Tesero. In particolare, racconta i 27 anni di pontificato di Papa Giovanni Paolo II, seguendolo nelle uscite pubbliche e nei suoi momenti privati, restituendo una vera e propria foto-biografia di uno dei personaggi più significativi e carismatici della storia contemporanea. Questo lavoro sul Papa gli fece vincere il primo premio al World Press Photo nel 1988.

Il racconto e la rappresentazione di personaggi sono stati l’ambito in cui Gianni Giansanti preferiva fotografare; non solo il Papa, ma anche gli sportivi come Alessandro Del Piero, Ayrton Senna e Jacques Villeneuve, trasmettendo le loro storie di atleti e soprattutto di uomini.

L’umanità, infatti, è l’elemento conduttore delle storie che racconta, tale da stimolare la sua curiosità di fotografo e la voglia di testimoniare “i momenti veri”.

La sequenza delle fotografie in mostra vuole proporre la capacità di Gianni Giansanti di variare dalla cronaca al ritratto d’autore, al reportage e di porsi sempre senza giudizio di fronte a ciò che rappresenta, semplicemente scattando secondo un raro istinto giornalistico e una sensibilità, che rendono ancora oggi le sue fotografie di grande impatto emotivo e attualità.

La mostra è divisa in 4 sezioni:

l’affaire Moro

la cronaca italiana

i ritratti

i reportages

Si parte con il famoso scoop del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro, per passare alle fotografie che raccontano la cronaca italiana dal disastro di Tesero, la strage di Bologna, il Palio di Siena e poi la lunga sezione di ritratti (l’allora Cardinale Ratzinger, John Elkann sul tetto del Lingotto, il Presidente Pertini in vacanza, Italo Calvino, lo stilista Valentino nel suo studio e molti famosi sportivi).

Il percorso espositivo si conclude con la sezione dedicata ai grandi reportages: l’Africa, le Accademie Militari nell’ex Unione Sovietica, la carestia in Somalia, il capodanno tibetano e il Kumbha Mela in India.

In occasione della mostra sarà presentato il volume Gianni Giansanti, edizioni Contrasto, la prima opera completa che percorre il lavoro di una vita del grande fotogiornalista.

Il libro raccoglie il meglio della sua lunga e varia produzione, ed è diviso in tre sezioni che corrispondono ai grandi temi affrontati da Giansanti: ll nostro tempo/Cronaca, Protagonisti e Altrove.

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