Dal 7 al 10 luglio 2011 si svolgerà a Pesaro la II edizione del Salone Della Parola, che ha per sottotitolo Festival della filologia. Il Festival è curato dalla Biblioteca Oliveriana di Pesaro con la collaborazione di diverse istituzioni culturali e numerosi soggetti pubblici e privati.

La Biblioteca, che è anche museo e archivio, nasce nella seconda metà del Settecento dalla volontà di Annibale Olivieri, nobile amante delle lettere, scienze e arti, secondo il gusto di quel secolo. Lascerà alla città le sue notevoli raccolte, con una ricca dotazione per conservarle e incrementarle (di cui peraltro si è persa traccia nei secoli). Tuttavia, nel tempo i suoi amministratori non hanno perso il gusto per la conoscenza precisa che informava il secolo dei lumi, ben rappresentato nel secondo dopoguerra da Scevola Mariotti, grande filologo e presidente dell´antico istituto per molti anni. Da questa idea di filologia intesa come applicazione dello spirito critico ad ogni testo e al linguaggio, per restituirlo nella sua autenticità, comprenderlo meglio, coglierne il senso, trarne piacere, nasce un piccolo festival che si rivolge a una minoranza che pure può essere definita vasta: l´edizione 2010 ha registrato infatti oltre 4.000 presenze, distribuite durante 4 giorni in circa 50 incontri realizzati in diverse sedi, con figure di rilievo del panorama culturale italiano. Il Salone si è realizzato grazie alla collaborazione di molti soggetti, pubblici e privati, enti locali, Università, scuole, aziende che hanno sostenuto l´iniziativa, a partire dalla Presidenza della Repubblica con la concessione del suo Alto Patronato, ma anche grazie ai tanti che con il loro lavoro volontario hanno reso possibile la manifestazione, come i più di 60 studenti dei licei di Pesaro.

Anche gli organi di informazione hanno seguito con attenzione il Salone. Per l´edizione 2011 si prevedono circa 70 appuntamenti: presentazioni di libri, reading, lezioni magistrali, convegni, forme paraspettacolari. Molto si parlerà di lingua e linguaggio, anche in relazione al 150° dell’unità d’Italia, di retorica, di distorsione e manipolazione delle parole e del discorso, di miti (che sono racconti), di traduzione, di veri e di falsi, di letteratura e della sua critica, di testi biblici, fantastici e musicali, di Rossini e di Mussolini, di logica, di numero e verbo essere, di antichi maestri come Timpanaro, di idee e parole che le trasportano e dei libri e biblioteche del futuro. Si ascolteranno voci dell´antichità e modernità e non mancherà una mostra, curiosa, spiritosa e eccentrica di “strisce filologiche”. Ragguardevoli i protagonisti: tra i più noti, Maurizio Bettini, Remo Bodei, Lorenzo Braccesi, Giovanni Brizzi, Alessandro Campi, Luciano Canfora, Ermanno Cavazzoni, Franco Cardini, Franca D’agostini, Tullio De Mauro, Ivano Dionigi, Paolo Fabbri, Tullio Gregory, Mario Lavagetto, Stefano Levi Della Torre, Paolo Ricca, Raffaele Simone, Paolo Zellini e tanti altri tra cui docenti e studenti.

Per informazioni: Direzione: Biblioteca Oliveriana, Via Mazza 97, 6121 Pesaro (Pu), tel 0721 33344; www.Oliveriana..pu.it