Immaginare un futuro migliore facendo tesoro della dura lezione impartita dalla pandemia: cambiare è necessario. È con questa consapevolezza che il Food&Science Festival torna a Mantova e online dall’1 al 3 ottobre 2021 per riflettere sulla Nuova Stagione, raccontando le tante e multiformi declinazioni del nuovo a cui siamo chiamati a rispondere e adattarci. Promosso da Confagricoltura Mantova, ideato da FRAME – Divagazioni scientifiche e organizzato da Mantova Agricola con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Ministero della Transizione Ecologica, Regione Lombardia, Comune di Mantova, Camera di Commercio di Mantova e Fondazione BPA Poggio Rusco come partner istituzionali, il Festival dedicherà la quinta edizione al racconto accurato e preciso di un oggi mutevole su cui dovremo costruire un domani più stabile e sostenibile, capace di fronteggiare nuove sfide ricorrendo ai nuovi strumenti acquisiti.

Dalla sostenibilità ambientale a quella alimentare, dall’innovazione della tradizione alle frontiere della “next generation” in diversi settori, dall’analisi del tessuto produttivo locale al confronto con esempi, storie e buone pratiche a livello globale, scienziati, divulgatori, esperti in ambito agroalimentare e professionisti dell’attuale panorama culturale e scientifico accompagneranno il pubblico alla scoperta della Nuova Stagione che ci attende, raccontata attraverso conferenze, laboratori, visite guidate, spettacoli e panel a più voci. A inaugurare il Festival, nello spazio di Palazzo della Ragione, un incontro dedicato alle sfide del sistema agroalimentare italiano e alla sua ripartenza, venerdì alle 19.15 insieme a Massimiliano Giansanti, Presidente Confagricoltura.

Tra i molti a partecipare alla tre giorni di informazione, scoperta, divulgazione tra cibo e scienza, anche la senatrice Elena Cattaneo, Åsmund Asdal, coordinatore della più grande banca dei semi a livello mondiale nelle isole Svalbard, Lee Ann Jackson, responsabile della divisione Agro-food Trade and Markets dell’OECD, Simon Lillico, professore del Roslin Institute dell’Università di Edimburgo, Anna D’Errico, neuroscienziata, le giornaliste scientifiche Anna Meldolesi e Elisabetta Tola, Simona Stano della New York University, l’amichevole “chimico di quartiere” Dario Bressanini, tra i più famosi divulgatori scientifici e il giornalista e scrittore Alessandro Marzo Magno.

Tanti anche i format previsti: le interviste sul web, pensate per tutti coloro che sono impossibilitati ad assistere fisicamente al Festival, la Rassegna Stampa di sabato e domenica con Marco Ferrari e Roberta Villa, tra caffè, giornali, scienza e cibo nei media alle 9.30 in Via Goito, gli incontri non convenzionali di Insolita Scienza, format originale FRAME – Divagazioni scientifiche, le interviste in diretta streaming con Ruggero Rollini e gli spettacolari esperimenti su cibo e alimentazione di Scienziati in bicicletta, in collaborazione con Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano. Al Festival sarà anche possibile visitare la mostra/installazione Embryonica, che riprende il filo tematico di questa quinta edizione, La Nuova Stagione, e si apre alla (ri)nascita. Seguendo le spettacolari immagini realizzate dal fotografo francese Paul Starosta (le cui foto sono protagoniste di Uova, 5 Continents Edition, 2018), i visitatori sperimenteranno in prima persona i concetti di evoluzione, crisi, mutazione, creatività, innovazione e responsabilità della nostra specie, in un’esperienza immersiva e coinvolgente. E infine, sabato alle 21 al Teatro Scientifico Bibiena, in programma anche lo spettacolo 6° (SEI GRADI) di Giobbe Covatta e Paola Catella, in cui la divulgazione scientifica incontra la comicità, l’ironia e la satira per affrontare il tema della sostenibilità del pianeta e delle sue popolazioni.

Teatro di questo “laboratorio a cielo aperto” di aggiornamento e divulgazione saranno le vie e le piazze di Mantova, punto di riferimento per tutti gli appassionati, gli esperti o i semplici curiosi delle innovazioni prodotte dal dialogo tra ricerca scientifica e produzione alimentare. Tra i luoghi del Festival: il Teatro Scientifico Bibiena (conferenze, incontri, spettacoli), la Loggia del Grano (installazione, mostre), Palazzo della Ragione, lo Spazio OPEN di Alkémica (laboratori e conferenze), Piazza Leon Battista Alberti (conferenze e laboratori), via Goito (conferenze e incontri), Piazza delle Erbe (laboratori, dimostrazioni e bookshop), Piazza Marconi e Piazza Concordia. Gli eventi saranno ad accesso gratuito, la maggior parte richiederà l’obbligo di prenotazione tramite la WebApp del Festival.

I FILONI DELLE CONFERENZE

Il riassunto delle puntate precedenti

Dove eravamo rimasti? Ci sono argomenti complessi sui quali restare al passo può non essere semplice: ecco un filone tematico che riepiloga e mette in ordine idee e fatti, facendo chiarezza. Tra i molti, si parlerà delle percezioni dei cittadini riguardo i rischi associati alla catena alimentare con Domagoj Vrbos dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), in collegamento digitale sabato alle 10 in Piazza Leon Battista Alberti, del binomio Agrofarmaci e biodiversità legato alla moria di api in Friuli con gli avvocati Luca Simonetti e Cesare Tapparo, domenica alle 12.30 in via Goito, e del Caso Xylella spiegato da chi ha scoperto e lottato contro la “malattia degli ulivi”: il ricercatore Donato Boscia, in dialogo con Marco Cattaneo, direttore di “Le Scienze” e “National Geographic” (sabato, ore 14.30, Palazzo della Ragione). Inoltre, verrà approfondito anche il caso cimice asiatica con Alberto Pozzebon, ricercatore del DAFNAE (Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse Naturali e Ambiente) dell’Università di Padova, e Lara Maistrello, professoressa associata di entomologia all’Università di Modena e Reggio Emilia, insieme sabato alle 11.15 in Piazza Leon Battista Alberti. Incontri e approfondimenti di grande interesse, per far luce su questioni non ancora risolte e grandi temi.

La scenografia

Il mondo che ci circonda, il palcoscenico su cui tutti noi ci muoviamo, che si modifica costantemente e da cui siamo costantemente modificati. Tra le riflessioni, alcune riguarderanno il binomio pesca-sostenibilità ambientale, su cui si è molto discusso dopo il documentario Netflix Seaspiracy e a cui guarderanno Simone Libralato, primo ricercatore dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale di Trieste, e Alice Ferrari, Ricercatrice presso il Centro Interdipartimentale di Ricerca per le Scienze Ambientali – CIRSA dell’Università di Bologna(sabato, ore 12.30, Piazza Leon battista Alberti), mentre altre permetteranno di viaggiare “via terra”, tra la geografia e le epoche. Le guide saranno Elisabetta Tola, giornalista e comunicatrice scientifica, e Åsmund Asdal, agronomo e biologo, coordinatore della più grande banca dei semi a livello mondiale nelle isole Svalbard, che durante il suo incontro in collegamento digitale, racconterà dell’esperimento sulla sopravvivenza dei semi lanciato nel 2020 in uno dei luoghi più “estremi” del Pianeta, e dalla durata record, perché esiti e implicazioni saranno studiati per ben 100 anni (domenica, ore 11.15, Palazzo della Ragione, in collaborazione con Gruppo Tea). E non finisce qui: rientra infatti in questo filone tematico l’incontro dedicato alla sostenibilità dei suoli e del paesaggio agricolo con Carlo Rega (Scientific Officer – Researcher at European Commission, Joint Research Centre (Ispra, IT), che sempre domenica incontrerà il pubblico di Piazza Leon Battista Alberti alle 15.45.

La colonna sonora

Quell’elemento in più, che fa tutta la differenza. Nei film può essere la colonna sonora, titolo del terzo filone tematico del Food&Science Festival, ma nel mondo della produzione alimentare a cosa può riferirsi? Al design per esempio, al packaging, alle etichette: a tutto quello che non è cibo, ma aiuta a venderlo.

Gli highlights

Appassionante e, a volte, preoccupante, l’investigazione sui temi di più stringente attualità in materia alimentare non finisce mai. Alla loro analisi sarà dedicato ampio spazio grazie alla presenza di professionisti ed esperti di istituzioni e aziende impegnate su tanti e diversi fronti, tutti di grande interesse pubblico. Si parlerà di benessere fisico e psicologico con Daniela Ovadia, neuroscienziata e giornalista scientifica, che sabato alle 18.15 a Palazzo della Ragione racconterà come districarsi tra le informazioni che riguardano alimentazione e salute e come quest’ultima sia strettamente correlata al benessere degli animali e alla salvaguardia del pianeta, come prevede l’approccio One Health dell’Organizzazione mondiale della sanità, di cui parlerà anche Lorenzo Richiardi, professore ordinario di statistica medica all’Università di Torino (domenica, ore 11, Sala delle Capriate). Sempre a proposito di salute, la giornalista scientifica Anna D’Errico che approfondirà il tema della perdita di olfatto come sintomo del Covid-19, intervenendo sabato alle 14.45 in via Goito.

E ancora, verranno affrontate problematiche sorte recentemente, come l’organizzazione del sistema agroalimentare dopo la pandemia. Venerdì alle 17.30 a Palazzo della Ragione, si occuperà del tema Lee Ann Jackson (in collegamento digitale), responsabile della divisione Agro-food Trade and Markets dell’OECD, seguito, alle 18.15, da Paolo Sckokai, del dipartimento di Economia agroalimentare dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e Vincenzo Lenucci, responsabile Area Economica e Centro Studi presso Confagricoltura; a loro il compito di completare la panoramica focalizzandosi su numeri, dinamiche e nuove regole della competizione nel settore.

Tra coloro che porteranno competenze, conoscenza e esperienze al Festival, sempre all’interno del filone dedicato agli highlights, anche la giornalista scientifica Anna Meldolesi, moderatrice di un panel sulla nuova stagione dell’agricoltura: l’editing genomico, tra scienza e legislazione, con Chiara Tonelli docente di Genetica all’Università Statale di Milano, Emidio Albertini docente di Genetica Agraria all’Università di Perugia, Silvia Giuliani di Assosementi e Luigi Cattivelli, coordinatore del progetto Biotech del CREA, sabato alle 15.15 al Teatro Scientifico Bibiena. E ancora, Michele Morgante, Direttore Istituto di Genomica Applicata di Udine, che domenica, presentato da Elisabetta Tola, spiegherà come si inventa una varietà (ore 16, Palazzo della Ragione); Simon Lillico, professore del Roslin Institute dell’Università di Edimburgo, su allevamenti intensivi e miglioramento genetico degli animali da allevamento (in collegamento digitale), a cui farà da contrappunto Simone Pollo, filosofo e ricercatore presso l’Università Sapienza di Roma, che parlerà di Carne sint-etica (domenica, ore 14.30, Palazzo della Ragione); la dietista Sara Olivieri, conosciutissima su Instagram come @iniziolunedi, che separa verità e falsi miti aiutando a “digerire” la dura verità dei regimi alimentari, (domenica, ore 14.30, Piazza Leon Battista Alberti) e il giornalista scientifico Francesco Suman, che sabato alle 17.45 in Sala delle Capriate parlerà dei numeri, delle sfide e degli obiettivi della transizione ecologica. Durante il Festival, inoltre, venerdì alle 19 a Palazzo della Ragione verrà consegnato il premio “L’agricoltura mantovana” a Vittoria Brambilla, genetista e ricercatrice del dipartimento di scienze agrarie e ambientali dell’Università degli Studi di Milano.

Le guest star

La scienza non è un sistema chiuso, tutt’altro. Le contaminazioni e gli scambi con le altre discipline sono continui, dagli esiti a volte inaspettati ma sempre sorprendenti. A offrirne uno spaccato saranno alcune Guest star di settori diversi, pronte a tracciare collegamenti, creare legami e superare confini. Il cibo e l’alimentazione verranno messi in relazione con le serie TV (da Matteo Bordone, giornalista, conduttore radiofonico e televisivo, domenica alle 12.30 a Palazzo della Ragione), passando per lo sport e persino la teologia, quando affronta temi come l’ambiente e la sua tutela (con il Vescovo di Mantova Gian Marco Busca, in dialogo sabato alle 10 al Teatro Scientifico Bibiena con il giornalista scientifico Antonio Scalari).

Gli effetti speciali

Elementi che si combinano tra loro, si respingono, si mescolano e danno vita a esiti sorprendenti, a volte immaginati altre neppure lontanamente previsi. Cos’è la chimica se non un ideale palcoscenico in cui vanno in scena gli effetti speciali della scienza? Incontri ed esperimenti per guardare con occhi nuovi quello che ogni giorno accade continuamente intorno a noi. Grandi protagonisti di questo filone saranno Simone Angioni e Dario Bressanini, chimici e divulgatori scientifici, che domenica si confronteranno sulla tavola degli elementi (ore 18.15, Piazza Leon Battista Alberti).

E oltre la chimica, spettacolare è anche il vertical farming, che permette di coltivare all’insù: domenica in Sala delle Capriate, ne svela tecniche e segreti Francesco Orsini, docente del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna (ore 14.45).

I flashback e i flashforward

Un “Ritorno al futuro” non cinematografico ma scientifico, sperimentato e immaginato da coloro che guardano avanti e indietro nel tempo e nella storia con un unico obiettivo: innovare il presente. Dalle analisi genomiche che permettono di creare colture alimentari con caratteristiche migliorate alle soluzioni naturali per aumentare la produttività agricola, dalla carne sintetica creata in laboratorio alla produzione di funghi come principale fonte di proteine, i flashback e i flashforward del Festival si susseguono veloci abbracciando una pluralità di ambiti diversi.

Appartiene a questo filone la tavola rotonda sul tema del carbon farming analizzato e discusso da prospettive diverse: dal sottotema riguardante l’agricoltura conservativa, blu e rigenerativa fino alle implicazioni imprenditoriali. Sabato alle 15.45 a Palazzo della Ragione, protagonisti del panel saranno Dwayne Beck, docente alla South Dakota State University (in collegamento digitale), l’imprenditore Mauro Grandi e Francesco Mastrandrea, Presidente Nazionale dei Giovani di Confagricoltura – ANGA.

Il backstage

Ciò che si muove ai margini: i meccanismi che permettono alla scienza di progredire, invisibili e spesso sconosciuti a molti. Da sempre attento alla puntuale e approfondita spiegazione non solo del perché, ma anche del come avvengono alcuni di questi processi, il Food&Science Festival riserva la sezione backstage all’analisi di temi attuali illuminandone il “dietro le quinte”. Si parlerà quindi della conservazione del germoplasma che ne garantisce la diversità genetica; di energia, approfondendo insieme al CIB – Consorzio Italiano Biogas le implicazioni dell’uso del biogas e la transizione energetica, con Piero Gattoni e Lorella Rossi, rispettivamente Presidente e Responsabile Area Tecnica CIB, e il Presidente di Confagricoltura Mantova Alberto Cortesi (sabato, ore 15.15, Sala delle Capriate); di ambiente, ragionando, sabato alle 11.45 in Sala delle Capriate, con Martha Fabbri di “Altroconsumo” sulle possibili alternative alla plastica, e del legame tra agricoltura e genere, focalizzandosi sul ruolo delle donne nel settore; di filiere, con l’esempio di quella degli oli essenziali in Trentino, con Marco Valussi, imprenditore e produttore, e Renato Bruni, docente all’Università di Parma e direttore dell’Orto botanico di Parma.

La sceneggiatura

Cibo e scienza da sperimentare, toccare, su cui riflettere e da leggere, soprattutto se gli incontri appartengono al filone Sceneggiatura. Sono infatti raccolti qui gli appuntamenti che portano gli autori a confrontarsi con il pubblico di Mantova, esplorando i legami tra le due discipline portanti del Food&Science Festival a partire dai propri libri. Due giorni, sabato e domenica, per approfondire temi, aspetti e argomenti raccontati dalla viva voce di chi ne ha studiato e indagato ogni implicazione. A intervenire sabato, in via Goito, saranno: Anna Meldolesi (E l’uomo creò l’uomo, Bollati Boringhieri, 2017 – ore 11.45) con Fabio Pagan, Francesca Buoninconti (Senti chi parla, Codice, 2021, ore 16.45) con Marco Ferrari, seguiti da Stefano Bertacchi (Piccoli geni, Hoepli, 2021 – ore 15.45) e Michele Fino (Gastronazionalismo, People, 2021 – ore 17.45) con Alberto Grandi. Domenica invece, sempre in via Goito, sarà il turno della coppia formata da Daniela Ovadia e Fabio Turone (Scienza senza maiuscola, Codice, 2021 – ore 11.15), Elena Dogliotti (Una dieta per ogni età, Sperling & Kupfer, 2021 – ore 14.45), seguiti da Massimo Sandal (La malinconia del mammut, Il Saggiatore, 2019 – ore 15.45) con Alessandro Tavecchio, e Alfio Quarteroni (Le equazioni del cuore, della pioggia e delle vele, Zanichelli, 2020 – ore 17), mentre altri spazi della città verranno animati da Elena Cattaneo (Armati di scienza, Raffaello Cortina Editore, 2021 – ore 10, Palazzo della Ragione) con Marco Cattaneo, Sara Olivieri (Inizio lunedì, Sperling & Kupfer, 2021 – ore 14.30, Piazza Leon Battista Alberti), Roberto Mezzalama (Il clima che cambia l’Italia, Einaudi, 2021 – ore 12.15) e Paolo Corvo (Il cibo nel futuro, Carocci, 2021 – ore 17.15), questi ultimi in Sala delle Capriate.

I bloopers

Continuando con i parallelismi cinematografici, si parla di bloopers per riferirsi a tutti gli errori commessi dagli attori durante le riprese e che spesso finiscono tra i contenuti extra da godersi alla fine di un film. Con lo stesso tocco ironico e leggero, il Festival presenta alcuni dei “granchi” presi in campo agroalimentare, proponendo approfondimenti e riflessioni. Un esempio? Il dibattito non sempre corretto e informato su biologico e biodinamico: a spiegarlo, sabato alle 12 a Palazzo della Ragione, la parlamentare Maria Chiara Gadda e Michele Fino, giurista dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, moderati dal giornalista e saggista Nicola Nosengo.

Il dibattito

Un tema, tre tavoli di discussione, molteplici declinazioni. Il dibattito è il format di discussione del Food&Science Festival che quest’anno affronta il macrotema Farm to Fork. Sabato e domenica, tre momenti in cui condividere e sviluppare contenuti con i rappresentanti delle categorie coinvolte, costruendo ogni giorno a partire dalle basi poste dall’incontro precedente. Si inizia sabato alle 10.30 in Sala delle Capriate, con un focus sul ruolo dell’agricoltura biologica, in collaborazione con Regione Lombardia. Ne discuteranno Eduardo Cuoco, direttore IFOAM Organics Europe, Luigi Tozzi, responsabile dell’ufficio Politiche della Qualità e Sicurezza alimentare di Confagricoltura e vicepresidente del Gruppo di Dialogo Civile per l’agricoltura biologica della Commissione europea e Vittoria Brambilla. A seguire, alle 17, il dibattito animerà Piazza Leon Battista Alberti dove Lorenzo Bagnacani, amministratore delegato di Mantova Ambiente, l’economista e geografa Marta Antonelli (ricercatrice del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), il docente di politica agraria e sviluppo rurale all’Università di Bologna Luca Falasconi (co-fondatore del progetto antispreco Last Minute Market) e il professore di Economia Aziendale Angelo Riccaboni (Presidente del Santa Chiara Lab), discuteranno su come misurare la sostenibilità dei sistemi alimentari. Termine del discorso domenica alle ore 10.45 sempre in Piazza Leon Battista Alberti, dove centro del panel saranno sicurezza alimentare e smart materials: ne parleràDaniele Villa, presidente di Agricoltura 2000.

LABORATORI E SCUOLE

Consuetudine del Food&Science Festival è quella di coinvolgere in modo attivo, diretto e partecipe tutto il pubblico – dallo scorso anno anche quello virtuale e lontano – con particolare attenzione agli studenti. Torna per questo il format originale del Bignamino del Festival, che offre ai docenti delle scuole superiori strumenti di supporto alla didattica per affrontare nel corso dell’anno scolastico i temi cari alla manifestazione. Inoltre, per aumentare e favorire l’interazione, con il supporto di alcuni insegnanti verranno selezionate delle conferenze da cui uno sketchnoter realizzerà una mappa visuale in tempo reale, disponibile insieme al resto dei materiali sul sito ufficiale del Festival. Healthy Food for Healthy Planet sarà invece un workshop a cura di Fondazione Umberto Veronesi in collaborazione con Impactscool Future Hub Milano per immaginare quali dinamiche caratterizzeranno il rapporto tra umanità e cibo nel ventunesimo secolo e ipotizzare diversi scenari possibili per il cibo del futuro.

E INOLTRE…

Syngenta per il quinto anno consecutivo è partner del Festival con una serie di iniziative di riflessione e divulgazione scientifica sui temi caldi dell’agricoltura. La prima – “La nuova stagione dell’agricoltura europea” in programma venerdì alle ore 14 presso il Palazzo della Ragione – si focalizzerà appunto sulla “nuova stagione” che l’agricoltura si sta preparando a vivere con l’implementazione della strategia Farm to Fork e la recente presentazione della nuova Politica agricola comune (Pac), che impegnerà gli agricoltori europei fino al 2027 nel costruire un’agricoltura ancora più forte, equa e sostenibile. Nel secondo evento, previsto sabato alle ore 18.15 presso Piazza Leon Battista Alberti, organizzerà assieme al giornalista e divulgatore scientifico Antonio Pascale “Il Party dell’Innovazione”, una vera e propria festa dedicata al progresso scientifico. Lo spettacolo avrà come protagonisti giovani ricercatori di alcune delle università italiane che avranno la possibilità di raccontare in che modo il lavoro che svolgono oggi stia contribuendo a disegnare l’agricoltura del futuro. Syngenta sarà anche protagonista con uno dei propri breeder di uno degli “episodi” organizzati dal Festival dal titolo Dietro le quinte, dedicato al tema della nascita di una varietà di piante. Infine, anche quest’anno Syngenta, durante l’intero weekend tornerà a colorare le principali location e piazze della città di Mantova con le proprie varietà di ciclamino nei colori del bianco e del rosso, in omaggio ai colori della città di Mantova, che verranno donate insieme a piantine di pomodoro a grappolo, utilizzate per allestire alcuni degli spazi più importanti della manifestazione.

Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro organizzerà invece una conferenza con Riccardo Di Deo che, sabato alle 10 presso lo spazio Open di Alkémica, attraverso domande e quiz racconterà cosa sappiamo e quali scelte intraprendere per adottare un’alimentazione Sana e sostenibile per l’uomo e per l’ambiente. Saranno interattivi anche gli esperimenti degli Scienziati in bicicletta, a cura di Multiversi e in collaborazione con il Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano, che metteranno i divulgatori in sella alle loro bici facendoli fermare di tanto in tanto per mini-spettacoli scientifici ad alto tasso di divertimento e apprendimento. Un mezzo di trasporto decisamente sostenibile, il cui uso può rientrare tra quelli promossi dalle 5 pillole di sostenibilità nate in collaborazione con il Gruppo Tea, diffuse tramite video di 60 secondi trasmessi prima di alcuni eventi e caricate sui canali social del Festival. Il progetto punta alla diffusione di buone pratiche a tutela dell’ambiente che chiunque, con un pizzico di accortezza, può adottare, traducendo in immagini e parole uno degli asset del Gruppo: la promozione di comportamenti consapevoli per la tutela dell’ambiente. Proprio a questo guarda il Premio Futuro Sostenibile, presentato al Festival venerdì alle ore 10 al Teatro Scientifico Bibiena, che valorizza i progetti dedicati alla sostenibilità ambientale e alla Circular Economy sviluppati dai comuni, dalle imprese e dagli studenti delle scuole secondarie della provincia di Mantova (a cura di Gruppo Tea). Condotti da Elisabetta Gallina, interverranno Massimiliano Ghizzi, Paola Marcesini e Luca Dal Fabbro, con la partecipazione di Diego Parassole.

Legata al tema del biologico è invece la partecipazione di Regione Lombardia con il progetto “Mio tuo bio”: al Festival, ci saranno uno speciale Biogioco in cui scoprire prodotti, processi e protagonisti dell’agricoltura biologica (a cura dell’Associazione Toscience, in collaborazione con Regione Lombardia), e un agricoltour in una delle tante aziende bio del mantovano. Si discuterà inoltre della Scienza del Biologico provando a rispondere ad alcune delle domande con il coinvolgimento di esperti. Tra le molte che verranno analizzate: quando un prodotto si può definire biologico? Quali sono le caratteristiche di produzione e trasformazione necessarie per ottenere la certificazione? Come operano gli enti preposti alla verifica di questi requisiti e come viene tutelato il consumatore? Quali tecniche sono state introdotte per migliore efficienza ed efficacia delle produzioni e rispondere a una domanda crescente dei consumatori? Il progetto “Mio, tuo, bio” proseguirà poi nei prossimi mesi con attività realizzate direttamente da Regione Lombardia: in particolare le classi terze, quarte e quinte delle scuole primarie della Lombardia saranno invitate a seguire un percorso didattico sull’agricoltura biologica, ideato appositamente per i bambini, che si concluderà con un concorso a premi. Inoltre sono previsti materiali informativi e di accompagnamento per i Comuni, per favorire la diffusione di mense biologiche nelle scuole.

Dalla produzione alla degustazione, sono molte le esperienze che permettono di unire all’appagamento gastronomico l’approfondimento scientifico. Tra queste, le attività proposte dal Consorzio Tutela Grana Padano: durante le giornate del Festival il pubblico potrà vivere un’esperienza sensoriale indimenticabile attraverso le differenti stagionature di Grana Padano apprezzandone la versatilità, approfondendo le caratteristiche uniche del formaggio DOP più consumato al mondo. Tra gli incontri di Insolita scienza, sarà possibile visitare il Caseificio Europeo di Bagnolo San Vito, dove il ricercatore biotecnologo Stefano Bertacchi e Angelo Stroppa, coordinatore tecnico scientifico del Consorzio, guideranno alla scoperta di batteri, lieviti, muffe e fermentazioni protagonisti della produzione di un buon formaggio, e toccare con mano la parte centrale della filiera di produzione del Grana Padano DOP insieme a esperti tecnici e scientifici.

Guarda invece all’innovazione nella filiera il Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano che, durante l’incontro di domenica alle 12 nella cornice di Piazza Leon Battista Alberti, sviluppa il tema in ogni aspetto e da ogni prospettiva: dal benessere degli animali al packaging delle confezioni nessun passaggio viene sottovalutato e tutti sono garanzia della qualità e dell’originalità del prodotto. Si occuperanno di discuterne Marco Nocetti, responsabile Servizio Produzione Primaria CFPR, e Alberto Pecorari, responsabile Servizi Istituzionali e Vigilanza CFPR, moderati da Vincenzo Bozzetti. E per chi volesse unire il piacere del gusto a quello dell’approfondimento, imperdibili sono i laboratori di degustazione di Parmigiano Reggiano per scoprire le zone d’origine, le caratteristiche e l’unicità di un prodotto 100% naturale che, grazie al forte legame con il territorio, è conosciuto in tutto il mondo come il Re dei formaggi.

Giri del mondo vegetale, geografico e bestiale sono invece quelli che guideranno i più giovani alla ricerca di piante, ambienti e animali che popolano il nostro pianeta (a cura di Alkémica Cooperativa), permettendo di scoprire la meravigliosa biodiversità che ci circonda, da proteggere e valorizzare.

Proseguendo con il racconto del programma, ci si avvicina al mondo delle industrie italiane produttrici di gelato confezionato, da sempre all’avanguardia nell’innovazione e attente alla sostenibilità. Su questo tema interverrà, venerdì alle 11.30 a Palazzo della Ragione, l’IGI, Istituto Del Gelato Italiano, che per la prima volta presenterà il Rapporto di Sostenibilità 2020 – a cura di Unione Italiana Food, di cui l’IGI fa parte – che analizza i principali impatti ambientali del settore in materia di energia, acqua, CO2 e rifiuti prodotti e il loro andamento negli ultimi anni, per valorizzare l’impegno dell’Istituto Del Gelato Italiano nel raggiungere i nuovi obiettivi, ma anche per attestare il suo impegno verso un futuro più sostenibile, consapevole dell’importanza di operare in maniera etica e responsabile. A presentare il report, insieme ai rappresentanti di alcune aziende del settore, Carlo Alberto Pratesi, professore ordinario di marketing, innovazione e sostenibilità all’Università Roma Tre.

E se i tour tra arte, architettura e scienza in collaborazione con il Polo territoriale di Mantova del Politecnico di Milano, e grazie al contributo di Fondazione BAM, rappresentano una novità, una conferma è la presenza di Unaitalia con il progetto europeo “Eu Poultry” per la promozione delle carni avicole di qualità. Per il secondo anno consecutivo l’associazione partecipa al Festival attraverso un incontro dedicato alla presentazione della ricerca che racconta l’impegno e i risultati ottenuti dalle aziende avicole per ridurre l’impatto ambientale di tutta la filiera, dagli allevamenti alla trasformazione, attraverso l’applicazione delle recenti tecnologie di avanguardia per migliorare costantemente la sostenibilità. A parlarne, sabato alle ore 14.30 in Piazza Leon Battista Alberti, sarà proprio la direttrice di Unaitalia, Lara Sanfrancesco, insieme a Lucrezia Lamastra, ricercatrice presso l’Istituto di Chimica Agraria ed Ambientale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Infine, la quinta edizione del Festival segna l’ingresso di Purina e del Gruppo Giancarlo Bianchini & c. S.n.c., con un particolare focus, sabato alle 10 a Palazzo della Ragione, che ci porterà dai mangimi al formaggio, verso una filiera orientata alla massima sostenibilità, insieme a Daniele Rama, direttore dell’Alta Scuola di Economia Agroalimentare SMEA Università Cattolica del S. Cuore, Cremona e Sebastiano Bergamaschi, Direttore Marketing Ruminanti Purina.

È una novità anche la presenza di Chr. Hansen, impegnato, sabato alle 17 presso il Palazzo della Ragione, in un panel focalizzato sulla fermentazione: quando e dove nasce questa tecnica di trasformazione degli alimenti, l’importanza di osservare la natura ed imparare da essa ad utilizzare al meglio il potere dei batteri buoni, come e perché la fermentazione incide positivamente su salubrità, sicurezza alimentare e riduzione degli sprechi. Interverranno Alessandra Biondi Bartolini, agronoma e divulgatrice tecnica e scientifica, Antonella Losa, biologa e nutrizionista, Erasmo Neviani, professore di Microbiologia Agraria, Università Parma e Massimo Nurisso, Business Manager, Cultures & Enzymes, Dairy, Italy presso Chr. Hansen Italia S.p.A.

Il Festival è promosso da Confagricoltura Mantova, ideato da FRAME – Divagazioni scientifiche e organizzato da Mantova Agricola. Si avvale di Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Ministero della Transizione Ecologica, Regione Lombardia, Comune di Mantova, Camera di Commercio di Mantova, Politecnico di Milano, Parco del Mincio, Confcommercio Mantova, Autorità europea per la sicurezza alimentare, Fondazione BPA Poggio Rusco come partner istituzionali; di Syngenta, Gruppo Tea, Esselunga, Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano e Consorzio Tutela Grana Padano come main partner; del sostegno di Fondazione Banca Agricola Mantovana; di Unaitalia, Istituto Gelato Italiano, Purina, Gruppo Giancarlo Bianchini & c. S.n.c. e Chr. Hansen come sponsor; di De Simoni come sponsor tecnico; di Sky TG24 e Rai Radio3 come media partner.

 

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