URBINO (Pesaro e Urbino) – Centinaia di presepi saranno in mostra dal 6 dicembre 2008 al 6 gennaio 2009 a Urbino, capitale mondiale dell’utopia e patrimonio dell’umanità, celebre per la dinastia dei suoi Duchi dai Montefeltro ai Della Rovere (dal 1400 al 1600), per aver dato i natali a grandi artisti da Raffaello Sanzio a Federico Barocci, e per i suo prestigiosi monumenti.
La rassegna, denominata “Le vie dei Presepi”, vedrà protagonisti, negli angoli più suggestivi del centro storico, le tante Natività realizzate artigianalmente da diversi artisti con i più disparati materiali (pietra, cartapesta, stoffa, ceramica, sughero, ecc.). I Presepi, da quelli più rappresentativi provenienti dalle capitali indiscusse di quest’arte (la Sicilia e la Campania con in testa Napoli), daranno vita ad un originale percorso espositivo nel cuore della cittadina.
L’itinerario de ‘Le vie dei Presepi’ parte dall’Oratorio di San Giuseppe, dove si trova il capolavoro in stucco a grandezza naturale che l’urbinate Federico Brandani ha realizzato verso la metà del ‘500, l’itinerario porterà i curiosi nelle principali vie del centro storico, le tante chiese storiche, luoghi sacri e simbolo, edifici pubblici, fino ad arrivare nel quartiere, di nuova costruzione, La Piantata.
In questi luoghi si troveranno presepi realizzati con materiali naturali, dal legno al bambù; le Natività Artistiche, realizzate da artisti provenienti da varie parti d’Italia, compresi i ceramisti di Urbino, di Umbertide e Faenza, il Gruppo ceramisti di Urbania e numerosi artisti della Provincia di Pesaro e Urbino. Le opere saranno in prevalenza scultoree ed eseguite in vari materiali compresi materiali di scarto e recupero. Al Duomo di Urbino sarà invece possibile ammirare il grande Presepe in sospensione disegnato su vari tipi di legno.
Altre quattro esposizioni caratterizzeranno questa edizione 2008-2009: i famosi presepi napoletani provenienti da Gaeta; i presepi veneti realizzati nell’isola di Murano con il famoso vetro artigianale; il presepe futurista realizzato con materiali e tecniche innovative; i presepi in corallo e argento del Museo Pepoli di Trapani esposti in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni artistici ospitati a Palazzo Ducale.

Casa Raffaello ospiterà la mostra d’arte ‘Filo racconta Natale’, con esposizione di opere e manufatti sul tema, eseguiti a mano da abili ricamatrici dell’Associazione “Il filo che conta” – Gruppo di Urbino e Fermo ed altre Associazioni nazionali con pubblicazione su riviste specializzate come Ricamo Italiano.

Una sezione sarà interamente dedicata all’alimentazione: presepi di pasta e sale, meringa e di cioccolato realizzati dai pasticceri di Urbino, di zucchero filato e altri ingredienti appetitosi. Inoltre, una meravigliosa collezione raccoglierà presepi in miniatura a partire da quelli realizzati all’interno di una vongola o frutti di mare o guscio di noce.
Tra i tanti, diversi e unici presepi spicca quello dell’800 in stile romano, di proprietà del Presidente Autorità Portuale Ancona, Giovanni Montanari di Fano, collezionista di Natività, nel quale è stato ricostruito fedelmente un quartiere della città di Roma, con statuine in movimento e luminarie. Ancora: presepi in legno intarsiato, presepi in cartapesta, presepi preziosi in argento e oro, tanti saranno quelli artistici artigianali.
Non mancheranno le opere di tanti appassionati maestri locali: una serie di presepi costruiti completamente a mano. Oltre ad artisti noti nel campo, la creazione degli oltre 200 presepi è affidata anche a privati cittadini, scolaresche, associazioni, contrade ed enti di Urbino. Ogni quartiere della città ducale avrà la sua Natività, creando così un presepe diffuso nel territorio comunale. Coinvolti nell’iniziativa anche gli istituti scolastici del territorio pesarese, i quali realizzeranno presepi di ogni tipo.
In programma anche una serie di concerti di musica sacra, classica e tipica natalizia, previsti negli stessi luoghi dove sono allestiti i presepi. Uno dei concerti sarà nel pomeriggio del 6 dicembre con il Gruppo Ensemble Laus Veris, per l’inaugurazione della manifestazione, all’Oratorio di San Giuseppe (6
dicembre).

Nei due weekend precedenti il Natale, (13 – 14 e 19 – 20 – 21 dicembre) verranno aperti i laboratori destinati al pubblico, per la realizzazione di addobbi natalizi (ricamo, macramé, découpage, ceramica, materiali di recupero) e laboratori con artigiani del vetro e specialisti nella creazione di statuine ed elementi decorativi del Presepe, che eseguiranno dal vivo i loro lavori. Per tutto il periodo di apertura della mostra, un mercatino di prodotti e di addobbi natalizi, allestito all’interno del cortile del Collegio Raffaello, permetterà l’acquisto delle piccole e grandi opere d’arte e di tanti arredi legati al Natale.
“Le vie dei Presepi” sono visitabili dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19, con ingresso gratuito. L’iniziativa è voluta da Pro Urbino in collaborazione con Ascom e con tutti i commercianti della città e sostenuta da Comune di Urbino, Assessorato Cultura e Turismo, Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e Urbino, Banca delle Marche, Provincia di Pesaro e Urbino, commercianti della città di Urbino, Accademia di Belle Arti, Ami servizi, Imab Group, e sponsor privati.

Infolinee: 0722.2613

NATALE A URBINO

COME ARRIVARE

Per raggiungere Urbino in auto percorrendo l’A14, uscire al casello di Pesaro-Urbino, per poi proseguire sulla SS 423 seguendo le indicazioni per Urbino distante 28 km. Mentre dal versante tirrenico occorre percorrere la superstrada E-45, fino all’uscita S.Giustino passare sulla SS 73 bis direzione Urbino e Urbania attraverso il passo di Bocca Trabaria; oppure percorrere la SS n. 3 Flaminia ( E-78), seguendo le indicazioni per Fano, dopo le uscite per il Furlo e Calmazzo deviazione sulla SS 423 (E-78) per Urbino.
In treno sulla linea ferroviaria Bologna-Ancona si scende alla stazione di Pesaro o in quella di Fano e proseguire per Urbino in autobus; provenendo da Roma si può raggiungere Ancona e poi Pesaro. (MA VE LO SCONSIGLIAMO VIVAMENTE)

DA VEDERE

CASA NATALE DI RAFFAELLO
L’edificio fu acquistato nel 1460 da Sante di Peruzzolo da Colbordolo, nonno del pittore ed aggregato alla casa attigua. Nel 1635 passò all’architetto Muzio Oddi e infine, nel 1875, divenne proprietà dell’Accademia Raffaello che ne fece la propria sede e lo restaurò.
L’architettura dell’edificio è quella tipica del Quattrocento minore urbinate che traeva ispirazione dal Palazzo Ducale. Motivi quattro-cinquecenteschi sono ancora presenti in cornici di porte, nei sediletti in pietra situati nei vani delle finestre e in un soffitto a cassettoni. Le finestre del primo piano potrebbero aver subito un rifacimento seicentesco. Al primo piano c’è la stanza dove la tradizione vuole che il pittore sia nato il 28 marzo 1483. Qui Raffaello visse i primi anni della sua formazione artistica imparando, come scrisse Carlo Bo, “la divina proporzione degli ingegni, soprattutto ha imparato il valore della filosofia, della dignità da dare al suo lavoro di Pittore”.
L’edificio è arredato con mobili d’epoca, conserva un affresco del grande maestro e dipinti del padre, Giovanni Santi, e dei discepoli Timoteo Viti e Giulio Romano. Vi è inoltre una ricca raccolta di ceramiche rinascimentali di Urbino, Pesaro e Casteldurante (Urbania). Molto pittoresco è il cortiletto che un tempo doveva essere interamente porticato e collegato con la bottega.

Urbino, via Raffaello Sanzio, 57
Tel. 0722.320105
Sito web: www.accademiaraffaello.it
Ingresso: 3 euro intero; 2 euro gruppi; 1 euro scuole
Orari: feriali 9 – 14
festivi 10 – 13

NEI DINTORNI
A due passi da Urbino è possibile visitare Urbania, l’antica Casteldurante, famosa per le sue ceramiche. Da visitare: il Palazzo Ducale, le chiese, il Museo Diocesano e la chiesa dei morti con annesso il Museo delle Mummie.
E’ consigliato visitare tutti i centro dell’Alta valle del Metauro, come Sant’Angelo in Vado e Mercatello sul Metauro, o quelli a valle come Fossombrone.
Merita una visita anche Fermignano (a cinque minuti da Urbino) con la sua cascata, il ponte e la torre romana. Anche se un po’ distante ma raggiungibile comodamente in superstrada, lungo la via consolare Flaminia, resta da segnalare uno dei luoghi più suggestivi, la Gola del Furlo. Nel punto più stretto, l’imperatore Vespasiano fece scavare nel 76 d.C. una apertura sulla roccia che affianca un’altra augusta galleria di origini più antiche. Poco oltre la Gola, oggi riserva naturale dove nidificano ancora le aquile, c’è l’abitato di Pagino, luogo in cui (secondo un’antica tradizione) fu combattuta la battaglia tra Narsete e Totila (552 d.C.), evento che segnò la fine del dominio dei Goti in Italia.

Gastronomia e menù tipici

Piatti dell’antica tradizione marchigiana e prodotti locali

Un discorso a parte merita la gastronomia di Urbino e del suo territorio, l’entroterra pesarese. Ci troviamo nelle Marche, ai confini con la Romagna, la vicina Toscana e Umbria.
Qui primeggia il pregiato tubero, ovvero il tartufo bianco e nero pregiato. Anche se la stagione di produzione di quello bianco pregiato è da ottobre alla fine di dicembre, il tartufo si trova tutto l’anno. Sono infatti diverse le specie che, a seconda del periodo, si possono reperire dal sottosuolo: dal bianchetto, al tartufo nero pregiato, allo scorzone nero tipico estivo, passando per il tartufo nero d’inverno fino al moscato.
Tra i prodotti tipici spiccano: la “Casciotta di Urbino”, il Formaggio di Fossa, il “Pane di Chiaserna”, la “Carne di Vitellone Marchigiano” e due vini il “Santangiolino” e il “Visner” (entrambi dolci). Non vanno dimenticati prosciutti e salami locali, formaggi, confetture. Passando ai dolci troviamo: crostate, ciambelle dolci, cresce di Pasqua dolci e al formaggio. Il tutto annaffiato da vini tipici della zona quali: Bianchello del Metauro, Rosso dei Colli Pesaresi e Sangiovese.