I 400 anni della Biblioteca di Francesco Maria II Della Rovere a Casteldurante, l’odierna Urbania.

Il grande evento chiude il 30 di ottobre (orari: 10 – 13; 15 – 18 Chiuso Lunedì)

URBANIA (Pesaro e Urbino) – Per festeggiare i 400 anni della Biblioteca fondata nel 1607 da Francesco Maria II della Rovere, il Comune di Urbania, Assessorato alla Cultura, il Museo Civico e la Biblioteca comunale in collaborazione con la Biblioteca universitaria Alessandrina, il BACT (Istituzioni Beni e Attività Culturali e Turismo Comune di Urbania), la Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino e la Comunità Montana dell’Alto e Medio Metauro, organizzano una grande mostra bibliografica “Nelle stanze del Duca”: un cospicuo numero di volumi di estrema rilevanza sia artistica che culturale torneranno a dimorare nella loro sede originaria, dove facevano parte della libreria a stampa del Duca.
La mostra bibliografica, aperta da domenica 20 aprile, esporrà per la prima volta dopo 400 anni in Urbania, un importante nucleo di libri dalla Biblioteca di Francesco Maria II Della Rovere trasferita nel 1667 a Roma. Attualmente i libri sono conservati presso la Biblioteca Alessandrina dell’Università La Sapienza di Roma.
Il rientro, dopo 400 anni, di circa 100 volumi di elevato pregio storico nella loro sede originaria testimonia l’importanza e il significato culturale dell’evento che riporta a Urbania alcuni manoscritti prestigiosi che il Duca Francesco Maria II soleva consultare per i suoi principali studi di anatomia, geografia, medicina, scienza, aritmetica e botanica.
L’esposizione rappresenta un altro importante appuntamento del lungo e corposo calendario di eventi volti a festeggiare un momento così solenne: incontri, conferenze, convegni, mostre, presentazioni di opere, pubblicazioni, coordinate tra il Palazzo Ducale e il Barco di Urbania, avviati lo scorso novembre con una Lectio magistralis di Alfredo Serrai, illustre studioso di fama internazionale, ordinario di Storia delle Biblioteche, Università La Sapienza di Roma, già Direttore delle Biblioteche Casanatense e Alessandrina.
La Libreria a stampa di F.M. II Della Rovere venne inaugurata nel 1608, essa contava circa 15.000 volumi di cui facevano parte dipinti, incisioni, disegni, carte geografiche e manoscritti ed era ritenuta, per la quantità e la preziosità dei suoi manufatti, tra le biblioteche più importanti dell’epoca.
A seguito della morte del Duca, ultimo della famiglia Della Rovere, avvenuta nel 1631, la Biblioteca venne lasciata tramite testamento alla comunità di Casteldurante, che sin da subito ne preservò la ricchezza e integrò la copiosità.
La Biblioteca Ducale venne poi trasferita a Roma nel 1667 per volere di Papa Alessandro VII a Sant’Ivo alla Sapienza, prima sede dopo il suo trasferimento, e attualmente conservata presso la Biblioteca Alessandrina dell’Università La Sapienza di Roma.
Nonostante gran parte dello straordinario materiale fu per lo più “sottratto” nel 1667, il lascito ducale segnò l’inizio e il primo nucleo di quella che sarebbe divenuta l’attuale raccolta durantina.
Infatti, per sopperire alla perdita della preziosa eredità, il primo Vescovo di Urbania Honorato degli Honorati e il Conte Bernardino Ubaldini, si adoperarono per ricostituire ed offrire al pubblico beneficio la biblioteca e le sue raccolte attraverso la donazione delle loro librerie e collezioni d’arte.
A tutt’oggi, il cospicuo patrimonio librario della Biblioteca Comunale di Urbania, risulta essere l’unico fondo della libreria a stampa dei Duchi di Urbino presente nella Provincia.
La Libreria, fino allo sventurato abbattimento del 1952, era conservata in un’ala del Palazzo Ducale fatta edificare appositamente dal Francesco Maria II per la raccolta della sua biblioteca.
Le collezioni del museo tracciano un percorso ricco ed estremamente interessante per la varietà e la qualità dei manufatti in esso conservati; degni di nota sono sicuramente le sezioni dedicate alla raccolta di disegni rinascimentali, delle stampe antiche, la raccolta di libri antichi tra cui incunabili e cinquecentine della libreria ducale, la quadreria con dipinti del Guerrieri e del Peruzzini, la raccolta di carte geografiche dal ‘500 al ‘700 e i due globi di Gerardo Mercatore, e la ricca esposizione di maioliche duratine.
La mostra è articolata in tre sezioni: Libri antichi (incunaboli e cinquecentine) sia dalla biblioteca Alessandrina relativamente a delle vere perle librarie, sia dalla Comunale di Urbania (fondo ducale e collezioni dei Conti Ubaldini).
Il secondo corpo è dedicato a Cento incisioni su Le Storie della Bibbia realizzate alla fine del ‘700 dai fratelli tedeschi Klauber e provenienti dal legato Ubaldini.
Terza sezione e vera rarità è costituita da le Schede del Conclave: 14 fogli con i quali si ripercorre l’elezione più misteriosa del mondo quella di Papa Alessandro VII il Pontefice che affidò a Borromini la costruzione della Biblioteca Alessandrina a Sant’Ivo alla Sapienza di Roma per poter ospitare nel 1667, la libreria dell’ultimo Duca di Urbino.
Sarà in mostra anche la documentazione riguardante restauri, recuperi, donazioni e acquisizioni, nonché l’evoluzione della parte moderna della biblioteca con i nuovi spazi acquisti e i servizi al pubblico realizzatisi nel corso del ‘900.
L’evento ha consentito il riordino e la musealizzazione di Palazzo Ducale di Urbania dove nelle sue sale saranno esposti anche i tesori custoditi dalla Biblioteca ducale di Francesco Maria II della Rovere, con l’apertura di una nuova sala museale all’interno del Torrione coperto (consolidato e restaurato) dove saranno visibili oltre 800 terrecotte della collezione Nadia Poggi Maurri.
Coordinato alla mostra e nell’ambito del IV centenario prenderà l’avvio un riordino complessivo degli 11.000 libri ca. dal 1480 al 1830 del Fondo Antico della Biblioteca Comunale di Urbania (ricca anche di un originario nucleo ducale) al fine di restituire, accessibile all’utenza, l’intero patrimonio librario.
Il riordino aprirà anche percorsi possibili riguardanti: la gestione e la promozione dei fondi; una analisi dello status fisico della collezione seguita da una intelligente politica di restauro; la catalogazione informatizzata; il raggiungimento degli studiosi attraverso un possibile catalogo short-title ondine; la promozione del patrimonio congiunta ad un legame con il lavoro scientifico dell’ateneo urbinate e degli altri atenei interessati ad una valorizzazione cooperata del patrimonio bibliografico della Marche. L’attività di riordino prevede un biennio di lavoro al termine del quale sarà pubblicato un libro riguardante l’intero Fondo Antico della Comunale di Urbania.
“Nelle Stanze del Duca”, realizzata da Franco Pecchia, collaborazione Anita Guerra, resterà aperta fino al 31 di ottobre e potrà essere visitata tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18 (chiuso lunedì).

Infoline: 0722-313151/313140

CELEBRAZIONI del IV CENTENARIO
BIBLIOTECA DELLA ROVERE A CASTELDURANTE
1607-2007
INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA BIBLIOGRAFICA

I più bei Tesori della Biblioteca della Rovere
Il Trionfo di Carlo V, i globi di Gerardo Mercatore,
Libri antichi, la raccolta di disegni dei Conti Ubaldini

URBANIA – Pesaro e Urbino – Nell’ambito delle celebrazioni per il IV centenario della Biblioteca della Rovere di Casteldurante (1607-2007) la città di Urbania inaugura, sabato 19 aprile, una grande mostra bibliografica che ospita, dopo ben quattro secoli, una parte della libreria ducale di Francesco Maria II Della Rovere e di particolare valore e peso storico per le vicende della comunità durantina e per quelle più strettamente connesse alle storia e all’evoluzione della sua biblioteca, segno distintivo di notevole interesse e riflessione culturale.

Una delle principali attrattive delle collezioni è rappresentata dalla sfera terrestre e la sfera celeste (rispettivamente del 1541 e 1551) del geografo fiammingo Gerardo Mercatore, conosciuto principalmente per i suoi lavori di cartografia e per essere una figura di esperto senza pari nel campo della scienza matematica applicata agli studi cartografici.
I due globi di Urbania sono curatissimi, secondo le più aggiornate conoscenze matematiche del tempo, vantano disegni superbi e decorazioni ed elaborati cartigli con informazioni scientifiche e varie, volte a soddisfare qualsiasi tipo genere di curiosità.
Infine colpisce la precisione con cui è rappresentata l’America, a mezzo secolo dalla sua scoperta, nonostante quella settentrionale presenta alcune malformazioni.
La preziosità della due sfere è data dal fatto che questi furono realizzati dal più grande geografo del Rinascimento e inoltre si tratta di opere particolarmente rare in quanto ne esistono solamente altre due coppie.
Fortunatamente e fortunosamente, queste opere sfuggirono alla spoliazione del Ducato e della biblioteca durantina, forse per scarso interesse o per la difficoltà di trasporto.
Le sfere potrebbero essere state procurate da Guidubaldo II, grande mecenate e amante delle lettere, delle scienze e delle arti oppure da Francesco Maria II Della Rovere appassionato studioso di geografia e cosmografia.

All’interno della galleria sarà possibile apprezzare la monumentale incisione raffigurante il Corteo Trionfale di Carlo V realizzata da Nicola Hogenberg, uno dei pezzi più prestigiosi delle collezioni roveresche, che ricorda il corteo dell’Imperatore Carlo V e Clemente VII dopo l’incoronazione, svoltosi a Bologna nel 1530.
Il rotolo incisorio, delle lunghezza di 12 metri, racconta, con la precisione di un reportage giornalistico, la storica processione alla quale partecipò la nobiltà europea del periodo e tutti i più alti dignitari ed ecclesiastici, tra i quali è possibile riconoscere Francesco Maria I Duca di Urbino ritratto nella processione con la spada imperiale.
Il corteo trionfale di Carlo V e Clemente VII è costituito da 40 acaqueforti separate e incollate le une alle altre a fornare un continuum che evoca in maniera splendida la magnificenza del corteo.
Di questo stupendo lavoro oggi si conoscono non più di dieci esemplari e, con molta probabilità, il rotolo di Urbania fu acquistato dal Duca Francesco Maria I Della Rovere.
Data la rarità della stampa e la quasi certezza che fosse stata commissionata dallo stesso Carlo V, la sua edizione originale doveva essere stata prodotta esclusivamente per i membri più eminenti del suo seguito.

La Sala dei disegni raccoglie un corpus di disegni di età tardo rinascimentale e manierista collezionati dai conti Ubaldini, in modo particolare da Bernardino e dal fratello Federigo (il primo benefattore di rilievo della Biblioteca durantina dopo il trasferimento del 1667, il secondo Segretario del Sacro Collegio durante il Conclave del 1655), che radunarono fogli dei pittori più importanti del Ducato di Urbino negli anni a cavallo della devoluzione del Ducato di Urbino allo Stato Pontificio (1631).
La raccolta di Urbania costituisce un ottimo esempio dell’atmosfera culturale di questi artisti di età roveresca.
Tra i gioielli della collezione si ricordano numerose prove di Federico Barocci, attento e minuzioso disegnatore, altre attribuite a Giovan Francesco Guerrieri, Taddeo e Federico Zuccari, e di pittori durantini legati alla maiolica come Giorgio Picchi e Cipriano Piccolpasso (famoso per l’eredità lasciata ai ceramisti con Li tre libri dell’arte del vasaio della metà del ‘500)…
La raccolta si è inoltre arricchita grazie alle generose donazioni di stampe e libri d’arte da parte di personalità e artisti del luogo che hanno così notevolmente contribuito alla preziosità della collezione.

Saranno in mostra, assieme al Fondo Antico della Biblioteca Comunale di Urbania, opere provenienti dalla Biblioteca Universitaria Alessandrina, per un totale di circa duecento opere tra libri antichi, disegni, incisioni, quadri e altri manufatti di interesse storico artistico. La mostra sarà organizzata in tre sezioni: Libri antichi, Cento incisioni con Le Storie della Bibbia, Schede del Conclave.

Andranno poi a incentivare e completare il percorso conoscitivo delle opere in mostra, tutta la documentazione riguardante restauri, recuperi, donazioni ed acquisizioni, l’evoluzione della parte moderna della biblioteca con i nuovi spazi acquisiti e inoltre, verranno messi a disposizione del pubblico una serie di servizi come tavole didattiche e video volti a rendere la visita e la consultazione delle opere ancor più agevole e approfondita.

Tra i Libri antichi (sia dalla biblioteca Alessandrina sia dalla Comunale di Urbania – fondo ducale e collezioni dei Conti Ubaldini – ) in mostra sarà possibile vedere incunaboli ed edizioni del XVI secolo (delle collezioni duratine), fra cui citiamo, per il loro particolare pregio artistico e culturale, la Commedia dantesca del 1491, con l’introduzione di Marsilio Ficino e il commento di Cristoforo Landino; l’edizione del 1528 del Cortegiano di Baldassarre Castiglione; l’editio princeps de Gli Asolani del cardinale Pietro Bembo e i Sonetti di Torquato Tasso del 1583.

Della Biblioteca Alessandrina saranno esposti testi di particolare rilevanza storica e artistica che, assieme al fondo ducale, andranno a ripercorrere e completare idealmente la storia e lo sviluppo della Libreria Ducale nel corso dei secoli e a riportarne, per quanto possibile, l’integrità e la completezza culturale.
Fra i testi in prestito (medicina, matematica, guerra, geografia, manoscritti e libri rari), saranno in mostra: un’opera storica dello Stato di Urbino del 1642 scritto da Vincenzo Maria Cimarelli, frate domenicano dedito allo studio delle lettere, della storia e della teologia e, dal 1619, teologo di corte ad Urbino dover rimase per 14 anni. Il testo presenta un frontespizio calcografico con quattro putti ai lati ed in alto lo stemma dei Barberini, all’interno è ricco di numerose iniziali ornate e fregi xilografici e, contiene brani ormai divenuti autentici documenti della storia e della personalità del duca Francesco Maria II e di quel mondo che finiva insieme alla dinastia dei Della Rovere;
Alcuni libri rari fra cui un’edizione a stampa decorata e restaurata dell’Odissea di Omero del 1567; Alcuni testi di filosofia, materia particolarmente amata e investigata dal duca, come testimonia la ricchissima collezione di libri da lui posseduta, fra cui un’edizione in mostra del 1541.
I discorsi del medico senese Pietro Andrea Mattioli, si tratta della prima edizione dei Discorsi in italiano con le figure ingrandite e migliorate. Alcune copie dell’esemplare in mostra furono colorate a mano e miniate da artisti dell’epoca, mentre l’esemplare esposto è interamente colorato e miniato da Gherardo Cibo appositamente per il duca di Urbino Francesco Maria II , come si evince da una nota manoscritta, ed è quindi considerato uno dei preziosissimi cimeli della Biblioteca Universitaria Alessandrina.
E vari testi di matematica fra i quali: una traduzione di Euclide realizzata nel 1572 su incarico del duca F.M.II dall’urbinate Federico Comandino, uno dei maggiori traduttori, commentatori e emendatori di testi della matematica antica in ambito italiano ed europeo e ricordato in particolar modo per essere divenuto il traduttore e “restauratore” per eccellenza di Euclide, il testo Euclides Elementorum libri XV rappresenta una svolta per la diffusione delle dottrine euclidee, è illustrato e corredato di figure.
Una traduzione illustrata di Archimede del 1587 di Guidubaldo Dal Monte In duos Archimedis aequeponderantium paraphrasis, matematico, astronomo e studioso particolarmente interessato alla progettazione di strumenti scientifici, compagno di studi di Torquato Tasso e del futuro granduca Francesco Maria Della Rovere, e allievo di Federico Comandino e Bernardino Baldi.
Un trattato illustrato sugli orologi solari del 1614 del matematico urbinate Muzio Oddi, allievo di Guidubaldo Dal Monte per la matematica, e di Federico Barocci per il disegno.
Un magnifico esemplare risalente al XVII secolo, privo di alcuna indicazione di autore e titolo , di 265 fogli conteneti raffigurazioni, soprattutto di uccelli, ma anche di quadrupedi, insetti, pesci e frutti, notevoli sia per la ricchezza e varietà dei coloro, che per la finezza e precisione del tratto. Verosimilmente il codice fu donato a Francesco Maria II .
In mostra verranno esposti anche dei libri censurati fra cui degno di nota un’edizione del 1540 di Niccolò Macchiavelli dei Discorsi sopra la prima deca di Titio Livio; letterato tra i più detestati della storia, descritto come il Tentatore, il Genio del Male, lo scopritore della vendetta ecc.
Quest’opera del Macchiavelli fu messa all’indice insieme all’edizione dell’Opera omnia, in quanto l’autore veniva accusato, tra l’altro di anticurialismo.

MOSTRA : Nelle Stanze del Duca. La Libraria di Francesco Maria II Della Rovere a Casteldurante. Da collezione ducale a biblioteca della città

TRE SEZIONI MOSTRA: Libri antichi (incunaboli e cinquecentine) sia dalla biblioteca Alessandrina relativamente a delle vere perle librarie, sia dalla Comunale di Urbania (fondo ducale e collezioni dei Conti Ubaldini). Secondo corpo le Cento incisioni su Le Storie della Bibbia realizzate alla fine del ‘700 dai fratelli tedeschi Klauber. Terza sezione e vera rarità è costituita da le Schede del Conclave

SEDE : Urbania (Pesaro e Urbino), Palazzo Ducale, Corso Vittorio Emanuele II, 23

ENTI PROMOTORI : Comune di Urbania, l’antica Casteldurante, Assessorato alla Cultura, Biblioteca e Civico Museo, Bact (Istituzione Beni e Attività Culturali e Tusrimo comune di Urbania); Biblioteca Universitaria Alessandrina Roma; Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino, Comunità Montana Alto e Medio Metauro; Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro

IDEAZIONE E PROGETTO SCIENTIFICO : Flavia Cristiano (Direttrice Alessandrina Roma), Feliciano Paoli (Direttore del Museo Civico), Mauro Mei (Responsabile Settore Biblioteche Regione Marche) e Fiammetta Terlizi (Biblioteca Alessandrina Roma)

COORDINAMENTO : Maria Anita Guerra

DURATA : 20 aprile – 31 ottobre 2008

ORARIO : 10 – 13/ 15 – 18, chiuso lunedì

INAUGURAZIONE : sabato 19 aprile, ore 17

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA : Biblioteca Comunale Civico Museo

PROGETTO MOSTRA : Franco Pecchia

ALLESTIMENTO : Vincenzo Zollo e Gino Piccini

PROGETTO GRAFICO e STAMPATI : Newton Comunicazione Giorgio Pesciolini

STAFF MOSTRA : Luciana Giannone, Laura Santi, Sonia Paglialunga, Antonio Galavotti, Luciano Faggi, Luigi Sbrocca, Chiara Faia, Simona De Gese, Enrica Lozzi

INFORMAZIONI MOSTRA : Museo Civico di Urbania, tel. 0722/313151; 317175

UFFICIO STAMPA : Anuska Pambianchi, 3200659973 – Samuele Sabatini, 3296236574

INFORMAZIONI TURISTICHE : Comune di Urbania, Ufficio Turismo tel. 0722/313140;
Pro Loco Casteldurante, tel. 0722/317211

INGRESSO : Intero 4 euro, ridotto 2 euro