Da GIOVEDÌ 2 GIUGNO nel Padiglione Aeronavale del Museo, sarà esposto il LEONE DI CAPRERA, la goletta costruita nel 1880 a Montevideo da un gruppo di italiani immigrati in Uruguay, colpiti dalle imprese di Garibaldi negli stati sudamericani e in Italia.

A bordo di questa semplice nave a vela, Vincenzo Fondacaro, Orlando Grassoni e Pietro Troccoli affrontano l’Oceano Atlantico per portare all’eroe dei due mondi un pegno simbolico del loro sostegno, una raccolta di firme degli italiani in Uruguay.

Il Leone è un’imbarcazione piccola e semplice ma presenta alcune caratteristiche che la rendono in grado di affrontare un viaggio transoceanico. Nonostante le sue ridotte dimensioni è stata progettata una coperta in modo da proteggere le attrezzature e i viveri dalle onde impetuose dell’oceano e l’armamento con vele di taglio permette la navigazione di bolina, sfruttando così i venti anche quando sfavorevoli.

La goletta parte da Montevideo il 3 ottobre del 1880, naviga seguendo la costa fino a Recife in Brasile, attraversa l’Atlantico in circa 20 giorni arrivando a vista delle coste africane già il 4 dicembre e prosegue sino alle Canarie, che raggiunge il 9 gennaio. Dopo pochi giorni a Las Palmas, prosegue fino allo stretto di Gibilterra. Giunti a Malaga, i tre italiani sono costretti a una sosta forzata sulle coste spagnole per quasi 4 mesi. Riescono finalmente a ripartire grazie ad un vascello inglese che li traina fino a Livorno, dove arrivano il 9 giugno 1881.

Durante la permanenza a Gibilterra, Pietro Troccoli riceve il compito di un viaggio parallelo e raggiunge Garibaldi a Caprera per consegnargli l’album con le firme degli italiani residenti a Montevideo e a Buenos Aires.

Il Leone di Caprera arriva al Museo nel 1953 insieme alle collezioni del Civico Museo Navale Didattico di Milano, ospitato presso il Castello Sforzesco. L’imbarcazione viene esposta nei chiostri del Museo, dove rimarrà fino al 1995.

Il Leone torna a Milano nel 2011 in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, prima esposto presso la Galleria Vittorio Emanuele per quindi riunirsi alle raccolte del Civico Museo Navale Didattico, ormai parte integrante delle collezioni del Museo.

Il restauro della goletta è stato curato da ARIE (Associazione per il Recupero delle Imbarcazioni d’Epoca).

Il Leone di Caprera è la testimonianza del valore e dell’amor di patria di tre uomini coraggiosi e per questo si collega al percorso “15 OGGETTI PER 150 ANNI”, lo speciale itinerario inaugurato lo scorso 17 marzo per celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Il percorso raccoglie alcune delle invenzioni, delle scoperte, delle ricerche, delle tecnologie e delle industrie italiane che negli ultimi 150 anni hanno contribuito a cambiare il nostro modo di vivere quotidiano e il nostro modo di guardare e conoscere il mondo. Un viaggio attraverso le storie e i personaggi che hanno rappresentato importanti momenti di svolta, tra brevetti contesi, grandi riconoscimenti mondiali, sperimentazioni in laboratorio e produzione industriale.

Nella giornata di giovedì 2 giugno sarà possibile partecipare a visite guidate per rivivere la traversata del Leone di Caprera e scoprire il percorso “15 oggetti per 150 anni” tra gli oggetti del Dipartimento trasporti.

Nelle giornate di sabato 4 e domenica 5 giugno visite guidate al percorso “15 oggetti per 150 anni” tra gli oggetti del Dipartimento comunicazione per scoprire il telefono di Antonio Meucci, il settore equatoriale di Jeremiah Sisson e il detector magnetico di Guglielmo Marconi realizzato in una scatola di sigari.

In collaborazione con: Comune di Milano – Cultura; Raccolte Storiche Palazzo Moriggia Museo del Risorgimento.

L’iniziativa rientra nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Il Museo partecipa alla manifestazione internazionale “MUSEUM SHIPS WEEKEND”nelle due giornate di SABATO 4 E DOMENICA 5 GIUGNO, verranno attivate stazioni radio presso Navi e Sommergibili museo di tutto il mondo, che scambieranno messaggi di amicizia e di stimolo alla valorizzazione del patrimonio culturale.

Durante le due giornate, attraverso una postazione di radio trasmettitori, i visitatori potranno inviare messaggi dalla Nave Scuola Ebe a migliaia di altre Stazioni in Italia e in altri Paesi.

L’evento celebra anche la ricorrenza del 150° anniversario della costituzione della Marina Militare che utilizzò il brigantino-goletta quale Nave Scuola Nocchieri.

Il collegamento via radio a onde corte, usato dai sottomarini per le comunicazioni a distanza, è reso possibile grazie ad ARI (Associazione Radioamatori Italiani), ARMI (Associazione Radioamatori Marinai Italiani) e alla Marina Militare. L’evento rientra nell’ambito della manifestazione internazionale promossa e organizzata dai Radioamatori americani che curano la stazione radio restaurata a bordo delle Corazzata “New Jersey” (maggiori informazioni disponibili sul sito www.nj2bb.org).

Con l’avvicinarsi dell’estate il MUSEO E NESTLÉ GELATI MOTTA DEDICANO UN INTERO FINE SETTIMANA DI ATTIVITÀ AL MONDO DEL GELATO all’interno dell’i.lab alimentazione per scoprire insieme come si prepara, che cosa contiene e perché presenta una forma così cremosa.

Il gelato è un alimento che apporta all’organismo proteine, glucidi, grassi, sali minerali e vitamine. Per il suo valore nutrizionale è tra i prodotti consigliati per la merenda.

Attività interattive nel laboratorio intratterranno i piccoli partecipanti che avranno la possibilità di conoscere, divertendosi, a che cosa servono l’aria e il freddo nella preparazione di un gelato o a preparare miscele gelate e cremose.

Il programma dettagliato e aggiornato delle attività offerte è disponibile all’indirizzo www.museoscienza.org/attivita/weekend.asp

Tutte le attività sono incluse nel biglietto d’ingresso al Museo, ad eccezione della visita guidata al sottomarino S-506 Enrico Toti (per maggiori informazioni vedi riquadro sotto).

Se non è diversamente indicato, le attività sono prenotabili solo all’infopoint del Museo il giorno della visita, fino a esaurimento posti (max 2 attività al giorno per persona).