Il primo appuntamento è stato organizzato e ideato in stretta collaborazione con il Comune di Viadana, assessorato alle Attività Produttive, la Pro Loco, i Commercianti e la Cantina sociale di Viadana. “L’esaltazione delle caratteristiche organolettiche attraverso l’abbinamento ai piatti e prodotti tipici della zona sono i metodi e i messaggi che con questo Festival vogliamo esaltare” affermano Gianni Borselli e Giorgio Baraldi, rispettivamente presidenti della ‘Strada dei vini e sapori mantovani’ e del ‘Consorzio volontario del lambrusco mantovano doc’ che, con il patrocinio e il sostegno della CCIAA di Mantova e della Provincia di Mantova, assessorato all’Agricoltura, si sono messi insieme per celebrare un’eccellenza mantovana conosciuta in tutto il mondo.

Il Lambrusco Viadanese-sabbionetano, sotto zona del Lambrusco mantovano doc è corposo e autentico come le terre dove cresce e ha una propria specificità legata alle caratteristiche di terreni argillosi, ricchi di umidità, strappati solo in tempi relativamente recenti al dominio dei fiumi. Più nero e più pieno del lambrusco dell’Oltrepò mantovano, l’altra sottozona ,accompagna con il suo sapore denso una cucina locale tutta giocata sulla stagionalità di alcuni prodotti: il melone, la zucca, le lumache e le mostarde oltre che il formaggio, il Grana Padano. Raramente in questa zona i vigneti sono organizzati in funzione di coltivazioni estensive o di produzioni industriali: i filari paralleli, talvolta soltanto 4 o 5, spesso impiantati a cortina semplice, sono un retaggio della dimensione della corte e delle sue colture integrate, dei tempi in cui il vino si produceva per gli usi della famiglia e soltanto una parte veniva venduta all’esterno. Così le viti talvolta ancora accompagnate agli alberi, sono una presenza costante nel Viadanese un’area che ha ottenuto il riconoscimento a Doc nel 1999. Il Lambrusco qui è da sempre parte integrante della tavola.

Dal bevr’in ven, antipasto e primo insieme che oggi si serve soprattutto con gli agnoli; al melone e salame; alla zucca che con le mostarde costituiscono il trittico degli ingredienti del piatto mantovano più famoso, i tortelli di zucca. Il trionfo dei sapori delle terre nere del viadanese che si celebra ancora oggi nel rito collettivo della sagra, momento di riunione familiare, legame con le devozioni tradizionali non può che concludersi nella festa della tavola, per la quale si prepara, anche con settimane di lavoro, il meglio della produzione dell’annata.

Ecco perché il 28 e il 29 aprile a Viadana e il 25 e il 26 agosto a San Benedetto Po: nelle due “capitali” delle due sottozone del lambrusco mantovano doc. A Viadana sarà celebrata la fine di quei 3 mesi ideali per il lambrusco che a fermentazione naturale, come quello prodotto in queste zone, con la luna giusta, viene imbottigliato per il consumo dell’anno. A fine agosto, invece, in quel di San Benedetto Po sarà celebrata l’inizio della vendemmia. Dalla pianta alla tavola: i due momenti clou che segnano l’inizio e la fine del re rosso delle bollicine.

Per informazioni e prenotazioni: Comune di Viadana, tel. 0375. 786214-244 [email protected]; Strada dei vini e sapori mantovani, tel. 0376. 234420 www.mantovastradaviniesapori.it