Invitano allo strabiliante spettacolo di acque verdi, ulivi secolari, torbiere lucenti, morbide colline e filari ordinati che offrono la scenografia a rigeneranti soggiorni nel verde. Vera protagonista è la bicicletta, con cui spingersi a caccia di capolavori d’arte, della natura e del gusto. Passeggiate lungo il lago, itinerari d’acqua, sentieri nel bosco, piste ciclabili, antiche vie di pellegrinaggio, binari del treno, percorsi panoramici, vecchie carreggiate strappate all’abbandono… conducono tutti alla scoperta di Iseo, del suo lago e del meraviglioso territorio che lo lambisce, la Franciacorta. Un angolo bellissimo di Lombardia dove scrollarsi di dosso l’inverno è un gioco da ragazzi.

Aria salubre, dolci paesaggi che incantarono poeti e pittori, clima mite… ma anche infinite possibilità di praticare attività sportive all’aperto, a tutti i livelli. Vela, windsurf, nuoto, equitazione, golf, trekking e soprattutto bicicletta, con una fitta rete di percorsi dedicati a cicloturisti e biker.

Due ruote e via! Raccolti nella nuovissima brochure “Lago d’Iseo-Franciacorta. Itinerari cicloturistici”, realizzata dall’Agenzia Territoriale per il Turismo e disponibile presso gli uffici turistici e le strutture ricettive del territorio, i percorsi conducono alla scoperta di tutte le sorprese naturalistiche, storiche e architettoniche nascoste tra lago e colline, ma comunque a portata di qualsiasi bici. Gambe allenate e mountain-bike non sono indispensabili per esempio sulla Brescia-paratico, che in meno di 5 ore dalla città conduce alla punta meridionale del Sebino, addentrandosi tra i vigneti di Franciacorta. O lungo l’anello che percorre il perimetro di Montisola, la più grande isola lacustre d’Europa, attraverso uliveti e piccoli borghi di pescatori, o ancora lungo la Vello-toline che ricalca la vecchia litoranea a picco sul lago, con brevi gallerie buie che si aprono all’improvviso su paesaggi luccicanti. E nemmeno per effettuare l’intero giro del lago, che in 4 ore offre paesaggi sempre diversi lungo la sponda bresciana e quella bergamasca, né per affidarsi al corso del fiume Oglio da Paratico a Palazzolo. Gli stretti sentieri mai impegnativi ma comunque sterrati che si inoltrano nella vegetazione selvaggia e protetta delle torbiere del Sebino e ne tagliano le lame d’acqua richiedono invece pneumatici grossi. Per gli amanti delle sfide, infine, c’è il richiamo irresistibile delle piramidi di terra di Zone e del Monte Guglielmo e quello del percorso Gimondibike, che prende il nome dall’evento clou del calendario sportivo di Lago d’Iseo e Franciacorta.

Vecchio scarpone. Scarponcini o scarpe comode, bastone o racchette e la carta del territorio “Lago d’Iseo e Franciacorta. Itinerari turistici”, altro prodotto fortunato dell’Agenzia Territoriale e sempre disponibile negli uffici turistici e le strutture ricettive del comprensorio. E’ tutto quello che serve per incamminarsi lungo i sentieri che conducono alla conquista di panorami unici, scorci inattesi, insoliti fenomeni naturali e testimonianze antiche. Anche a piedi è naturalmente un must il giro il Montisola, tra “I borghi più belli d’Italia”, magari non limitandosi alla litoranea ma inerpicandosi fino al santuario della Ceriola, che regala una vista a 360° sul lago e attimi di pace. La stessa pace che accompagnava i pellegrini lungo l’Antica Strada Valeriana che, oggi restituita alla gloria originaria, parte ai margini di Iseo per condurre a Pisogne, all’imbocco della Valle Camonica. Un itinerario di fede disseminato di chiesette, monasteri, eremi, cappelle votive e sorprese, come la rara statua lignea della Madonna incinta custodita nel santuario di Gandizzano. Al cospetto di Madre Natura conducono invece il sentiero delle piramidi di terra di Zone, sopra il borgo lacustre di Marone, che svela in tutta la loro magia quelle che qui chiamano “le fate dei boschi”, ma anche la chiesa di San Giorgio con i suoi affreschi del ‘400, e il sentiero delle cascate nella Valle Gaina a Monticelli Brusati, in Franciacorta, che si insinua in un suggestivo canyon. Tra le altre mete di Franciacorta, anche il Parco della Santissima, oasi ricca di arte e storia su cui veglia l’antico convento domenicano, il Monte Orfano con i suoi saliscendi ammantati di vigneti, l’Orto Botanico di Ome, con area pic-nic e la possibilità di proseguire il cammino fino alle sorgenti del Gandovere.

Maratone…del gusto. Lungo questi e infiniti altri percorsi, irresistibili seduzioni gastronomiche attendono chi invece delle gambe preferisce allenare il palato e ancor più chi, con la fatica, si è meritato una golosa gratificazione. Questa è una terra di capolavori del gusto ancora poco noti, tutti da assaggiare. Dalle rive del lago alle colline di Franciacorta si rincorrono tradizioni culinarie di acqua e di terra. Così se i piatti forti del lago sono certamente la tinca al forno di Clusane e le sardine essicate al sole, conservate sott’olio e servite con la polenta, in Franciacorta non si può non mangiare il manzo all’olio. E proprio l’olio extravergine di oliva Sebino Dop, a produzione limitata e molto apprezzato dagli intenditori, è –insieme alle pregiate Bollicine di Franciacorta, ambasciatrici di questa terra e dell’Italia intera in tutto il mondo- il grande vanto agroalimentare di questi pendii, da sempre chiusi nell’abbraccio contorto di generosi ulivi secolari. Chi è in cerca di prodotti di nicchia non resterà deluso: dal salame di Montisola, prodotto artigianalmente, tagliato a punta di coltello e maturato con sapienza antica nelle cantine isolane fino ad assumere il tipico leggero sentore di affumicato, alla rara farina di mais di Castegnato macinata a pietra in un antico molino, passando per la Rét, salame di sola carne di coscia aromatizzata con spezie e vino di Franciacorta, che si è meritato la Deco (Denominazione di Origine Comunale) e formaggi unici come il Silter sebino-camuno o il Casolet delle malghe di Marone e Zone. Lungo la Strada del Vino Franciacorta e ovunque nella fertile campagna a ridosso del lago si incontrano accoglienti agriturismi, dove trovare “souvenir golosi”. E’ possibile acquistare prodotti nostrani, artigianali e genuini: salumi, formaggi, marmellate, conserve, miele, olio, vino, carni, piccoli frutti, ortaggi e dolci.

Due ruote e un paniere Su richiesta, si organizzano anche tour guidati del territorio in bicicletta e pedalate gastronomiche, alla volta di cantine e produttori dove assaggiare e acquistare il meglio della tradizione agroalimentare locale. Eventualmente la merce acquistata può essere recapitata all’arrivo, così da non appesantire la pedalata.

Info: www.agtiseofranciacorta.it