Polirone è il nome del luogo che stava tra il fiume Po e il fiume Lirone. Un’isola, dunque. Nel mezzo della grande pianura. Quante volte Matilde di Canossa avrà pronunciato o pensato questo toponimo, collegato al monastero a lei più caro, quello dove aveva destinato di riposare il proprio corpo esanime per l’eternità. Polirone compie 1000 anni. A partire dal 5 Maggio 2007 mostre, concerti, convegni, grandi Eventi con Slow Food.

Ed è ancora lì, a stupire il viandante oggi come sempre, dal momento del suo concepimento nella mente del marchese Tedaldo, il terribile nonno della pia guerriera Matilde. Era una tiepida estate del 1007. Nato glorioso, Polirone per otto secoli accumula gloria, nel bene e nel male, tra trionfi spirituali e tragedie del destino. Fortuna economica per casa Gonzaga, signora di Mantova, Polirone ispira ed alimenta la sensibilità di abati illuminati, che affidano all’eccellenza artistica di ogni tempo il compito di tradurre in bellezza estetica la Sapienza di Dio. Giulio Romano crea per Gregorio Cortese una Basilica che è trionfo della luce; Antonio Begarelli popola le sue navate di trentatrè statue; il Correggio affresca un’intera parete del refettorio grande (è una recente scoperta). Le fabbriche sono imponenti e suggestive: i tre chiostri, la biblioteca, l’infermeria-foresteria, il refettorio, la Basilica, la cittadella monastica, il borgo.

Polirone nel Rinascimento diventa un mito europeo. I dintorni sono campagna, oratori e ville abbaziali, pievi matildiche, caseifici e corti agricole. L’opera di bonifica dei monaci è ancora oggi un tesoro nelle mani dell’uomo: una terra fertile che ha prodotto ricchezza e che vorrebbe ancora produrla. Le idrovore monumentali e storiche e altri manufatti rappresentano un memento straordinario per le giovani generazioni. Nel 2007 San Benedetto Po (oggi Polirone si chiama così) celebra il Millenario Polironiano con Manifestazioni che vogliono offrire il piacere delle Feste più belle, quando si indossano i vestiti più nuovi, o i meglio conservati, e si invitano gli amici, e quelli coi quali ci si vuole imparentare. Mostre, concerti, convegni, grandi Eventi con Slow Food.

Poi la tradizione delle Sagre, dell’enogastronomia particolare. A partire dal 5 Maggio 2007 – www.millenariopolironiano.it