E’ stato presentato, a Torino, presso il Circolo dei Lettori, il Festival del paesaggio agrario, che si svolgerà a Vinchio d’Asti dal 19 al 21 giugno 2009. Sono intervenuti Gianfranco Corgiat Loia, Direttore Assessorato Agricoltura Regione Piemonte, Andrea Laiolo, Sindaco di Vinchio, Gianfranco Miroglio, Presidente Ente Parchi Astigiani, Lorenzo Giordano, Presidente della Cantina sociale Vinchio-Vaglio, introdotti da Laurana Lajolo, Presidente dell’Associazione Davide Lajolo onlus.

Il Festival intende evidenziare la connessione tra agricoltura di qualità, tutela dell’ambiente e identità del paesaggio rurale, valorizzando il paesaggio in quanto patrimonio ambientale, culturale ed economico della comunità.

Il presupposto è che l’agricoltura e l’ambiente siano elementi costitutivi e indissolubili della produzione di qualità, utili per sperimentare possibilità di intervento economico equilibrato, nuove prospettive di formazione e opportunità di lavoro, contribuendo alla valorizzazione della civiltà contadina.

Il Festival del paesaggio agrario propone incontri/confronti, mostre, documentari, spettacoli, passeggiate nella Riserva naturale della Valsarmassa sugli Itinerari letterari di Davide Lajolo e degustazioni dei prodotti tipici del territorio.

Interverranno esperti, amministratori, studiosi e operatori in campo agricolo, naturalistico, ambientale, paesaggistico, urbanistico e architettonico, esponenti di associazioni agricole e ambientaliste.

Gli incontri si concluderanno con la presentazione di manifesti programmatici, come contributi alla progettazione di linee di intervento e di operatività sul territorio.

Il luogo del Festival è Vinchio d’Asti, paese nel cuore del Monferrato sulle colline del Barbera (a circa un’ora d’auto da Torino, Milano, Genova) che ha ottenuto la certificazione ambientale.

La sua Cantina sociale è nota per la produzione di Barbera superiore, e festeggia in questa occasione il cinquantesimo anno della sua fondazione.

L’Ente Parchi Astigiani gestisce l’area protetta della Riserva naturale della Val Sarmassa.

L’Associazione culturale Davide Lajolo, voluta dalla famiglia dello scrittore e dal Comune di Vinchio, si occupa da più di dieci anni di promozione culturale e di valorizzazione paesaggistica del territorio.

Gli enti promotori.

La progettazione e la direzione del Festival sono a cura di Laurana Lajolo, presidente Associazione culturale Davide Lajolo, in collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura Regione Piemonte, Asti Studi Superiori – Centro studi per lo sviluppo rurale della collina, Cantina di Vinchio Vaglio, Comune di Vinchio, Corintea, Ente Parchi Astigiani, Istituto nazionale di urbanistica, Leader Asti, Legambiente, Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti, Ordine degli agronomi, Osservatorio del paesaggio per l’Astigiano e il Monferrato, Provincia di Asti e i comitati per la difesa del territorio.

La filosofia.

Il paesaggio agrario è costruito dal lavoro dell’uomo, è strettamente legato alla produzione dei beni essenziali alla vita, produce reddito, ed è insieme patrimonio culturale, estetico e simbolico.

Le colline dell’Astigiano possono rappresentare in questo senso un microcosmo interessante su cui intessere una riflessione generale. Sorte dal mare milioni di anni fa, sono state plasmate dal lavoro contadino, che ha rispettato la loro fragilità, che le ha conservate con opere naturalistiche, che ha adattato le colture al clima e alla qualità del terreno, rendendole un paesaggio di natura e di lavoro unico nel suo genere, candidato al riconoscimento di patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco.

La modernizzazione della produzione, l’introduzione di nuove tecnologie nella coltivazione, la modificazione delle colture, le regole della commercializzazione, il proliferare di nuove costruzioni abitative e di uso agricolo e soprattutto la progressiva cementificazione del suolo hanno modificato profondamente la conduzione millenaria della piccola proprietà, le modalità di vita e di coesione della comunità rurale e hanno trasformato il paesaggio agrario, con problemi di salvaguardia dell’ambiente. Diventa quindi urgente una riflessione, in cui coinvolgere gli amministratori, sulla tutela e la riqualificazione del paesaggio rurale anche in campo architettonico e urbanistico