La IV edizione della manifestazione a cura di nudoecrudo teatro si svolgerà a Villa Arconati di Bollate, sede della nuova Residenza Teatrale SUBURBIA. Tre giorni di performance, mostre e intrattenimento: tra gli spettacoli in programma anche il nuovo lavoro teatrale di Giuseppe Battiston.

Dopo il primo triennio di attività (2006-2008), durante il quale SUBURBIA festival ha abitato gli spazi del borgo di Castellazzo, per scrutare la sky-line urbana e i suoi scenari post industriali – dal nuovo polo fieristico di Rho-Pero al Parco delle Groane – la manifestazione creata da nudoecrudo teatro si sposta nella suggestiva Villa Arconati.
Con questa quarta edizione del festival si apre così un nuovo capitolo del percorso artistico di nudoecrudo teatro che ribadisce ancora una volta l’attenzione al territorio entro cui opera, sia attraverso un rapporto privilegiato con il suo pubblico e la comunità, sia proponendosi come interlocutore per le altre giovani realtà artistiche del luogo. Una progettualità che si realizza prima di tutto con la nuova Residenza Teatrale Suburbia di Villa Arconati.

“E’ un anno in bilico, questo. Anno di crisi e di tremori, speranze e cambiamenti. Su questo terreno incerto poniamo le basi del nostro progetto ambizioso, leggero e fragile. Una residenza teatrale. Un luogo fisico e mentale in cui artisticamente creare, in cui incontrare il pubblico, in cui accogliere e dare casa ad altri artisti.

In una società in cui la competizione e il profitto determinano chi affonda e chi rimane a galla,
in cui la smania di consumo non pare arrestarsi neppure di fronte all’esaurimento di ogni risorsa economica ed ecologica,
in cui l’essere umano cede alla paura di ciò che non conosce trincerandosi dietro gabbie più o meno dorate,
ci ostiniamo a promuovere la pratica di qualcosa che non ha prezzo,
di un sogno che si trova a fare i conti con i propri limiti concreti,
di un’arte che vive della curiosità, dell’incontro e dello scambio,
di un desiderio che ha il coraggio di emergere dall’oscurità in un bagliore di luce.
Il teatro.

Il 2009 inaugura una direzione inedita del SUBURBIA festival. Numerosi saranno gli artisti che lo attraverseranno, mostrando non solo spettacoli, ma anche frammenti della propria ricerca, esiti di laboratori, work-in-progress e studi.
Una panoramica sul mondo del teatro più vasta e dai confini meno definiti per affondare lo sguardo più in profondità nel processo della creazione artistica”.

nudoecrudo teatro
Suburbia Residenza Teatrale

IL FESTIVAL

L’edizione 2009 di SUBURBIA festival – realizzata con il sostegno del Comune di Bollate, del Comune di Arese, del Polo Insieme Groane, di Progetto ETRE di Fondazione Cariplo e dell’Associazione Comunitaria Nord Milano – si svolgerà da venerdì 26 a domenica 28 giugno. Per tre giorni la settecentesca Villa Arconati ospiterà 10 performance, 2 mostre, uno spazio giochi animato per i più piccoli, e due laboratori teatrali. Ma il festival offrirà anche l’occasione per visitare le meravigliose – e nascoste – stanze della “Villa di delizia” milanese.

26 GIUGNO 2009
L’inaugurazione della prima giornata spetta allo spettacolo TEBE – macchine enarmoniche per monologhi tragici, esito di un laboratorio condotto proprio in Villa durante la settimana precedente il festival (dal 22 al 26 giugno), da Antonello Cassinotti e Davide D’Antonio. Lo spettacolo, inserito in LUOGHI COMUNI – 15 Residenze Teatrali in giro per la Lombardia (Progetto dell’Associazione E.T.R.E.), indaga i vari aspetti della macchinazione scenica reinterpretando alcuni testi della tragedia classica greca e rinnovando la tradizione del rito collettivo teatrale.
Ospite d’eccezione di questa edizione è Giuseppe Battiston che presenta il suo ultimo lavoro, Orson Welles’ Roast, ispirato al maestro del cinema americano; lo spettacolo è un “arrosto”, ovvero, secondo la tradizione anglosassone, un feroce panegirico che i potenti e le celebrità si auto infliggono per celebrare le grandi occasioni.
La giornata si conclude con Ilinx Officine Artistiche che presentano ATA Azienda Traghettatori d’Anime – Ilinx Machine: un singolare “tra.passaggio” che tre surreali personaggi offrono sulla loro autovettura a ignari spettatori. Un viaggio reale che poco alla volta acquista contorni sognanti e misteriosi.

27 GIUGNO 2009
Nella seconda giornata di festival, a fare gli onori di casa sarà proprio la compagnia residente: nudoecrudo teatro presenta, nelle Cantine di Villa Arconati, uno studio della durata di 20 minuti dal titolo L’Isola – una storia di tutti i giorni, tratto dal libro di Armin Greder, favola lirica e livida sui temi dell’esclusione e dell’accoglienza. Dato il clima fresco umido delle Cantine della Villa si consiglia un abbigliamento adeguato.
La coreografa Barbara Toma interpreta Studio per ritratto#2, un piccolo solo che racconta una donna di oggi; lo studio è uno dei quadri che andranno a completare la composita fotografia della condizione femminile di oggi a cui Barbara Toma sta attualmente lavorando.
Dalla danza alla grande drammaturgia italiana con Cleopatràs di Giovanni Testori che Arianna Scommegna interpreta in forma di lettura scenica per A.T.I.R. il primo dei “tre lai” del drammaturgo lombardo racconta l’addio alla vita di una Cleopatra delirante e ancora appassionata.
A fine serata, tornano anche gli attori di Ilinx Officine Artistiche con i loto Traghettatori d’Anime.

28 GIUGNO 2009
La domenica di SUBURBIA festival_09 comincia dalle 16,30 con la Cooperativa Sociale Alekoslab e il loro Ludobus, il furgone che porta il gioco ovunque e si rivolge a bambini e bambine, ragazzi e ragazze dai 3 ai 99 anni.
Contemporaneamente, nella Sala del Cigno della Villa, gli attori di QUI e ORA Residenza Teatrale interpretano alcune famose favole in occasione della mostra delle fiabe e delle sedie di Marco Muzzolon.
Ha il gusto della favola noir anche la messinscena del capolavoro di Goethe, Faust, firmata da ARTEATRO. Bell’esempio di come il teatro di figura sappia essere evocativo e magico, lo spettacolo è affidato interamente ai burattini.
Gli ultimi due spettacoli in programma sono i vincitori del bando di concorso Up_neA 2009 che da tre anni nudoecrudo teatro rivolge alle giovani realtà attive sul territorio nell’ambito artistico e sociale.
La compagnia CARTANIMA ha vinto il bando di quest’anno con Certificato d’esistenza in vita, un lavoro intenso che affronta temi attuali come il rapporto tra sofferenza ed eutanasia e la richiesta di rispetto per la dignità umana. Vincitore ex-equo, Radicetimbrica Teatro presenta infine Ho il cuore dappertutto, spettacolo sul corpo, sul pulsare segretissimo del desiderio, sulla ribellione emotiva e la paura di essere giudicati.

EVENTI COLLATERALI: LE MOSTRE
Accanto alle performance, durante tutto il periodo della manifestazione, SUBURBIA festival_09 ospita due mostre: Marco Muzzolon trasforma sedie in fiabe e viceversa nella sua delle fiabe e delle sedie – istallazione sull’immaginario rapporto tra le fiabe e le sedie, mentre Luca De Marinis ricrea in Villa le sue suggestive audio(s)culture.

FESTIVAL, MA ANCHE LUOGO DI FORMAZIONE
Durante la manifestazione Villa Arconati è inoltre sede di due laboratori teatrali. Antonello Cassinotti e Davide D’Antonio conducono TEBE – macchina enarmonica per monologhi tragici il cui lavoro finale è presentato in anteprima proprio al festival. La coreografa Barbara Toma conduce il workshop intensivo di teatro-danza A nervi scoperti (26 e 27 giugno) che si rivolge a chiunque, danzatori e non che abbiano voglia di sperimentarsi in questa disciplina e soprattutto di mettersi in gioco.

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

Dove: Villa Arconati, Via Fametta, 1 – Castellazzo di Bollate MI
Tel.: 320.6307029
Sito internet: www.nudoecrudoteatro.org/www.suburbiafestival.org
Info: [email protected]/[email protected]

COSTI

Venerdì 26 e Sabato 27 giugno
Intero € 10,00
Ridotto € 5,00*

Domenica 28 giugno
Ingresso unico € 3,00

*residenti a Bollate, under 26, over 60, soci nudoecrudo teatro

* * *

SPETTACOLI IN PROGRAMMA

NUDOECRUDO TEATRO
Cantine di Villa Arconati
Posti limitati, prenotazione obbligatoria
21 giugno, h. 18.30 – h. 19.15 e h. 20.00
27 giugno, h. 21.15 e h. 22.30

L’isola.
Una storia di tutti i giorni

Primo studio – durata 20′
Da L’isola di ARMIN GREDER, ed. Orecchio Acerbo 2008

Scrittura scenica di Alessandra Pasi
con Franz Casanova e Alessandra Pasi

sonorizzazione e illuminazione Luca de Marinis
elementi grafici Filippo Fossati

L’idea di una trasposizione teatrale delle graphic novels di Greder nasce dall’affinità tra la nudità crudele della sua arte e la poetica essenziale di nudoecrudo teatro. Dalla continuità tematica e stilistica tra le due storie pubblicate in Italia da Orecchio Acerbo si fa largo l’idea di allestirle in un dittico: due fiabe contemporanee e quasi contemporaneamente come due atti di un’unica opera.
Il primo studio indaga L’Isola, una lirica e livida favola dell’esclusione.
Una storia di tutti i giorni che mette in scena la parabola dell’immigrazione clandestina.
“Un mattino, gli abitanti dell’isola trovarono un uomo sulla spiaggia. L’uomo li vide e si alzò in piedi. Non era come loro.”
Così si apre la vicenda dello straniero senza nome che, solo e sperduto, approda all’isola degli uomini massicci e floridi. Mai accolto, è raccolto solo per l’insistenza di qualche anima pia e poi semplicemente rimosso, relegato in un luogo ai margini della società.
Ma, a volte, il rimosso ritorna.

Dato il clima fresco umido delle Cantine si consiglia un abbigliamento appropriato.

RESIDENZA TEXTURA E RESIDENZA IDRA
in collaborazione con PROGETTO ARTIGIANI 2009
Sala del Museo di Villa Arconati
26 giugno, h. 21.15

Performance finale del laboratorio
TEBE – macchina enarmonica per monologhi tragici
percorso laboratoriale con esito finale inserito in
LUOGHI COMUNI – 15 Residenze Teatrali in giro per la Lombardia
Progetto dell’Associazione E.T.R.E.

Il progetto è realizzato nell’ambito del Progetto Europeo Thalassia of myths, sostenuto dal Teatro Stabile di Innovazione Stalker Teatro/officine Caos (Torino).

Lo spettacolo, inserito in LUOGHI COMUNI – 15 Residenze Teatrali in giro per la Lombardia è l’esito di un laboratorio in cui è stato approfondito il rapporto tra creazione individuale improvvisata e composizione istantanea all’interno di un coro.
I performer protagonisti non sono solo attori, ma anche artisti provenienti da altri campi espressivi che hanno sperimentato la propria creatività in una dimensione di socialità.
Il lavoro fisico nello spazio è stato il motore attraverso cui indagare i vari aspetti della macchinazione scenica: testo, musica, movimento e coro. Sollecitati con stimoli codificati e agiti in libera improvvisazione dal coreuta, i performer danno vita a espressività concordate sia fisiche che vocali ed esplorano tutti i parametri legati alla presenza in scena, ricercando il giusto equilibrio tra i diversi impulsi emotivi che condizionano la creazione lirica e poetica.
I testi delle tragedie classiche e l’immagine della mitica città di Tebe diventano dimensione ideale entro cui sperimentarsi e con cui confrontarsi, rielaborando così una nuova tradizione del rito collettivo teatrale.

GIUSEPPE BATTISTON
Cortile dei Nobili di Villa Arconati
26 giugno, h. 22.15

Orson Welles’ Roast
scritto da Michele De Vita Conti e Giuseppe Battiston
con Giuseppe Battiston
regia Michele De Vita Conti
aiuto regista Elia Dal Maso

musica originale Riccardo Sala

produzione FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA
in collaborazione con IMAIE

Abbiamo provato ad evocare il grande maestro, per avere occasione di rendergli omaggio. E la forma migliore per farlo, ci è sembrata quella del “roast” che potremmo tradurre più che letteralmente “arrosto”, come “elogio al contrario”.
Un feroce panegirico che i potenti e le celebrità, soprattutto nei paesi anglosassoni, si auto infliggono, tramite amici e colleghi, per celebrare le grandi occasioni.
Abbiamo cercato anche di immaginare come sarebbe un breve incontro con Orson Welles, se potesse, solo per un’ora, tornare a stare tra noi. Ci parlerebbe della sua vita, dei suoi film, della sua meno conosciuta carriera teatrale? Ci svelerebbe qualche segreto della sua tecnica straordinaria o spenderebbe tutto il tempo a disposizione a raccontare aneddoti esilaranti? Scaglierebbe, indignato, invettive contro i nemici di allora e gli orrendi tempi moderni o ne sorriderebbe bonariamente? Probabilmente tutto questo e chissà cos’altro ancora.
Ci piace ricordarlo così. Genio infinito e grandissimo cialtrone. Senza nulla da nascondere, con ancora moltissimo da offrirci, per sempre in grado di stupirci.

ILINX OFFICINE ARTISTICHE
Ritrovo ingresso di Villa Arconati
26 giugno, h. 21.00 – h. 21.45 – h. 22.30 e h. 23.15
Massimo 4 spettatori a replica, prenotazione obbligatoria

ATA Azienda Traghettatori d’Anime – Ilinx Machine
impasto Cristiano Sormani Valli
progetto di Nicolas Ceruti e Cristiano Sormani Valli

corpo e voce Nicolas Ceruti, Mariarosa Criniti e Cristiano Sormani Valli

“La finzione del teatro entra nella realtà, la trasforma. La scena è paesaggio vero e proprio. Artificiale o naturale che sia. I due parabrezza, i quattro finestrini, sono schermi, occhi che danno
sul mondo. Ma è dentro che succede. Voi, la macchina e la faccenda. La realtà si trasformerà”.

Lo spettacolo è pensato per quattro spettatori, ospiti sulla macchina di Ilinx, che li porterà realmente attraverso le vie della città.
Gli attori di A.T.A., Azienda Traghettatori Anime, avranno il compito di scortare i passeggeri nel loro “tra.passaggio”. Ma ben altro si tratta che di una gita in automobile. Chi sono realmente i tre accompagnatori? Il Nero, capo collerico e rigoroso, la Rossa, sensuale e santa, e il Bianco, guidatore silenzioso e riservato che nasconde molto più buon senso di quanto lasci immaginare. Tre personaggi diversi eppure contaminati e complementari tra loro, poiché ciascuno di loro descrive un aspetto dell’animo umano che richiama gli altri. Come nel simbolo Tai-ji taoista: nel cerchio bicolore, il bianco contiene un puntino di nero, il nero un puntino di bianco.
Gli ignari spettatori-ostaggi scopriranno poco alla volta quale sia il loro ruolo e dove in realtà A.T.A. li stia conducendo. Dentro un sogno? Attraverso i luoghi del sacro e del mistero? O forse ancora più in là: erroneamente creduti trapassati, potrebbero essere solo all’inizio di un’avventura surreale che li condurrà in uno spazio di confine, nell’attesa che “Lui” faccia la sua comparsa.

BARBARA TOMA
Sala del Museo di Villa Arconati
27 giugno, h. 21.45

Studio per ritratto#2
ideato, diretto e interpretato da Barbara Toma
produzione robabramata

“Il corpo e’ il nostro comune denominatore e il teatro dei nostri piaceri e dei nostri dolori. Attraverso esso voglio esprimere chi siamo, come viviamo e come moriamo”. (Kiki Smith)

“Alla fine non faccio altro che cercare di placare la mia continua voglia di indagare gli esseri umani , e voglio farlo come meglio posso”.

Il lavoro recente della coreografa Barbara Toma nasce dalla volontà di fotografare la condizione della donna odierna, sullo stimolo di incontri avuti con donne diverse, protagoniste del teatro e non solo, tutte di età e culture differenti.
Per ciascuna di loro, la coreografa crea un piccolo solo, un ritratto che descrive una storia, ispirata ora alla letteratura ora alla cronaca; ma dietro ciascun personaggio si coglie anche uno specifico aspetto della psicologia umana. Il risultato è una serie di quadri performativi che compongono una significativa “città delle donne” in continua evoluzione, fortemente condizionata anche dallo spazio scenico che la ospita. L’insieme di queste performance confluiranno nella nuova produzione della compagnia robabramata, diretta della stessa Toma, che debutterà nel 2011. A SUBURBIA festival_09 Barbara Toma presenta, in forma di studio, uno dei ritratti su cui sta lavorando.

A.T.I.R. Associazione Teatrale Indipendente per la Ricerca
Cortile dei Nobili di Villa Arconati
27 giugno, h. 22.45

Cleopatràs (studio)
di Giovanni Testori
con Arianna Scommegna
regia di Gigi Dall’Aglio

…dell’immana che fui io me Cleopatràs,
qui, in del magno teatro
e in sulla terra intrega,
cosa de mai ce resteràs?
Nigotta?
Nigottàs?
(Giovanni Testori)

Cleopatràs è il primo dei “Tre lai” di Giovanni Testori pubblicati postumi nel 1994. Si tratta di tre lamenti di morte che altrettante figure femminili – Cleopatra, Erodiade (Erodiàs) e la Madonna (Mater Strangosciàs) – rivolgono al loro amato.
Dietro questa dimensione estrema di congedo, di fronte alle domande fondamentali sul proprio destino di morte, il personaggio intona un canto sfrenato alla vita. In particolare Cleopatràs attraversa tutti gli stadi del rimpianto per la perduta vitalità; sono infatti gli elementi concreti della vita ad ossessionare la mente allucinata della morente: i cibi, le bevande, i vestiti, le canzoni, le vacanze…e la propria terra, quel regno d’Egitto che nella riscrittura testoriana diventa parola di uno spicchio di Lombardia tra i due rami del lago di Como.
Nucleo centrale del monologo è un percorso nel tempo e nello spazio, attraverso una serie di tappe nei luoghi d’infanzia: un viaggio nella memoria alla ricerca di un’età perduta, la cui forza evocativa poggia sull’uso sapiente di una lingua entrata di diritto nella storia del teatro italiano.

COOPERATIVA SOCIALE ALEKOSLAB
Giardini di Villa Arconati
28 giugno, dalle 16.30 alle 19.30

Ludobus

Ludobus è un furgone che porta il gioco ovunque e propone attività che stimolano il corpo, con l’uso di pedalò, carretti e vari altri generi di ciclo, ma anche il cervello con indovinelli e rompicapo.
Giochi di movimento e ozio creativo, biliardini, calcetti, piste per le biglie fino ai travestimenti con costumi per tutte le taglie e le età: Ludobus spazia dagli intrattenimenti di stampo tradizionale a quelli inventati seguendo il gusto del momento.

Il ludobus è per tutti, perché solo chi gioca è vivo.
Il ludobus promuove il diritto al gioco e contribuisce a ridisegnare spazi urbani, prospettando soluzioni capaci di includere tutta la comunità.
Il ludobus favorisce l’incontro tra diverse generazioni, tra lingue e culture differenti.
Il ludobus di Alekoslab Cooperativa Sociale è socio di Ali per giocare, Associazione Italiana dei ludobus e delle ludoteche.

In collaborazione con
QUI e ORA Residenza Teatrale
Sale del Cigno di Villa Arconati
28 giugno, h. 17.00 – h. 17.30 – h. 18.00 e h. 18.30

Lettura di Fiabe
in occasione della mostra DELLE FIABE E DELLE SEDIE
installazione sull’immaginario rapporto tra le fiabe e le sedie
di Marco Muzzolin

Tutt’altro che inanimati, gli oggetti raccontano storie incredibili. Le opere di Muzzolon – sedie tramutate in fiabe – riecheggiano dei miti della nostra infanzia: Mignolina, il soldatino di stagno, Pinocchio, Jack e i suoi fagioli magici…
In occasione della mostra che l’artista allestisce a SUBURBIA festival_09, in collaborazione con la Residenza Teatrale QUI e ORA, alcuni interpreti daranno voce a quei protagonisti, aggirandosi tra le sculture evocative di Muzzolon e rileggendo con sensibilità e gusto moderno le fiabe di ieri e di oggi.

ARTEATRO
Giardini di Villa Arconati
28 giugno, h. 19.00

Faust
di Goethe
con Betty Colombo e Enrico Colombo
regia di Carlo Formigoni

Evento realizzato nell’ambito di
LUOGHI COMUNI – 15 Residenze Teatrali in giro per la Lombardia
Progetto dell’Associazione E.T.R.E.

“Faust, il nostro eroe, non esita a firmare un patto con il Diavolo nel tentativo di superare i limiti di ciò che è umano: lui, scienziato e letterato onorato da tutti, disprezza se stesso.
Il suo viaggio lo porterà a sperimentare la sensualità e l’amore per una ragazza, ma la sua insoddisfazione e il suo tendere alla conoscenza assoluta lo trascinerà, insieme all’amata, in un tragico finale: è da qui che avrà inizio una maturazione umana che dovrà percorrere ancora un lungo e faticoso cammino per trasformarsi finalmente in forza positiva e costruttiva.
Col mezzo estraniante del burattino, abbiamo cercato di rendere questa problematica utilizzando il testo dell’ Urfaust, cioè la prima stesura che fece Goethe nel 1750, dopo essere stato colpito proprio da una rappresentazione di burattini”.
(Carlo Formigoni)

Il capolavoro di Goethe viene reinterpretato da burattini che, calati in una scenografia neutra ed rigorosa, sottolineano gli aspetti poetici, comici e tragici dell’opera. L’essenzialità e la forte stilizzazione che caratterizza la messinscena rispecchia la poetica e lo stile della compagnia Arteatro.

CARTANIMA
Sale del Museo di Villa Arconati
28 giugno, h. 21.30

Certificato di Esistenza in Vita
di Andrea di Cianni
con Albero Genovese e Elena Giussani

vincitore ex-equo del bando di concorso Up_neA 2009 – della stessa sostanza dei sogni
a cura di nudoecrudo teatro

Con questo spettacolo, la compagnia Cartanima affronta il tema attuale dell’eutanasia, la “buona morte”. Un dibattito acceso e delicato tra opposti fronti: quello dei sostenitori, convinti che l’uomo sia padrone del proprio destino, e quello dei contrari, incapaci di concepire la possibilità di decidere della morte propria o altrui, essendo la vita un bene indisponibile.
Senza porre questioni di coscienza, lo spettacolo di Cartanima solleva il dubbio se sia giusto o meno essere obbligati a vivere nell’ingiustizia. In uno spazio chiuso, composto da bottiglie di plastica, involucri d’acqua simbolo di vita bloccata, i personaggi si muovono sognando la libertà e la dignità. Il protagonista Enrico, quarantenne tetraplegico, bloccato in un letto da diciotto anni a causa di un incidente è agitato da dubbi e domande.
“A chi appartiene la tua vita? A Dio, risponderà qualcuno, ma è una risposta che non può avere forza di legge: può governare le scelte del credente, non del cittadino scettico e dell’ateo. A parlare in nome di un Dio è sempre un uomo, infatti, pertanto la tua vita appartiene a te, oppure a un altro uomo. Ma in questo caso sarebbe schiavitù”.
La sofferenza di Enrico non ha nulla di glorioso, è dolore subdolo, indifferente e senza eco. Agnese, la moglie, lascia tutto per amore del marito; le loro giornate scorrono lente accompagnate solo dal sottofondo della televisione, compagna ciarliera.
“Noi non vogliamo dire se l’eutanasia sia giusta o sbagliata – scrive Andrea Di Cianni – ci interessa dar voce a chi è troppo spesso inascoltato, perché non va in tv, non urla e non è visibile perché costretto in un letto. Sono persone, anime, che viaggiamo solo di notte, nei sogni”.

RADICE TIMBRICA TEATRO
Cortile dei Nobili di Villa Arconati
28 giugno, h. 22.30

Ho il cuore dappertutto
con Cinzia Chiodini, Luca Colombo, Diego Invernizzi, Anna Lidia Molina, Tommaso Monza, Chiara Savoia, Daniel Antonio Tummolillo

Selezione Premio Scenario 2007

vincitore ex-equo del bando di concorso Up_neA 2009 – della stessa sostanza dei sogni
a cura di nudoecrudo teatro

Uno spettacolo che non riesce a “prender corpo” e viene interrotto dall’attrice che lo recita a causa di un diffuso malessere impossibile da localizzare. Attori che senza più risorse si lasciano trafiggere dallo sguardo dell’altro.
Perduta la storia, smarrito il filo, confuso il senso dell’azione, la prepotente intelligenza del corpo ha il sopravvento, svelando conflitti, condizionamenti, rituali moderni.
Così, come la mente si organizza per essere efficiente e produttiva, il corpo si organizza per la sofferenza, per la complicazione, per l’annullamento del suo linguaggio.
Lo spettacolo intende alludere alle qualità del corpo grazie alla presenza sulla scena di corpi diversi e imperfetti, che si svelano, piangono, ridono, parlano e che possibilmente non recitano.
In un tempo fatto di teste a cui si impone di aggiungere un corpo senza sorprese, di plastica, profumato e levigato, privo di gonfiori addominali, Ho il cuore dappertutto diventa l’ideale contenitore di ogni sbavatura, di ogni intima e inspiegabile poesia, il contenitore dei conflitti e delle debolezze del quale non sta bene parlare… Il pulsare segretissimo del desiderio, della ribellione emotiva alla paura di essere giudicati.
EVENTI COLLATERALI IN PROGRAMMA: LE MOSTRE
in programma per tutta la durata del festival

MARCO MUZZOLON
Sale del Cigno di Villa Arconati
Dal 21 al 28 giugno

delle fiabe e delle sedie
installazione sull’immaginario rapporto tra le fiabe e le sedie

“Mi piacciono le sedie, mi incuriosiscono, soprattutto quelle vecchie e un po’ malandate, perché credo che abbiano molte cose da svelare. Anche le fiabe mi affascinano, mi piace sedermi e leggerle”.
(Marco Muzzolon)

Una sedia è a forma di zucca. Quella invece sembra una palla di cannone con quattro gambe e uno schienale. A una sedia manca una gamba, come al soldatino di stagno della fiaba di Andersen. Quella con il naso è la sedia di Pinocchio e quella con la spalliera che arriva fino al soffitto è la sedia di Jack e il fagiolo magico…
Le sedie sono importanti: per ascoltare, per vedere, per raccontare, per scrivere…
Ma da una sedia può nascere una storia? È possibile che una fiaba si trasformi in sedia e una sedia si trasformi in fiaba? Il narratore è andato via, ma la storia è rimasta sulla sedia.
Queste sedie sono tutte nate da fiabe famose che tutti conoscono: il gioco sta nel riconoscerle, ricordarle e rileggerle una volta tornati a casa.
L’unica sedia/fiaba che non si vede è quella di Peter Pan. Eppure c’è…

Il lavoro è dedicato a Gianfranco Bella, amico, poeta, viaggiatore instancabile, maestro di storie.

EXTRAFONIA
Sale del Cigno di Villa Arconati
Dal 21 al 28 giugno

audio(s)culture
di Luca De Marinis

Nel suono si nasce e si vive immersi per tutta l’esistenza, per quanto del suono, per lo più, non si abbia coscienza.
Audio(s)culture è un’esperienza emozionale, un viaggio uditivo attraverso paesaggi sonori per prendere consapevolezza del senso più inconscio.

SUBURBIA festival_09

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

Dove: Villa Arconati, Via Fametta, 1 – Castellazzo di Bollate MI
Tel.: 320.6307029
Sito internet: www.nudoecrudoteatro.org/www.suburbiafestival.org
INFO: [email protected]/[email protected]

COSTI

Venerdì 26 e Sabato 27 giugno
Intero € 10,00
Ridotto € 5,00*

Domenica 28 giugno
Ingresso unico € 3,00

*residenti a Bollate, under 26, over 60, soci nudoecrudo teatro